mercoledì 22 maggio 2013

RECENSIONE "Inferno" di Dan Brown

                    Inferno 

Autore: Dan Brown
Primo di tre figli, Brown crebbe a Exeter, nel New Hampshire. Suo padre Richard insegnava matematica alla Phillips Exeter Academy, scrisse alcuni testi scolastici su quest'argomento e vinse un importante Presidential Award.  continua....  

Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 600
Prezzo: € 25,00
Trama: Inferno è il titolo del quarto romanzo di Dan Brown che ha per protagonista il Professore di Harvard Robert Langdon. Ancora una volta, lo scrittore statunitense proveniente dal New Hampshire, mescola sapientemente le tematiche a lui più congeniali, dando vita ad un thriller dai risvolti misteriosi in cui arte, storia, codici e simboli fanno da padroni. Il docente di Simbologia di Harvard Robert Langdon è di nuovo in Italia. Questa volta si reca nel bel Paese per svolgere delle ricerche sulla Divina Commedia di Dante. Langdon viene risucchiato in un mondo sconvolgente la cui chiave di volta sembra risiedere nel capolavoro del Sommo Poeta, un’opera dai risvolti misteriosi ed oscuri, le cui parole sono pregne di un fascino in grado di travalicare i secoli. Langdon, nel tentativo di risolvere l’enigma in grado di condurlo alla verità, dovrà vedersela con un avversario temibile. Lo scenario in cui si svolge questa nuova avventura avente per protagonista Robert Langdon è caratterizzato dallo splendore dell’arte classica. Il nostro eroe per giungere alla risoluzione del mistero passerà attraverso gli arcani nascosti nelle opere d’arte, individuerà passaggi segreti e, per non far mancare nulla, usufruirà di strumenti scientifici all’avanguardia. Dan Brown, con Inferno, consegna ai lettori un altro incredibile thriller fatto di storia ed enigmi.

STILE: 7
STORIA: 8
COPERTINA: 9



Recensione


“Non importa se fai ridere o piangere i lettori. E’ invece fondamentale farli aspettare” 
sosteneva Charles Dickens. Oggi questa strategia di marketing si rivela ancora vincente come dimostra l’attesa per “Inferno”, edito Mondadori, romanzo thriller dello scrittore Dan Brown. Il libro è stato pubblicato in contemporanea in quasi tutto il mondo. Anche la data per l’uscita del libro, 14 maggio 2013, nasconde un simbolo: 14/5/13 è l’anagramma numerico del pi greco ( 3,1415), ossia la costante usata in geometria per calcolare le dimensioni delle circonferenze. Infatti l’ Inferno dantesco è un’insieme di cerchi ( i gironi) concentrici.



Un’altra trovata geniale, per pubblicizzare il libro, ha per protagonista gli undici traduttori,  chiusi a partire da febbraio, per 8 settimane, in un edificio della Mondadori: blindati, senza cellulari e controllati da una scorta armata.



http://www.piazzadellenotizie.it/wp-content/uploads/2011/04/corridoio-vasariano.jpg
corridoio vasariano
Sulla copertina è impresso il profilo di Dante, autore della “Divina Commedia” opera divisa in tre cantiche (Inferno,  Purgatorio e Paradiso). Ed è dall’Inferno che ha inizio un thriller dal simbolismo diffuso, dall’azione concitata, dal ritmo sostenuto. Se si parla d’Inferno, viene spontaneo pensare al male anche se la sua definizione totalmente negativa può subire delle variazioni quando diventa necessario commettere del male per ottenere un risultato che porti dei benefici. Robert Langdon è un esperto di Dante, conosce a fondo le sue opere e ama Firenze, la sua cultura il suo patrimonio artistico come piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio. Ma cosa riserverà la città del Giglio al nostro professore? Ci saranno  belle visioni che nutrono l’anima o incubi devastanti?        

                                                                                          
Ma , ora, mettetevi comodi, l’avventura può iniziare!



INCIPIT.  Io sono l’Ombra.
Attraverso la città dolente, io fuggo.
Attraverso l’eterno dolore, io prendo il volo.
Guidami,caro Virgilio, attraverso il vuoto.
Oh, cocciuti ignoranti! Non vedete il futuro? 
Non arrivate a comprendere  lo splendore della mia creazione? 
A capirne la necessità? Il mio dono è il futuro.
Il mio dono è la salvezza. Il mio dono è L’Inferno.




I riflettori si accendono in una camera d’ospedale dove, il nostro eroe del simbolismo, è ricoverato per una ferita d’arma da fuoco. Fin dall’inizio la storia accelera la successione degli eventi e nulla è come appare.  Mai fidarsi di ciò che vediamo scritto perché , come per la matrioska, all’interno di ogni frase c’è un mistero che ti porta a un altro mistero e così via per più di 500 pagine. Langdon combatte contro un terribile avversario, affronta enigmi misteriosi che lo proiettano in uno scenario fatto di arte classica, passaggi segreti e scienze futuristiche. Egli deve cercare delle risposte e decidere di chi fidarsi “prima che il mondo cambi irrimediabilmente”. L’evolversi della storia è pieno di colpi di scena, leggete il libro e tutto vi sarà chiaro. Lo scrittore ci pone davanti a dei quesiti morali di non facile soluzione; la distinzione tra bene e male non è , sempre, ben definita. Dipende dai punti di vista. Naturalmente i problemi riguardanti la nostra società sono reali e non si può perdere tempo. L’umanità deve affrontare la smisurata crescita demografica e non può far finta di non sapere.
“I luoghi più caldi dell’Inferno sono riservati a coloro che in tempi di grande crisi morale si mantengono neutrali”. Naturalmente non può mancare una nota negativa nei confronti della Chiesa che si oppone all’aborto, alla contraccezione, all’eutanasia. Ma allora, come lo risolviamo il problema della crescita demografica? Se avete la pazienza di seguire “il professore”, nei suoi voli pindarici sul simbolismo che diventa realtà, lo scoprirete! Io ho letto Inferno con molta curiosità e devo dire che la storia si è rivelata ben costruita nel suo evolversi ma non incisiva come mi aspettavo.
Fin dall’inizio ho trovato, anche se interessante, un po’ troppo lunga la descrizione dei luoghi e delle bellezze artistiche di Firenze. Forse avevo l’ansia di proseguire con la storia e l’azione, interrotta dalle lunghe descrizioni,veniva rallentata in maniera drastica. Mi sono sembrate tante anche le pagine dedicate alla ricerca del significato della parola CATROVACER. Sicuramente questo ritardo  nel decifrare la parola è da imputarsi alla sua non piena conoscenza della lingua italiana.
Naturalmente Langdon non è solo in questa avventura, con lui c’è la dottoressa Sienna Brooks che lo aiuterà a far luce sui tanti misteri che lo circondano. Inizia così, a Firenze, la ricerca della verità che tra rivelazioni sorprendenti e viaggi ,più o meno segreti ci svelerà l’arcano mistero. Ormai tutti sappiamo che la vicenda si svolge, in parte, a Firenze; l’inizio è ben strutturato con un ritmo incalzante. Poi si ferma, riprende fiato, si guarda un po’ intorno e riparte. Tutto ruota su una decisione che bisogna prendere per il futuro dell’umanità. Devo confessare che il finale mi ha lasciato un po’ titubante. Comunque ho trascorso delle ore piacevoli con "Inferno" anche se non condivido alcune teorie esposte nel libro e, se devo essere sincera, ho avuto un po’ di nostalgia per “ Il Codice Da Vinci”. Chi non delude mai è “lui”, l’affascinante Robert Langdon con il suo gusto raffinato nell’abbigliamento, il suo fisico prestante, la sua memoria eidetica, senza tralasciare l’orologio di Topolino sempre al suo polso.

Vale la pena di leggere il libro anche solo per ritrovare la figura dell’eroe intellettuale che, tra enigmi e profezie, è sempre a suo agio. Si può essere d’accordo o meno con le sue teorie, ma, Dan Brown  ha saputo mescolare in modo magistrale storia, arte, codici e simboli per creare un thriller che non vi deluderà. Fidatevi di me!  


Buona lettura a tutti :)

15 commenti:

  1. Grazie per la "citazione"!!!! Sono quasi alla fine anch'io e presto potrai leggere anche la mia recensione. Intanto, complimenti per la tua: esauriente, completa e accattivante!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei sempre molto gentile e ti ringrazio per i complimenti:)
      Leggerò con piacere la tua recensione!Ciao e buona lettura.

      Elimina
    2. Eccomi qui! Ho rivisto le stelle anch'io (in senso metaforico, visto il maltempo!). Appena recensito: http://lalibridinosa.blogspot.it/2013/05/recensione-13.html

      Elimina
  2. Ciao, Andrea. Io mi sono promesso di leggerlo in meno di una settimana. Per adesso sto mantenendo la promessa. Oggi ho appena letto le prime 50 pagine circa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando cominci a leggere Inferno ti rendi conto che è difficile smettere. La curiosità ti fa girare una pagina dopo l'altra. Mi piacerebbe leggere il tuo parere su questo libro. Ciao e buona lettura.

      Elimina
  3. Grazie per la buona lettura come prima cosa. Non so se ci fai caso ma quando decidi di dedicarti alla lettura senza che nessuno ti disturbi, sempre per rimanere in tema, come legge Divina di Dante, tutti ti disturbano. Ti è mai capitato? Mi ha chiamato perfino una mia amica che era emigrata in Svizzera e non ricordavo la sua esistenza pensa un po. Sto quasi a pagina 300. Tra poco lo finisco promesso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Chiuditi in una stanza e finisci "Inferno". Ti dico questo perchè voglio leggere al più preso la tua recensione. Infatti mi piace il tuo modo di scrivere mischiando serietà e ironia. Ora, vai a leggere, non rispondere a nessuno, non ti distrarre e finisci questo "benedetto" libro.
      Ciao:)

      Elimina
  4. Cara, aquila reale, ieri mamma ha messo a posto il deposito (io lavoro con lei), e ha scoperto che invece di conservare bibite, quale era destinato, ci ho messo la mia raccolta di libri. Ho appena finito di bisticciarmi, e adesso li tengo tutti in uno scatolone. Ho contrattato di tenerli in ufficio. Li ho letteralmente buttati in cucina in una busta. Adesso appena si calmano le acque riprendo posizione e ti faccio sapere. Oggi sto facendo lo gnorri. Il tempo che li passa questa pazzia e tutto tornerà alla normalità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La mamma ha sempre ragione, ricordalo! Ma perchè hai messo i libri nel deposito? Spero che la pace ritorni presto perchè i libri da leggere sono tanti, tanti e non puoi perdere tempo. Quindi cerca di far breccia, nel cuore di mamma, regalandole una bella orchidea e poi torna a leggere. Fammi sapere come evolve la situazione. Ciao:)

      Elimina
  5. Infatti li ho spiegato che, poichè ci tengo tanto ai libri li ho conservati proprio li per non sciuparli. Adesso lei se ne va in montagna e ho tutto il tempo per leggere. Ottimo vero?

    RispondiElimina
  6. Ho finito di leggerlo. Insomma l'ho abbandonato. NOn mi è piaciuto tutto qui. Posso dire che è una guida su Firenze. Niente suspance. Mi aspettavo chi sa cosa. Omicidi, sangue violenza. Ma solo un piccolo mistero riguardante la maschera di Dante. Niente di speciale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I misteri non si evolvono sempre sulla scia di violenza e sangue. Tuttavia hai ragione quando dici che una buona parte del libro è dedicata alla descrizione delle bellezze artistiche di Firenze. Se cerchi un thriller puoi leggere "Il cimitero dei vangeli segreti", sul blog troverai la mia recensione. Cosa stai leggendo adesso?

      Elimina
  7. Ecco qua la statistica tecnica
    Scrittura 21/30 (scrive bene dobbiamo ammetterlo)
    Trama 5/30 (stupida davvero stupida)
    Scorrevolezza 4/30 (non scende proprio è pesante)
    pagine 2/30 (troppe pagine troppo dettagliate)

    Media del voto 8/30 bocciato rimandato alla prossima sessione. Non ha superato l'esame.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente "Inferno" non è all'altezza del "Codice da Vinci". L'atmosfera di quest'ultimo è davvero inimitabile. Inoltre nell'ultimo romanzo ho notato molte inesattezze storiche anche se lo stile di scrittura, come hai già detto, è ottimo.

      Elimina