(Ciclo di Mila Vasquez #2)
Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca (in provincia di Taranto) e vive a Roma. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha studiato criminologia e continua...
Casa Editrice: Longanesi
Pagine: 432
Prezzo: € 18,60
Trama: C'è una sensazione che tutti, prima o poi, abbiamo provato nella nostra vita: il desiderio di scomparire. Di fuggire da tutto. Di lasciarci ogni cosa alle spalle. Ma c'è qualcuno per cui questa non è una sensazione passeggera. C'è qualcuno che diventa prigioniero di questa sensazione, che diventa poi un'ossessione, e che ne viene divorato, inghiottito. Queste persone spariscono davvero. Spariscono nel buio. Nessuno sa perché. Nessuno sa che fine fanno. E quasi tutti presto se ne dimenticano. Ma se d'improvviso queste persone scomparse... tornassero? E non solo: se tornassero non per riprendere la propria vita, non per riallacciare contatti perduti, non per riannodare i fili di un'esistenza spezzata... Ma tornassero per uccidere? Mila Vasquez ha i segni del buio sulla propria pelle, le ferite che il buio le ha inferto hanno segnato per sempre la sua anima. Forse per questo, è la migliore in quello che fa. E quello che fa è dare la caccia a quelli che tutti hanno dimenticato: gli scomparsi. E quando gli scomparsi tornano dal buio per uccidere, Mila capisce che per fermare il male deve dargli una forma, deve attribuirgli un senso, deve formulare un'ipotesi convincente, solida, razionale... Un'ipotesi del male. Ma sa anche che è solo quello: un'ipotesi. E che per verificarla non c'è che una soluzione: consegnarsi al buio.
STILE: 8
STORIA: 8
COPERTINA: 8
Recensione
A quattro anni dal “Suggeritore”, siete pronti a tornare nel
buio...? Donato Carrisi torna sulla scena del crimine con "L’IPOTESI DEL MALE",
edito Longanesi. Donato Carrisi è nato a Martina Franca (TA), il 25 marzo 1973.
Dopo una laurea in Giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza
del comportamento. Nel 2009 pubblica il suo primo romanzo il “Suggeritore”
edito Longanesi, e vince il Premio Bancarella. Nel 2011 pubblica “Il tribunale delle anime” sempre
con Longanesi. L’anno seguente è la volta
di “La donna dei fiori di carta” con cui ha consolidato il suo status di
scrittore affermato anche in campo internazionale. Nell’aprile 2013 viene
pubblicato il nuovo romanzo di Carrisi, “L’ipotesi del male” che segna il
ritorno di Mila Vasquez poliziotta abile
nel cercare persone scomparse ma che deve convivere con le inquietudini che
albergano nella sua anima.
“Hai mai desiderato scomparire?”
C’è una sensazione che tutti, prima o poi, abbiamo provato
nella vita: il desiderio di sparire. Di fuggire da tutto… Per alcuni non è solo
un pensiero passeggero. Diviene un’ossessione che li divora e li inghiotte.
Queste persone spariscono nel buio. Nessuno sa perché. Mila Vasquez invece è
circondata dai loro sguardi. Ogni volta che mette piede nell’ufficio persone
scomparse - il Limbo - centinaia di occhi la fissano dalle pareti della stanza
dei passi perduti,ricoperte di fotografie. Ma se d’improvviso alcuni scomparsi tornassero con
intenzioni oscure? Come una risacca, il buio restituisce prima gli oggetti di
un’esistenza passata e poi le persone. Sembrano identici a prima vista, questi
scomparsi, ma il male li ha cambiati. Ma chi li ha presi? Dove sono stati tutto
questo tempo? E perché sono tornati? Mila capisce che per fermare l’armata delle
ombre non servono gli indizi, non bastano le indagini: Deve dare all’oscurità
una forma, deve attribuirle un senso, deve formulare un’ipotesi convincente,
solida, razionale…Un’ipotesi del male. Ma per verificarla non c’è che una
soluzione: consegnarsi al buio.
Inizia così un’indagine che porta il lettore a vivere le
paure, le angosce di Mila, in un crescendo di tensione che sprigiona un’ansia
che non ti permette di chiudere il libro se non dopo aver letto l’ultima
pagina. Spesso ci si chiede se c’è un confine netto fra il bene e il male.
Molto spesso questa linea di demarcazione subisce repentini spostamenti perché,
in ognuno di noi, c’è l’esistenza contemporanea sia del bene che del male.
Infatti il male, a volte, è utile come l’esempio del leone che ammazza una
zebra per saziare i propri cuccioli. Mila dovrà fronteggiare il male, dovrà
muoversi in un mondo inquietante fatto di “solitudini”. Ma quando queste
“solitudini” si uniscono, nasce “l’armata delle ombre”. Lascio a voi scoprire il
seguito ma state attenti, perché, come scrive l’autore: "Ma non si può
convivere con il vuoto, con il vuoto non si patteggia. Alla fine sarai stato tu
ad aprirgli la porta di casa, come fosse un amico che vuole solo aiutarti.
Quello entra e comincia a razziare ogni cosa". Assolutamente da leggere e, poi,
da riporre nella propria libreria insieme alle altre opere di Carrisi.
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