venerdì 31 ottobre 2014

GIVEAWAY | Vinci "The Dome" di Stephen King.

Ciao a tutti carissimi lettori :)
E’ trascorso ormai più di un anno da quando il mio blog ha fatto capolino nel mondo del web ed è cresciuto giorno dopo giorno grazie al vostro sostegno.
 Voglio quindi ringraziarvi con un giveaway (il primo giveaway del blog :D)


Per l’occasione ho deciso di mettere in palio una copia cartacea di 
The Dome” dello scrittore Stephen King.

Come sono originale :D

 SINOSSI
In una tiepida mattina d'autunno, una cupola trasparente cala all'improvviso dal cielo sopra una sonnolenta cittadina del Maine, isolandola dal resto del mondo. Una misteriosa, impenetrabile lastra che intrappola al suo interno duemila persone e che presto crea tra loro un'altra separazione, altrettanto invisibile e letale: quella fra gli onesti e i malvagi. Ma tutti, buoni e cattivi, dovranno fare i conti con la cupola, un incubo da cui sembra impossibile salvarsi. Perché ormai il tempo sta finendo, proprio come l'aria... Da questo romanzo è tratta la serie tv cult "Under the dome"


 REGOLE PER PARTECIPARE:
- Essere follower del blog .
(cliccate su "unisciti a questo sito" che trovate nella colonna a lato)
- Commentare questo post lasciando il vostro indirizzo email.
- Cliccare Mi piace sulla pagina Facebook del blog Penna d'oro - blog letterario
- Condividere il giveaway sui social networks o inserire il banner del giveaway sul proprio blog/sito.

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Assegnerò ad ognuno di voi un numero.
Avete tempo per iscrivervi fino a  VENERDI' 7 NOVEMBRE .
Nei giorni seguenti verrà estratto il vincitore che sarà avvertito tramite email (:

Partecipate numerosi e buona fortuna a tutti.

P.S. Buon Halloween :D

giovedì 16 ottobre 2014

Vi presento... "Ti regalo l'amore" di Alessandra Paoloni

Buongiorno lettori, oggi voglio presentarvi
"Ti regalo l'amore
di Alessandra Paoloni


Ti regalo  l'amore 

Autore: Alessandra Paoloni
Alessandra Paoloni è nata a Tivoli, l'11 marzo del 1983. Coltiva fin da bambina una passione quasi viscerale per la scrittura e la lettura, pubblicando fin da giovanissima poesie e racconti su riviste e giornali locali. 
Esordisce come scrittrice con la raccolta poetica “Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento” con la casa editrice Il Filo (2008), cui seguono i due romanzi fantasy “Un solo destino” e “Heliaca la pietra di luce” entrambi editi con la 0111 Edizioni. Si ripresenta al pubblico nell'aprile del 2012 con il nuovo romanzo “La Stirpe di Agortos” (pubblicato con lo pseudonimo di Elisabeth Gravestone e ora fuori commercio).
Arriva seconda, col racconto “La Prova”, al concorso indetto dal blog “Club Urban Fantasy”, la cui antologia è disponibile sia in edizione cartacea che digitale.
Esce nel novembre 2012 per la Butterfly Edizioni il suo primo paranormal fantasy “La discendente di Tiepole”, che sta riscontrando un notevole entusiasmo da parte dei lettori. Il suo racconto "In fuga per ricominciare" è stato selezionato dal Writer Magazine di Franco Forte e comparirà nell'antologia "365 Storie d'Amore".
E' tra i vincitori del concorso “On the Road: diari di viaggio” indetto dalla Libro Aperto Edizioni con il racconto “Sulla strada per la fine”. E' tra i finalisti del concorso “Impronte d'amore” indetto dalla Butterfly Edizioni con il racconto “Come il vento su Top Withens”.
Pubblica con la Libro Aperto Edizioni il lungo racconto paranormal romance "Oltre l'oscurità" in edizione digitale.
Il suo racconto "La cura" viene inserito nella raccolta antologica digitale "La prima volta" edita dalla Triskell Edizioni ed è disponibile gratuitamente sul sito della casa editrice stessa.
Dal maggio 2013 è possibile scaricare da amazon la nuova versione dei “Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento” al prezzo irrisorio di 0,89 €.
Nel settembre del 2013 pubblica in ebook la prima parte della saga romance/erotica dei Wendell, “L'esilio del Re” a cui seguirà “Il tempo di Luther”, uscito nel dicembre 2013 (disponibili attualmente solo su amazon in versione digitale).
Il breve racconto “L'estate del Professore” farà parte della raccolta antologica “365 giorni d'estate” della Delos Books.
Nel marzo del 2014 pubblica su amazon il lungo racconto erotico “È te che aspettavo”, opera arrivata seconda al concorso della Sperling Privè, balzato quasi subito in testa alla classifica di letteratura erotica. Il 17 Giugno dello stesso anno, per la collana “Senza Sfumature” della Delos Books, è uscito il breve racconto erotico “L'amante del boia”.


Genere: romance
Data uscita: 20 settembre 2014
Editore: self publishing
Prezzo: € 0,99
acquistabile su AMAZON

Cover: Elisabetta Baldan 

Sinossi: “Ti hanno regalato molto di più e ancora non te ne accorgi.”

Single da non molto, disoccupata, Clelia trascorre le sue giornate tra serie tv in streaming e lunghe sedute di relax sul divano. Ma la sua vita monotona cambierà quando, per il suo trentunesimo compleanno, le verrà regalato un viaggio organizzato dalla Doppio di Cuori, un'agenzia italiana di meetings & holidays.  Ad accompagnarla nel suo viaggio ci sarà Dante, un ragazzo bello, gentile e a tratti misterioso. Tra i due scoppierà subito un forte legame, destinato a tramutarsi in qualcosa di più profondo. Nell'assolata campagna umbra, tra i monumenti della città di Perugia, la loro storia si snoda tra scene bizzarre e tenero romanticismo. Clelia crede di vivere la sua favola personale ma la realtà, da sempre in agguato, busserà ben presto alla porta dei suoi sogni. 


  Estratto  
Che diamine poteva esserci dentro quella busta di così eclatante, tanto da incendiare gli animi assopiti dalla noia di una serata che sembrava non avere mai fine?
«Speravamo da ore che tu la notassi. E invece come al solito contro le cose ci devi sbattere il muso!»
Le parole di Sergio in un'altra occasione l'avrebbero irritata, e si sarebbe guadagnato per questo una bella risposta in rima. Ma la curiosità di Clelia mise a tacere tutto il resto.
Quando l'aprì, calò un silenzio quasi surreale. Clelia si guardò attorno di sottecchi e abbozzò un sorriso. La consapevolezza che tutti in quella stanza pendessero dalle sue labbra, le conferì un potere tale da rallentare di proposito i movimenti e sfilare il  contenuto della busta a rallentatore.
Un biglietto. Fin qui c'aveva visto giusto. Ma a primo impatto capì subito che non si trattava di un biglietto qualunque. Era piuttosto una sorta di volantino pubblicitario, uno di quelli che intasano la posta e che finiscono nel cassonetto senza se e senza ma.
«Cos'è?» si trovò a chiedere.
Alla sua domanda scoppiò una nuova risata.
«Leggi!»
Clelia ubbidì al comando di Arianna e lesse l'unica frase scritta in stampatello in carattere blu elettrico:
Doppio di Cuori. Un regalo per la vita.A lato della scritta, un ragazzo seminudo vestito da cowboy sembrava ammiccare compiaciuto. Clelia inarcò un sopracciglio. Ma che diamine era quella roba che stringeva nella mano? L'invito gratuito in uno strip club maschile? Alzò lo sguardo, sempre più confuso, verso la sua amica che ridacchiava coprendosi la bocca con una mano.
«Lo sapevo che non avrebbe capito. Ve l'avevo detto io!»
Mara si sedette accanto a Clelia e, quando posò gli occhi sul ragazzo raffigurato nel volantino, si passò la lingua sulle labbra proprio come se lo volesse assaporare.
«Clelia, tesoro, hai mai sentito parlare della DDC?»
Mara le fece quella domanda senza staccare gli occhi dalla figura del cowboy. Nella sua testolina forse quel fotogramma a colori accesi si era appena animato e stava giocando al lazzo davanti a lei, muovendo i fianchi e lanciando fischi di approvazione.
La DDC. Lei conosceva la DC Comics ma era certa non si trattasse di supereroi, anche se quello raffigurato sul volantino doveva avere qualche super arma in qualche posto che l'immagine, rappresentata a mezzo busto, teneva nascosta allo sguardo.
«Mai sentita. È un locale? Ditemi che non è un pub di spogliarellisti...»
Un'altra risata si elevò nella stanza, breve e fastidiosa, come le risate registrate in sottofondo di certe sitcom americane. Le avevano sempre dato sui nervi.
«È molto di più!»
Arianna si sedette dall'altro lato del divano e, con le amiche al fianco e quel foglietto tra le mani, Clelia si sentì come in trappola. Perché aveva la sensazione di essere vittima di uno scherzo o di qualcosa di peggiore?
«La Doppio di Cuori è un'agenzia di meetings and holidays. La prima sul mercato italiano.»
Meetings and Holidays. Incontri e vacanze. No, quel foglietto che teneva sotto gli occhi non prometteva nulla di buono.
In un inglese per nulla perfetto, Mara ripeté quelle due parole straniere, come se Clelia attraverso di esse potesse capire ogni cosa.
«Questo biglietto vale una fortuna, in tutti i sensi.» spiegò Mara agitando le mani, eccitata come poteva esserlo davanti a una vetrina di saldi di fine stagione «Vale una vacanza in una località nostrana da passare con uno dei fighi dell'agenzia. Tipo questo qui!»


sabato 11 ottobre 2014

RECENSIONE "Il sussurro dell'uomo nero" di Emanuele Corsi


Ninna nanna, ninna oh,

questo bimbo a chi lo do?

Lo darò alla Befana

Che lo tiene una settimana

Lo darò all’Uomo Nero

Che lo tiene un anno intero…

Ciao ragazzi!


Conoscete questa filastrocca? Io ricordo che, tanti anni fa, la mia mamma era solita recitarla quando era ora di dormire e io non volevo obbedirle. Su di me queste parole non avevano alcun effetto e così la ninnananna venne archiviata. Oggi la minaccia di un mostro leggendario che rapisce i bambini è ancora in auge? Non so. Nell’incertezza vorrei presentarvi un bel racconto lungo che narra dei timori dell’infanzia soprattutto dell’ancestrale paura del buio e affronta temi importanti per la crescita dei bambini:

 “Il sussurro dell’Uomo Nero” scritto da Emanuele Corsi 

Autore: Emanuele Corsi
Editore: Nero Press Edizioni
Collana: Inizi 
Illustrazioni di: Ilaria Tuti 
Pagine: 202
Prezzo: € 15,00 cartaceo

Sinossi:
Lisa è una ragazzina dalla fervida immaginazione, le piace raccontare storie e nella sua stanza ci sono moltissimi giocattoli. Una notte, la sua bambola preferita, Corinna, viene avvicinata dall’Uomo Nero, che le sussurra all’orecchio qualcosa di misterioso. Da quel momento, la vita di Lisa diviene un Inferno. Corinna, la delicata damina di porcellana, inizia a plagiare gli altri giocattoli contro la padroncina e riesce persino a rivoltarle contro le persone a lei più care! L’unico che le resterà fedele è un vecchio pupazzo, così brutto da non avere neanche un nome. O meglio, Lisa l’ha sempre chiamato solo “Coso” e con lui fuggirà in soffitta, attraverso un teatrino polveroso, ritrovandosi in un altro mondo, dove i ruoli sono invertiti: i giocattoli sono vivi mentre lei diventa di porcellana.




STILE: 8
STORIA: 8
COPERTINA: 9


 "CITAZIONE   “I guai di Lisa cominciarono quando l’’Uomo Nero venne a parlare con Corinna. Corinna era la sua bambola preferita: una bambola di porcellana, di quelle antiche, dalla pelle bianca lucente e i capelli rossi fiammanti che sembravano veri. A Lisa non piacevano granché le Barbie, né le Bratz: non le sembravano adatte a prendere il tè con lei. Corinna, invece, nella sua elegante immobilità, riusciva a darle soddisfazione…Lisa aveva scorto l’Uomo Nero nei riflessi dello specchio…Era di spalle, o almeno così sembrava, tutto intento in un chiacchiericcio sommesso all’orecchio di Corinna.”
 
Corinna, bellissima bambola di porcellana; Coso, un brutto pupazzo “con una zazzera di riccioli blu”. Spesso Lisa gioca con una sua amica, Cristina. Le due bambine non sanno che la loro vita sta per cambiare. All’inizio è solo una sensazione, non ancora certezza, ma i giocattoli sembrano, al calar della sera, animarsi di vita propria. Così per Lisa iniziano i guai che la portano a volersi sbarazzare di alcuni giocattoli che hanno iniziato a manifestare il loro “lato oscuro”. Ma dove si lasciano i giocattoli che non vogliamo più? In soffitta.

Povera Lisa, la soffitta si rivelerà pericolosa perché cela un portale che conduce nel Posto dei Giocattoli Dimenticati. Molto spesso i bambini si stancano dei propri giocattoli e li abbandonano senza riflettere. I compagni di gioco si trasformano in letali nemici: i giocattoli si ribellano, vogliono vendicarsi di coloro che li hanno usato e poi gettato via. Lisa vede Corinna sorriderle in modo inquietante, assiste alla trasformazione della sua dolce mamma in una Psico-Mamma e le cose si complicano ancor di più quando:

“la mia bambola del cuore ha rapito la mia potenziale futura amica del cuore e ha trasformato la mia mamma in una pazza malvagia. Ora devo andare a riprendere Cristina nel Mondo in Soffitta, prima che diventi una bambola pure lei…”

Lisa non affronterà da sola la vendetta dei giocattoli dimenticati: al suo fianco ci sarà il pupazzo Coso.

“Era buio. Ma non buio di quelli che se non stai attento calpesti qualcosa, o dai un calcio alla tastiera del letto, o vai a sbattere all’anta della finestra aperta. Era proprio buio vero. Fatto di nero, solo di nero, in tutte le direzioni. Di quelli che non vedi nemmeno e tue mani. Che non capisci neanche se le hai, due mani. Nero e silenzio: non il minimo rumore, nemmeno di passi sul pavimento quando cammini. Solo il respiro.”

Lotterà Lisa per liberare la sua amica, ma cosa succederà in Soffitta. L’Uomo Nero porterà via con sé la nostra protagonista?
“Il Sussurro dell’Uomo Nero” è un ottimo racconto dal titolo intrigante. Lisa si ritroverà a vivere nel Mondo reale e nel Mondo fantastico affrontando paure e nemici che rappresentano i comportamenti degli esseri umani. Sia i bambini che gli adulti sbagliano. Questa fiaba ci mostra che dagli errori può nascere qualcosa di buono. Lisa rappresenta tutti i bimbi che devono affrontare le proprie paure facendo affidamento sulle proprie capacità. 
A volte si è aiutati, il coraggioso Coso è un aiuto esemplare, ma l’importante è affrontare le difficoltà per iniziare a conoscere se stessi, per scoprirsi coraggiosi e intraprendenti, per usare la fantasia come nostra alleata. Per superare la Paura bisogna affrontarla. A Lisa piace raccontare storie horror perché ha bisogno di mettere alla prova il proprio coraggio, per imparare a controllare la paura, per sbaragliare colui che della paura fa il suo nutrimento: l’Uomo Nero. 

Ognuno di noi combatte il suo personale Uomo Nero e tutti vorremmo avere un amico fidato che ci difenda. In questo racconto, definirlo “per ragazzi” è riduttivo, si parla di collaborazione e amicizia grazie a personaggi ben delineati, continui colpi di scena e un ricco ventaglio di sentimenti: gioia, paura, speranza, odio. Tutti dovremmo portare rispetto per ciò che ci appartiene. I bambini dovrebbero amare i propri giocattoli e non buttarli via come una scarpa vecchia. Un giorno i giocattoli potrebbero ribellarsi al loro destino così come la bambola Corinna che non ha esitato a firmare un patto con l’Uomo Nero. Bisogna stare sempre attenti perché le apparenze ingannano: la snob Corinna mostra il suo lato oscuro mentre il brutto pupazzo Coso si rivela un amico fidato, un cavaliere pronto a difendere i più deboli.
Vi consiglio vivamente di leggere questo racconto arricchito da illustrazioni bellissime che sono lo specchio visivo della narrazione. I disegni presentano “luci e ombre” come “la realtà e la fantasia” ben adattandosi all’incedere degli avvenimenti. 

Prima di lasciarvi vorrei ricordarvi che: “Credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi.”     (Gianni Rodari)

giovedì 2 ottobre 2014

RECENSIONE “Quando c'era la luna” di Sara Stroppa e Roberta Ambrogio


Scriveva Romano Battaglia:
“La luna è l’anima,
 è il nostro modo di vivere le emozioni, i desideri, i sogni.
 La Terra è la realtà,
 il luogo in cui lottare con i rimpianti e le delusioni.”
Tempo fa, girovagando sul web, ho letto, sul blog “Libri di Cristallo” della bravissima Ilenia, la presentazione di un libro che mi ha subito incuriosita. Ad attirare la mia attenzione è stato un titolo evocativo di mille emozioni. A volte succede di sentirsi attratte da un libro: lo si legge con attenzione e coinvolgimento, si respirano le stesse sensazioni dei protagonisti, si condividono o meno le loro scelte rimanendo affascinati dalla forza dell’amore.
Oggi vorrei presentarvi un’opera prima, di due giovani autrici, che vi invito a leggere:

“Quando c’era la luna”  
di Sara Stroppa e Roberta Ambrogio, Self-Publishing.




Autore: Sara Stroppa e Roberta Ambrogio

Editore: Autopubblicato

Pagine:594

Prezzo: € 1,99 ebook -  21,90 cartaceo


Sinossi: 
Un venerdì sera come tanti al Moonriver, un nuovo pub aperto al centro di Roma, Virginia e Chiara conoscono Marco, Andrea e Luca. Siamo a Marzo del 2007 e diversi sono i motivi che li hanno portati tutti quanti lì, così come ognuno di loro, in fondo, ha una storia diversa dall’altro. 
Tra amori dirompenti, delusioni, arte e sogni, nel corso degli anni le loro vicende si intrecceranno, per renderli più forti e scoprire che la vita riserva sempre tante sorprese, anche quando niente sembra facile. Il tutto, sotto la compagnia costante e silenziosa della luna. 





STILE: 8
STORIA: 8
COPERTINA: 7



Marzo 2007. Al Moonriver, un nuovo pub al centro di Roma, Virginia e Chiara conoscono Marco, Andrea e Luca. Inizia così un romanzo che intreccia le vite dei giovani protagonisti creando dei “percorsi di vita” irti di difficoltà, incomprensioni, tradimenti, sofferenze. E’ la quotidianità che veste i panni di continue sfide, di speranze, di desideri. I personaggi, ben delineati, si mostrano, al lettore, con pregi e difetti. Conosceremo dei giovani pieni di speranze per il futuro. 
Vivremo i loro desideri, le scelte non sempre condivisibili, gli errori. Quando si è giovani si hanno tanti sogni, le passioni nutrono l’anima e si è pronti a tutto per realizzare le proprie aspirazioni. A volte, però, la vita ci pone davanti a delle scelte che vanno nella direzione opposta rispetto a ciò che vorremmo attuare. Anche i nostri protagonisti hanno delle passioni: la musica, la danza. E’ giusto rinunciare alle proprie passioni in nome di impegni e ideali più concreti? Nella vita si può conciliare amore e aspirazioni senza far soffrire nessuno? Non so se tutto ciò sia possibile ma provarci è d’obbligo. Virginia e Chiara sono due ragazze con la voglia di vivere appieno ogni esperienza, sono pronte ad affrontare la quotidianità con la forza della gioventù. Anche Marco, Andrea e Luca vivono tra aspirazioni e scontri con la dura realtà. Le loro storie si intrecceranno dando vita a un romanzo corposo ma mai noioso. Non ci si può annoiare leggendo “la vita” e scoprendo come il destino si diverta a mescolare le carte. Nascono nuovi amori, iniziano convivenze con lo slancio che solo un cuore innamorato può avere, si vivono nuove esperienze lavorative. Ma quando le cose si complicano l’uomo ha dei comportamenti impulsivi che possono creare profonde ferite. E’ la vita!
Così mentre gli uomini si affannano nella continua ricerca del proprio ruolo nella vita, la Luna, da lassù, segue le vicende umane. La “regina della notte” è una presenza costante ma discreta, è testimone delle nostre emozioni, riflette le paure, i desideri, le speranze. Il nostro satellite osserva l’uomo e il suo difficile rapporto con la realtà: il nostro cammino è pieno di difficoltà. Può l’impulsività distruggere il vero amore? Le tentazioni sono tante ma i veri amori “fanno dei giri enormi e poi ritornano”. Tutti abbiamo un sentiero da percorrere per crescere caratterialmente e capire noi stessi. Nulla è facile ma se si è pronti a lottare per realizzare i propri desideri allora avremo più possibilità per concretizzare i nostri sogni.

“Quando c’era la luna” è un romanzo ben scritto, una lettura scorrevole, una piacevole rivelazione. Brave le scrittrici nell’aver costruito una storia che è la risultante di più vicende che mantengono sempre alta l’attenzione del lettore. Fin dalle prime pagine si è coinvolti emotivamente, ogni pagina riserva una sorpresa. I tanti personaggi sono ben delineati. Mi è piaciuto scoprire “le ombre” di ognuno di loro, i comportamenti dettati dall’impulso, dal rancore, dalle difficoltà che inevitabilmente segnano la crescita dell’uomo. Questo libro va letto con calma, gustando ogni pagina e tifando per i protagonisti. A volte il destino va aiutato con determinazione e una incrollabile forza di volontà. Vi consiglio vivamente di leggere questo romanzo da cui si potrebbe trarre un bel film! Nel salutarvi vorrei ricordarvi una citazione su cui riflettere:
“Punta sempre alla luna…
male che vada avrai vagabondato tra le stelle”.