"Detective Gufo" è una rubrica settimanale creata da me appositamente per il blog Penna d'oro.
Perché detective? Semplice, Gufo andrà in giro tra i vari blog per scovare la recensione più
emozionante tra le tante che vengono pubblicate.
Buon lunedì 1 luglio 2013, miei cari lettori.
Le vacanze sono iniziate per molti ma non per Detective Gufo che continua a lavorare senza mai fermarsi!
Stamani sono stata convocata, proprio dal Detective, nel suo ufficio per informazioni inerenti alle sue ricerche.
Dopo aver trascorso una notte insonne girovagando tra i vari blog, Detective
Gufo, sorseggiando il suo caffè, mi ha messo al corrente dell'esito della sua ultima indagine. Orgogliosamente mi ha parlato della recensione del libro:
“Marina” di Carlos Ruiz Zafòn
Zafòn è un autore che, nei suoi libri, ama analizzare la
vita, l’animo dei personaggi, i luoghi dove le storie si evolvono. In
“Marina” ritroviamo l’atmosfera
tenebrosa che caratterizza gli scritti di Zafòn, ma si parla anche di buoni
sentimenti, si parla “del ricordo” che segna un confine labile tra il passato e
il presente. Frannie pone sotto la lente del lettore attento, i molti risvolti
di “Marina”. La storia è recensita con un coinvolgimento totale espresso con
una commozione profonda che caratterizza l’animo sensibile di colei che in
Zafòn vede “un grande” che, con talento e magia, ti proietta realmente nella
storia. Termino riportando le parole di Frannie:
“Se leggere un libro vuol dire perdersi tra le pagine,
viaggiare con la fantasia, emozionarsi, sentirsi diversi e arricchiti seppur
non sapendo esattamente di cosa… io ho letto un Libro”.
Brava, Frannie Panglossa!
Barcellona, fine anni Settanta. Óscar Drai è un giovane studente che trascorre gli anni della sua adolescenza in un cupo collegio della città catalana. Colmo di quella dolorosa energia così tipica dell'età, fatta in parti uguali di sogno e insofferenza, Óscar ama allontanarsi non visto dalle soffocanti mura del convitto, per perdersi nel dedalo di vie, ville e palazzi di quartieri che trasudano a ogni angolo storia e mistero. In occasione di una di queste fughe il giovane si lascia rapire da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All'interno, un antico grammofono suona un'ammaliante canzone per voce e pianoforte. Nel momento in cui sottrae l'oggetto e scappa, è sopraffatto da un gesto che risulta inspiegabile a lui per primo. Qualche giorno dopo tutto gli apparirà tanto chiaro quanto splendidamente misterioso. Tornando sui suoi passi per restituire il maltolto, infatti, Óscar incontra la giovane Marina e il suo enigmatico padre, il pittore Germàn. E niente per lui sarà più come prima. Il suo innato amore per il mistero si intreccerà da quel momento ai segreti inconfessabili del passato di una famiglia e di una Barcellona sempre più amata: segreti che lo spingeranno non solo alla più lunga fuga mai tentata dal detestato collegio, ma anche verso l'irrevocabile fine della sua adolescenza. Scritto prima de "L'ombra del vento" e "Il gioco dell'angelo" questo romanzo ne anticipa i grandi temi: gli enigmi del passato, l'amore per la conoscenza, la bellezza gotica e senza tempo di Barcellona.
Quanto mi piace questa rubrica!!!
RispondiEliminaGrazie :D
EliminaCiao Agneseee!
RispondiEliminaWow, che post bellissimo, grazie! Mi ha riempito di gioia, hai reso perfetta questa giornata! Sono felicissima di essere riuscita a trasmettere quello che ho provato scrivendo la recensione. Sono troppo emozionata, direi quasi commossa!
Grazie! <3
Sono contenta che la sorpresa ti sia piaciuta <3 Ancora complimenti :)
EliminaNon ha che fare con il post in questione precisiamo.
RispondiEliminaOgni tanto seguo i tuoi articoli.Quando mi trovo a parlare di libri ho sempre «penna d'oro» in bocca.
Cosa mi racconti? Vuoi scappare all'estero (leggi il mio nuovo post e capirai). Se lo fai mandami una cartolina va bene? Magari ti do l'indirizzo. Io sto benissimo a casa mia. Nessuno sta meglio di me.Qualche persona che campa di rendita sta meglio di me e te. Chi più chi meno i problemi ce li abbiamo tutti ma si superano credimi.
Ciao e al prossimo post. Baci Andrea J Costa.