giovedì 25 luglio 2013

RECENSIONE "Racconti delle Lande Percorse Vol. I - Come nasce un cavaliere" di Diego Romeo

Come nasce un cavaliere

Autore: Diego Romeo
Biografia dell'autore

  Serie  Racconti delle Lande Percorse  
#1 Come nasce un cavaliere 
#2 La Grande Guerra [recensione]

Pagine:  232
Prezzo: €   1,18 (ebook)

Trama: 
Hurik Van Gotten è stato proclamato generale, ed ora sta vagando per l’accampamento, controllando lo schieramento. É il giorno che precede una battaglia che si rivelerà epica tra l’esercito Imperiale, campione della fede, e le oscure forze dell’Antagonista. Un romanzo dai tratti ucronici ambientato in un sorprendente medioevo tecnologico.



http://i.imgur.com/ye3Q8bo.png
STILE: 7
STORIA: 7
COPERTINA: 6




Mai fermarsi alla prima difficoltà! Sagge parole che ho messo in pratica  leggendo “Racconti delle Lande  Percorse Libro I –come nasce un cavaliere” di Diego Romeo. Quando ho iniziato a leggere il libro ho provato un senso di smarrimento, mi trovavo davanti a una barriera di parole che non riuscivo a scalfire. Così ho spento il computer e il giorno dopo ho affrontato con spirito diverso questa lettura, che mi incuriosiva, leggendo con più attenzione, notando i caratteri diversi di scrittura, cercando di capire a cosa si riferissero e quali fossero i diversi piani temporali su cui la storia si svolgeva. Così pian piano, il romanzo inizialmente ermetico, si è trasformato in una nitida visione del mondo immaginario creato dall’autore. Un mondo con personaggi da scoprire perché complessi sia per note caratteriali sia per la psicologia delle loro azioni. Lo scrittore abilmente ha coniugato elementi puramente fantastici con elementi reali , oscillando tra presente e passato ha praticato un’alchimia delle parole per trasmettere un messaggio universale:  
  
“Quando si desidera una cosa con volontà, allora diventa un dovere per l’uomo realizzare quel desiderio”

                      

Il romanzo narra di Hurick Van Gotten e della sua evoluzione da giovane fanciullo, a cui è stato ucciso il padre, fino alla sua nomina a generale della compagnia “Legione testa d’Ariete”. Il cattivo della situazione è  Abraxas il Drago della Morte meglio conosciuto come Nero. Il ritrovamento, nella Biblioteca imperiale, di un manoscritto che narra l’epica battaglia è il punto di partenza per narrare  la vita di Hurik e del suo divenire Cavaliere del Drago d’Oro. Lo scrittore, attraverso continui flashback, ci descrive un giovane Hurik  irrequieto e desideroso solo di vendicare la morte dell’adorato padre. Tuttavia mai agire frettolosamente senza conoscere il nemico, si finirebbe per soccombere alla superiorità della parte avversa. Ecco perché,il nostro giovane e testardo protagonista, trascorre parecchi anni  studiando e apprendendo l’arte del combattimento. Dopo tanti sacrifici viene finalmente nominato Cavaliere. La vicenda si snoda nell’Impero Celeste dove umani, elfi, nani, mezzi orchi vivono e collaborano insieme creando un popolo intenzionato a difendere, a tutti i costi, la propria libertà minacciata dall’Impero del Signore Oscuro. Il saggio maestro Karl, il misterioso mezzo Orco, lo scontroso nano Odin, il paziente padre formatore Michele compongono la famiglia del giovane allievo  condividendo con lui speranze e timori. Il nemico è sempre in agguato, la pace è solo un momento d’illusorio benessere che può svanire in un attimo. Infatti il timore per un futuro incerto segna l’epico scontro tra il bene e il male, tra la libertà e la sudditanza ed è per difendere i loro ideali che tutti i protagonisti si ritrovano insieme al cospetto dell’Imperatore. Lascio a voi il piacere di leggere l’intero evolversi della storia. Io voglio squarciare il muro delle parole per capire cosa si cela tra le righe, ciò che rende i protagonisti così vivi e particolari, ciò che si nasconde dietro le preghiere e gli incantesimi formulati in Lingua Arcaica. Riflettendo ho capito che “volere è potere”: Hurik non ha poteri straordinari, non ricorre alla magia ma con impegno e costanza lavora, per anni, alla sua formazione di Cavaliere. Egli, inizialmente, arrogante e vendicativo diventa un uomo che lotta per i suoi ideali e per difendere le persone a lui care. Questi ideali  danno forza e vitalità a un mondo che ricorda la potenza del Sacro Romano Impero, dell’impero Bizantino e Ottomano.


Lo scrittore ha, con perfetto equilibrio, dosato la presenza dei vari coprotagonisti con cui condividere emozioni e aspettative. Con “penna epica”, Diego Romeo, traccia personaggi buoni, cattivi, brontoloni e supersimpaticissimi come i draghi che si possono trasformare in altre forme di vita. Davanti al pericolo tutti diventano seri e uniti di fronte al nemico testimoni di valori come l’amicizia, l’amore, il rispetto per gli altri, per il mondo in cui si vive con le sue tradizioni e la sua cultura. Le difficoltà vanno affrontate usando la “ragione” per fare del coraggio la nostra arma migliore. Non bisogna atteggiarsi a esseri duri e forti, esseri che non mostrano le proprie emozioni. Al contrario è dalle nostre paure, dalle nostre debolezze che dobbiamo attingere la forza che ci rende pronti al sacrificio per difendere i valori in cui crediamo. Lo scrittore ha creato un romanzo intenso che permette di viaggiare con la fantasia scoprendo nei personaggi molti aspetti caratteriali “dell’uomo comune” e ciò li rende più vicini a noi “comuni mortali”. Diego Romeo ha piantato, nel suo mondo fantastico, i germogli di tante storie di cui vorrei leggere, al più presto, l’evolversi. Si ha la sensazione che tutto sia stato solo accennato, per incuriosire il lettore, per svelare le sorti di un mondo meraviglioso senza alcuna fretta. Anche l’uso di caratteri distinti nella narrazione (calligrafico per gli experta del codice della Cronaca, piano per la narrazione, più elaborato per i brani interiori,  gotico per le preghiere) crea un variegato mondo di nozioni che rendono la storia più completa. La lettura alterna a momenti di pura fluidità d’azione, momenti di profonde riflessioni che rallentano la narrazione ma le conferiscono spessore e preziosità. Lo stile è accurato, elegante, con un linguaggio ricercato. Questo romanzo di formazione  è una lettura impegnativa che bisogna assaporare piano piano, pagina per pagina, con calma e attenzione, con partecipazione senza aver fretta di giungere alla conclusione. Solo così potrete assaporare questo racconto, il primo di una trilogia fantasy, che l’autore ha realizzato in modo ottimale scrivendo di ideali come la fratellanza, la libertà, la pace.

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