venerdì 19 luglio 2013

RECENSIONE “Finché zombie non ci separi” di Jesse Petersen

“Finchè Zombie non ci separi”, trasposizione italiana di “Married With Zombie”, è il romanzo d’esordio della scrittrice Jesse Petersen ed è il libro capofila della saga “Living With the Dead”.


Finché zombie non ci separi

AutriceJesse Petersen
Jesse Petersen è nata in Pennsylvania, è cresciuta in Idaho e si sposò a Washington. Ha una laurea in Psicologia presso l'Università di Washington e ha scritto per dodici anni. Attualmente, vive nel Midwest con il marito e due gatti. Quando non scrive, le piace leggere, andare in bicicletta e il volontariato al suo zoo locale.

Casa EditriceMultiplayer.it Edizioni
Pagine:  224
Prezzo: €   15,00
Trama: Sarah e David sono una giovane coppia in crisi: l'alchimia che c'era prima ormai sta svanendo e il loro matrimonio rischia di andare in fumo. Da qui, la necessità di seguire una terapia di coppia con la Dr.ssa Kelly. Un bel giorno, proprio mentre sono diretti verso lo studio della psicoterapeuta, Sarah e David notano delle stranezze: la superstrada è deserta, la solita guardia di sicurezza al parcheggio dell'edificio non c'è, e il fatto che la Dr.ssa Kelly stia strappando a morsi la gola di un altro cliente. La coppia ha scelto il giorno sbagliato per uscire di casa, perché stanno spuntando zombie da ogni angolo della strada! Un virus sfuggito ad un laboratorio universitario ha trasformato Seattle in una zona di guerra, piena di mostri antropofagi che attaccano le persone. La situazione peggiora di ora in ora. Dopo aver eliminato la vorace (ex)psicoterapeuta, i due devono prepararsi a sopravvivere ad un' Apocalisse zombie. Sarah e David lotteranno per la sopravvivenza ma i loro problemi di coppia non svaniranno magicamente solo perché assediati e in pericolo di vita. Riusciranno ad unire le forze, salvare la pelle e i loro succulenti cervelli senza uccidersi l'uno con l'altra? 


STILE: 7
STORIA: 7
COPERTINA: 7




Avete mai sentito parlare di zombie-therapy? No? Allora dovete assolutamente aggiornarvi leggendo “Finché Zombie non ci separi”. Scoprirete un manuale semiserio su come coniugare Zombie e matrimonio in crisi, come lottare con stile in una disputa per la sopravvivenza, come sorridere e inorridire contemporaneamente senza perdere l’aria snob del lettore impegnato. In un perfetto equilibrio tra ironia e suspense, tra horror e riflessioni, tra colpi di scena e trovate geniali per sottrarsi “al morso trasformatore”, l’autrice ha confezionato un libro piacevole che si legge tutto d’un fiato. Lei, Sarah, è una giovane impiegata ossessionata dal tener sotto controllo ogni cosa, ha un carattere ostinato e forte, vive un momento di disagio perché insoddisfatta del proprio matrimonio. Lui, David, è un ragazzo tranquillo, troppo tranquillo, bivacca sul divano di casa, ha rinunciato a molti dei suoi sogni e vive “male” il rapporto con Sarah. Per movimentare un po’ un menage quotidiano che sta scivolando verso la separazione ecco giungere, con buona pace degli avvocati divorzisti, una notizia sconvolgente: un virus sfuggito a un laboratorio  universitario ha trasformato Seattle in una zona piena di mostri. La città, per Sarah e David, è ormai una trappola intrisa di sangue e resti di cervelli con carni putrefatte grigio scuro con delicate nuance nere. In un’atmosfera da catastrofe immane, ex umani dall’andatura barcollante, dalla pelle grigia, dal ringhio malefico, dalla bocca insanguinata, ammazzano e spolpano coloro che incontrano sul proprio cammino. In questo carosello di cervelli maciullati, sopravvivere è una priorità per Sarah e David che, con un occhio ai non-vivi e uno ai problemi di coppia, decidono di andare a Longview dove abita la sorella di lui. Durante il viaggio succede di tutto: gli Zombie sono ovunque, hanno fame, tanta fame, bisogna difendersi per non diventare una portata sul menù per non-vivi dal palato sopraffino. Necessariamente si deve fuggire evitando qualunque contatto e nella fuga, i nostri eroi-ammazza-Zombie, riscoprono il significato della parola “insieme”. Infatti insieme lottano, ammazzano utilizzando armi “usa e getta” come una scarpa dal tacco 12 o un libro da 1000 pagine. Ogni situazione di pericolo viene abilmente sdrammatizzata rendendo i personaggi divertenti e pronti a subire un’ evoluzione dei propri sentimenti che li riporterà alla percezione di emozioni positive l’uno per l’altro. In questo romanzo, però, non sono solo gli Zombie a far paura anzi riflettendo vi accorgerete che sono altri i temi horror: la follia dell’uomo che non pone limiti alle ricerche biotecnologiche, la paura di lasciare ciò che conosciamo per intraprendere un viaggio verso l’ignoto, la paura di esser influenzati da uomini senza scrupoli che fanno dei soldi e del sesso i loro idoli, la paura dell’utilizzo sbagliato della religione come base di sette pronte a fagocitare i deboli, la paura di far del male alle persone che amiamo. Dietro l’ironia si nasconde la riflessione e la scrittrice, con bravura, ha la capacità di trascinare il lettore all’interno della storia rendendolo parte attiva dell’evolversi dei fatti. Tra cervelli spappolati, carni in putrefazione, l’uomo riesce, ancora una volta, a non perdere la speranza, anzi dagli Zombie trae linfa vitale per la propria crescita emotiva e psicologica. Questa commedia romantica con infiltrazioni horror e finale aperto, è un modo per cacciar via la noia e sorridere dei non-vivi, degli umani, delle nostre paure ed è l’occasione per seguire i consigli terapeutici, su come salvare un matrimonio, che introducono i vari capitoli. 
Quindi ovunque voi siate, al mare o in montagna, “Finché Zombie non ci separi” è un piacevole diversivo alla calura estiva. Attenti però, l’incubo Zombie potrebbe sempre avverarsi: “lettore avvisato…”

4 commenti:

  1. non conoscevo questo genere grazie proverò a cercarlo

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    1. Benvenuta sul blog :) E' un libro che si legge velocemente e facilmente, ottimo per una lettura estiva.

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  2. Non vedo l'ora di leggerlo per farmi due risate :D

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  3. Voglio farmi anche io due risate con questo libro *__*

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