martedì 29 luglio 2025

RECENSIONE | "La cameriera silenziosa" di Mary Watson

"La cameriera silenziosa" (Piemme, traduzione di Cristina Ingiardi) è il primo romanzo pubblicato in Italia della pluripremiata autrice sudafricana Mary Watson.

La cameriera silenziosa non è la polvere che vuole trovare... É il marcio. 

Esmie pulisce le case dei ricchi. Invisibile, osserva e annota. Ma ora è tornata per vendicarsi.

STILE: 7 | STORIA: 7 | COVER: 7
La cameriera silenziosa
Mary Watson

Editore: Piemme
Pagine: 416
Prezzo: € 19,90
Sinossi

Esmie è invisibile. È soltanto una donna delle pulizie dall'accento straniero di cui nessuno si interessa. Con la sua uniforme, leggings e piumino per spolverare, può esplorare le case dei ricchi senza essere notata. Un'estranea che si muove silenziosa ai margini delle vite privilegiate degli altri. Ma mentre attraversa l'esclusivo quartiere residenziale dei Woodlands, pulire è l'ultimo dei suoi pensieri. Calpestando in silenzio parquet lucidi e tappeti soffici come nuvole, Esmie raccoglie i resti di matrimoni distrutti, inganni nascosti e fallimenti. Custodisce quei frammenti, li tiene al sicuro. Per ora. Perché uno dei residenti le ha portato via la persona che amava di più. Non è lì per pulire. È lì per vendicarsi. E userà le armi che i suoi datori di lavoro le hanno affidato senza saperlo, insieme alle chiavi delle loro case: i loro stessi segreti...





Si muove tra le stanze della tua casa, discreta, invisibile, spietata, conosce tutti i tuoi segreti e li userà per distruggerti. Esmie è invisibile. È soltanto una donna delle pulizie dall'accento straniero di cui nessuno si interessa. 

Esmie è destinata a essere invisibile. Addetta alle pulizie in un esclusivo complesso residenziale irlandese, Esmie si confonde con l'ambiente, entrando e uscendo da cucine e cabine armadio, osservando la vita domestica perfetta dei suoi clienti. Queste famiglie privilegiate vedono solo una donna silenziosa con uno straccio in mano, che parla con un accento che non si preoccupano di identificare. Esmie sa bene che i suoi datori di lavoro non la vedono veramente. Per loro è una straniera che pulisce i loro pasticci. Esmie è venuta in questo quartiere per un solo scopo, uno solo. Vendetta. Armata di uno spolverino e di un piano astuto, Esmie potrebbe presto ritrovarsi invischiata con le stesse persone che era venuta a distruggere. Tra loro, infatti, si nasconde chi le ha portato via la persona che ama di più. 

"La cameriera silenziosa" è una storia cupa che scava nelle illusioni dorate di una società protetta, rivelando le scomode verità che si celano dietro le sue levigate facciate di privilegio. È un thriller a lenta combustione che prende fuoco nella parte finale, le informazioni sono date con grande parsimonia e i personaggi, ricchi e snob, non brillano per amabilità anzi sono decisamente antipatici. Non sono riuscita a legare con nessuno di loro, anche Esmie non è una narratrice del tutto affidabile. Tutto concorre a creare una trama che si sviluppa in una duplice linea temporale costellata da violenza domestica, matrimoni finiti, inganni silenziosi e fallimenti, senso di superiorità. 

È una lettura piacevole con una protagonista che si aggira ai margini del privilegio e usa i segreti dei padroni di casa come arma per ottenere la sua vendetta. Il noir domestico è un biglietto per un viaggio psicologico nella società dove si muovono persone non del tutto integrate e che svolgono un lavoro invisibile. Esmie ha un posto in prima fila per osservare la vita dei suoi padroni che, nel consegnarle le chiavi di casa le hanno affidato anche i loro lati più privati e nascosti. 

"La cameriera silenziosa" si propone come un apprezzabile gioco di scatole cinesi. I personaggi si muovono su un territorio moralmente scivoloso, dove fanno bella mostra di sé le dinamiche, le invidie e le relazioni che intercorrono tra loro. Il romanzo mostra un mondo opaco, all'apparenza tranquillo, spesso crudele, abitato da maschere e falsità. I piani narrativi sono apparentemente semplici. La storia, narrata dall'inaffidabile Esmie, si frantuma in tanti piccoli quadri che ci permettono di conoscere "i privilegiati" tenuti sotto osservazione dalla protagonista. 

Conosceremo Amber e suo marito Linc, Ceanna, che ha perso marito e figlio in un incidente stradale, Isabelle e il consorte Paul. Con loro respireremo un'aria pregna di avidità, di benessere materiale, di gelosie. Tutti si lasciano guardare e ammirare, ma celano la loro vera essenza. Scoperchiando l'immortale vaso di Pandora, vedremo in azione un accademico ossessionato da una poetessa defunta; un medico che esercita un controllo coercitivo sulla moglie; una moglie che ama intrattenersi con i giovani studenti del marito. 

"La cameriera silenziosa" è un arco teso alla ricerca della verità. Ho letto questo libro con piacere trovandomi al cospetto di una montagna di segreti. Ciò che mi ha maggiormente coinvolta è il quadro, che l'autrice dipinge, di una società ricca di anfratti oscuri. 

Dietro alle relazioni ufficiali, ai sorrisi smaglianti, al benessere economico, si nascondono silenzi, manipolazioni, verità che nessuno vuole ascoltare. Del romanzo si apprezza la tensione che nasce dalla "ricerca", tra i non detti e le menzogne, tra apparenza e verità. 

É una storia che si riflette in specchi deformanti, che apre finestre su microcosmi chiusi, che porta la luce in situazioni buie. Dubbi e inquietudini, rivelazioni e ossessioni, modellano "chiavi" per aprire stanze chiuse, casseforti, in cui sono custoditi segreti da strappare all'oblio. Ogni personaggio è intrappolato in un dolore, in una lacerazione che cerca di nascondere. La fiducia non abita nelle pagine appena lette, ogni rivelazione può essere un inganno. Il male non alza la voce, non dà spettacolo, è silenzioso e agisce nell'ombra, nascosto nella quotidianità. Le sue conseguenze, invece, possono essere molto evidenti e dolorose. 

"La cameriera silenziosa" è un'ombra silenziosa, ma sempre presente, che conosce ogni angolo della casa e ogni segreto dei suoi abitanti. Da leggere tra parole e silenzi.

5 commenti:

  1. Ciao Aquila, non conosco questo romanzo ma lo metto in wish list perchè mi piacciono molto le storie che hanno come protagoniste persone silenziose, che stanno in disparte, ma che osservano quello che accade intorno a loro... Buona giornata :-)

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    1. Ciao Ariel, a volte i silenzi parlano più di mille parole. Si entra in un mondo dorato fatto di illusioni e giochi di potere. Una lettura perfetta per l'estate. Un abbraccio.

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  2. Ciao Aquila reale, ho acquistato questo libro appena pubblicato, ma non ho ancora avuto occasione di leggerlo... Spero di farlo entro l'estate.
    Un abbraccio 😘

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    1. Ciao Fra, leggerò con piacere la tua recensione. Secondo me questo romanzo non solo intrattiene, ma invita a riflettere sui lupi travestiti da agnelli. Un abbraccio.

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  3. Ciao aquila,
    interessante il punto di vista di questa donna cui nessuno dà importanza ma che invece ha le sue buone ragioni per osservare con estrema attenzione gesti, parole, atteggiamenti, silenzi.. di persone che si credono intoccabili e privilegiate, e che invece. muovendosi tra menzogne e segreti, nascondono non pochi punti deboli nei quali colpire.
    i noir psicologici mi piacciono molto.
    Grazie per il suggerimento :)

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