venerdì 9 ottobre 2015

RECENSIONE | "L'uomo di Marte" di Andy Weir

Buon venerdì miei amati lettori :) Finalmente le temperature sono in calo, l’aria frizzantina si sente e mi da una bella carica di energia. In questi giorni sto completando letture molto interessanti e vorrei proporvi un genere che non leggo spesso. La recensione odierna riguarda “L’Uomo di Marte”, un romanzo di fantascienza, il primo pubblicato dall’autore statunitense Andy Weir, edito da Newton Compton.

L'uomo di Marte
Andy Weir

Editore: Newton Compton 
Pagine: 384
Prezzo: € 4,90 (collana Gli insuperabili gold)

Sinossi: Mark Watney è stato uno dei primi astronauti a mettere piede su Marte. Ma il suo momento di gloria è durato troppo poco. Un’improvvisa tempesta lo ha quasi ucciso e i suoi compagni di spedizione, credendolo morto, sono fuggiti e hanno fatto ritorno sulla Terra. Ora Mark si ritrova completamente solo su un pianeta inospitale e non ha nessuna possibilità di mandare un segnale alla base. E in ogni caso i viveri non basterebbero fino all’arrivo dei soccorsi. Nonostante tutto, con grande ostinazione Mark decide di tentare il possibile per sopravvivere. 
Ricorrendo alle sue conoscenze ingegneristiche e a una gran dose di ottimismo e caparbietà, affronterà un problema dopo l’altro e non si perderà d’animo. Fino a quando gli ostacoli si faranno insormontabili…


STILE: 8 | STORIA: 9 | COPERTINA: 7


Giornale di bordo: Sol 6 

Sono spacciato di brutto. 

Questa è la mia ponderata valutazione. 

Spacciato. 

Sono passati solo sei giorni dall’inizio di quelli che sarebbero dovuti essere i più gloriosi due mesi della mia vita e sono finito in un incubo. Non so nemmeno chi leggerà questo diario. Immagino che prima o poi qualcuno lo traverà. Magari di qui a cent’anni.  

Per la cronaca… Non sono morto a sol 6. Così crede senza dubbio il resto dell’equipaggio e non posso biasimarli. Forse decreteranno una giornata di lutto nazionale in mia memoria e sulla mia pagina di Wikipedia ci sarà scritto: “Mark Watney è l’unico essere umano morto su Marte”. 

E sarà anche giusto, probabilmente. Perché poco ma sicuro che muoio qui. Solo non a Sol 6 come pensano tutti. 

Vediamo… da dove comincio? 
L’astronauta NASA Mark Watney, ingegnere meccanico e botanico della missione Ares 3, è uno dei primi uomini a mettere piede su Marte. Ma il suo momento di gloria dura troppo poco. Infatti viene abbandonato sul pianeta rosso dagli altri membri dell’equipaggio che lo credono morto. Una violenta tempesta di sabbia, con venti a 175 chilometri, investe la base, situata nella Acidalia Planitia, che viene subito evacuata. Mentre i suoi compagni fanno ritorno sulla Terra, Mark si risveglia e si ritrova completamente solo su un pianeta inospitale. Fortunatamente la base non ha subito danni rilevanti e l’astronauta comincia a scrivere un giornale di bordo su cui annoterà i suoi futuri giorni da sopravvissuto. Inizierà a razionare l’acqua e il cibo, improvviserà una coltura di patate all’interno dello Hab. Fortunatamente, dopo circa due mesi, la NASA scopre che Mark è vivo grazie a delle fotografie inviate dai satelliti in orbita intorno a Marte. Inizia una corsa contro il tempo per salvare Watney perché una cosa è certa: i viveri non basterebbero fino all’arrivo dei soccorsi. Nonostante tutto Mark non si da per vinto e inizia la sua sfida per la sopravvivenza. Con l’ingegno e grazie alle sue conoscenze tecniche, l’astronauta affronterà mille problemi fino a quando le difficoltà diventeranno insormontabili.


“L’Uomo di Marte” narra un’esperienza dura e intensa che pone l’uomo davanti a ostacoli forse insormontabili. Mark deve sopravvivere per 1387 sol fino all’arrivo, si spera, di Ares 4. Solo un miracolo potrebbe salvargli la vita.

Novello Robinson Crusoe dello spazio, Watney cerca caparbiamente di risolvere i problemi man mano che si presentano, usa la sua conoscenza per continuare a vivere, non si abbandona mai al pessimismo. Anzi l’astronauta mostra un indomito ottimismo che smorza la tensione di una drammatica verità. Accattivanti i monologhi di Mark che vi ruberanno un sorriso e vi ritroverete a fare il tifo per lui, naufrago nel nulla totale. Condividerete le sue riflessioni, vi scoprirete a far di conto per vedere se i vivere super razionati possano durare più a lungo. Vi sentirete impotenti davanti allo spazio e ammirerete l’ostinazione di Mark che non si lascia andare a pensieri bui. Lui smonta, aggiusta, trasforma le attrezzature, escogita nuovi modi per cercare di comunicare con la Terra, esplora il suolo di un Pianeta che potrebbe diventare la sua tomba. 
Andy Weir è stato bravissimo nel tessere una storia ricca di suspance e dal ritmo incalzante. I dettagli tecnici rivelano una lunga e approfondita ricerca. Nulla è lasciato al caso e ciò che traspare dalle pagine di questo libro è un messaggio che dovrebbe far riflettere ognuno di noi: non bisogna mai arrendersi, con spirito d’intraprendenza si possono superare le difficoltà più ardue.

Dopo aver letto “L’Uomo di Marte” sono curiosa di vedere la trasposizione cinematografica. Il film “Sopravvissuto - The Martian”, diretto da Ridley Scott, è  uscito nelle sale cinematografiche il 1 ottobre 2015.  
Qualcuno di voi lo ha visto? Cosa ne pensate?

11 commenti:

  1. ma che bello, mi ispira tantissimo!! io ho visto il film recentemente al cinema e mi è piaciuto un sacco! lascio passare un po' di tempo per leggere il libro, così me lo gusterò *-*

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    1. Spero che il film sia all'altezza del libro. Ti auguro una buona lettura ^-^

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  2. L'ho letto anche io e mi è piaciuto tantissimo, spero di vedere presto il film!

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  3. dev'essere interessante, il libro lo leggerei, il film devo controllare se lo danno nel mio paesotto :/

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  4. Se ti piace la fantascienza non puoi perderti questo libro :)

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  5. Il film mi è piaciuto tantissimo, presto leggerò anche il libro!

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