Buongiorno, amati lettori :) Iniziamo una nuova
settimana con la recensione di un thriller scandinavo pubblicato a luglio
2015. Si tratta di un romanzo che ha
riscosso grande successo internazionale: “Il caso della donna sepolta nel bosco” di Unni Lindell,
Newton Compton Editori.
Unni Lindell
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Prezzo: € 12,90
Sinossi: Vivian Glenne – una donna di quasi quarant’anni, madre di tre figli – viene ritrovata uccisa brutalmente in un bosco vicino casa. Il figlio maggiore Dan, di quindici anni, e un suo amico, Jonas, decidono di portare avanti un’indagine privata, convinti di sapere chi sia l’assassino. Nel frattempo, Marian Dahle e Cato Isaksen iniziano a lavorare sul caso. Scoprono che la vita della donna aveva molti aspetti oscuri, che coinvolgevano parecchie persone, come una strana coppia di vicini, Birgit e Frank Willmann, o lo stesso padre di Jonas. All’improvviso Roy Hansen – il compagno di Vivian Glenne, padre dei suoi due figli minori – scompare nei gelidi boschi circostanti la diga. La detective Dahle ha la sensazione di trovarsi di fronte a una storia malata, intricata, dove ogni personaggio gioca un ruolo di cui è all’oscuro, e cerca di districarsi in un groviglio di piste confuse come quelle delle foreste fradice di pioggia. Turbata lei stessa, cerca aiuto nel suo infallibile intuito e nel pragmatismo del collega-amico Cato. Poco a poco, i due ricostruiscono l’infernale puzzle che ha portato all’omicidio di Vivian Glenne, fino a trovare la risposta più sconvolgente alla domanda: per quale ragione la donna è stata uccisa?
STILE: 7 | STORIA: 7 | COPERTINA: 6
Baciavi come un demonio, ma ti detesto! Perché adesso so che non c’ero soltanto io: eravamo in molti. Mi sento gelare, come se dentro di me stessi andando in putrefazione. Ti auguro ogni male!
Vivian Glenne, giovane donna madre di tre figli, viene
ritrovata brutalmente uccisa nel bosco vicino a casa. Mentre la polizia indaga
sull’omicidio, Dan, figlio maggiore di Vivian, e il suo amico Jonas, decidono
di condurre un’indagine privata convinti di conoscere il nome dell’omicida.
Molti i sospettati. Roy Hansen, attuale compagno della donna e padre dei due
figli minori. Birgit e Frank Willmann, vicini di casa di Vivian. Colin, ex
marito di Vivian e padre di Dan. A condurre le indagini sono l’ispettore Cato
Isaksen e la sua collega Marian Dahle, che si troveranno alle prese con una
storia cupa, intricata, dove i personaggi hanno mille volti che proiettano le
loro ombre in un groviglio di piste. Chi ha ucciso Vivian Glenne? E per quale
motivo?
Miei cari, devo confessare che per finire questo romanzo ho
impiegato un tempo spropositato. La prima parte del thriller è lenta, tanti i
personaggi, la polizia, almeno inizialmente, brancola nel buio interrogando
ripetutamente testimoni e indiziati senza concludere nulla. Non vi nascondo che
ho anche pensato di lasciar perdere, non riuscivo ad appassionarmi a una storia
che risultava piatta, senza alcun mordente. Avevo tra le mani un thriller senz’anima.
Poi c’è stato il miracolo. La narrazione ha preso ritmo, i personaggi si son
tolti la maschera svelando la loro anima nera con vivo piacere della
sottoscritta. La storia è diventata avvincente, ogni pagina regalava colpi di
scena e macabre verità. Finalmente! L’elemento che mi ha coinvolto maggiormente
è stato l’ottimo intreccio psicologico che ha caratterizzato la seconda parte
del thriller. Ogni personaggio aveva qualcosa da nascondere mostrando come
tradimenti e menzogne, passione e odio, sono fonti di dolori che stravolgono
l’esistenza. Nella seconda parte è evidente un’intensa energia narrativa che
manca completamente fino a metà romanzo.
La storia si apre su Vivian, sexy e giovane donna, che si reca nella serra del
suo giardino, per recidere un fiore che suo figlio porterà a scuola il giorno
dopo. Dalla serra la donna non tornerà più e verrà ritrovata uccisa nel bosco.
Subito entrano in scena l’ispettore Cato, sposato con Bente ma non indifferente
al fascino femminile, e la sua collega Marian, donna dal passato doloroso,
sempre in compagnia del cane Birka. I due intraprendono subito le ricerche
dell’assassino, interrogatori e riunioni si susseguono per vari giorni. Tanti i
sospettati, l’indagine è a un punto fermo mentre qualcuno prende ispirazione da
“Criminal Minds” per confondere ancor di più la polizia. Questa pluralità di
storie rende la prima parte un po’ confusa ma poi tutte le vicende confluiscono
in una trama unica e la lettura diventa più fluida. Molte le figure femminili
che agiscono nell’intreccio degli avvenimenti. Il finale, cupo e drammatico, vi
sorprenderà.
La lentezza della prima parte mi frena un po', per il momento credo che aggiungerò nuovi thriller alla lista solo nel caso in cui mi convincano appieno, ne ho già tanti in attesa! :)
RispondiEliminaHai perfettamente ragione, il tempo da dedicare alla lettura è sempre poco: impieghiamolo per libri davvero interessanti :)
Eliminasi, anche io credo che per ora non gli darò una grande priorità.!
RispondiEliminafai bene, ci sono altri thriller interessanti che ci aspettano :D
EliminaCondivido le precedenti recensioni. Io lo definisco un brutto thriller per contenuto e narrazione.
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