giovedì 22 ottobre 2015

RECENSIONE | "L'amore ai tempi del colera" di Gabriel García Márquez

Carissimi lettori, come procede la vostra settimana? Io sono sempre alle prese con il lavoro e una famiglia vivace. La lettura è il mio rifugio e quindi non indugiamo oltre e passiamo alla recensione odierna. Si tratta di un libro che in tanti avrete letto e amato. “L’amore ai tempi del colera” è un romanzo del Premio Nobel per la letteratura Gabriel Garcia Màrquez, edito Mondadori.


L'amore ai tempi del colera
Gabriel García Márquez

Editore: Mondadori
Pagine: 392
Prezzo: € 11,00

Sinossi: Per cinquantun anni, nove mesi e quattro giorni Florentino Ariza ha perseverato nel suo amore per Fermina Daza, la più bella ragazza dei Caraibi, senza mai vacillare davanti a nulla, resistendo alle minacce del padre di lei e senza perdere le speranze neppure di fronte al matrimonio d'amore di Fermina con il dottor Urbino. Un eterno incrollabile sentimento che Florentino continua a nutrire contro ogni possibilità fino all'inattesa, quasi incredibile, felice conclusione. Una storia d'amore e di speranza con la quale, per una volta, Gabriel García Márquez abbandona la sua abituale inquietudine e il suo continuo impegno di denuncia sociale per raccontare un'epopea di passione e di ottimismo. Un romanzo atipico da cui emergono il gusto intenso per una narrazione corposa e fiabesca, le colorate descrizioni dell'assolato Caribe e della sua gente. Un affresco nel quale, non senza ironia, si dipana mezzo secolo di storia, di vita, di mode e abitudini, aggiungendo una nuova folla di protagonisti a una tra le più straordinarie gallerie di personaggi della letteratura contemporanea.


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STILE: 9 | STORIA: 9 | COPERTINA: 8

Era inevitabile: l’odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati Il dottor Juvenal Urbino lo sentì appena entrato nella casa ancore in penombra, dove era accorso d’urgenza per occuparsi di un caso che per lui aveva cessato di essere urgente da molti anni. Il rifugiato antillano Jeremiah de Saint-Amour, invalido di guerra, fotografo di bambini e il suo avversario di scacchi più pietoso, si era messo in salvo dai tormenti della memoria con un suffumigio di cianuro di oro.

Cartagena 1879

Florentino Ariza ama l’adolescente Fermina Daza. Nel suo cuore egli vive un amore travolgente, folle, assoluto per colei che chiama “Dea Incoronata”. I due giovani vivono il loro rapporto tramite un continuo e intenso scambio di lettere nascoste nei posti più impensabili. Dopo quasi due anni di corrispondenza, Florentino Ariza fa a Fermina Daza formale proposta di matrimonio. La ragazza accetta ma i due promessi sposi non ricevono la benedizione paterna, anzi il padre di lei intima a Florentino di non intralciare mai più “il cammino” della sua figliola.

L’austero genitore porta via con sé Fermina. Lei può solo conservare nel cuore il ricordo di Florentino seduto sotto i mandorli del giardinetto, povero e smorto, con il libro di poesie in grembo.

Il loro amore vivrà sotto le ceneri del tempo e si riaccenderà dopo “cinquantun anni, nove mesi e quattro giorni, notti comprese.”

Naufragate le nozze con Florentino, Fermina sposa, per volere del padre, Juvenal Urbino, medico di gran fama. Inizialmente non c’è amore da parte della giovane sposa poi, col tempo, lei imparerà ad amare il marito per superare insieme le difficoltà della vita matrimoniale. Il dottor Juvenal Urbino soleva dire:
Il problema del matrimonio è che finisce tutte le notti dopo che si è fatto l’amore, e bisogna tornare a ricostruirlo tutte le mattine prima della colazione.
Anche Fermina ha un suo preciso parere sul matrimonio.
Il problema della vita pubblica è imparare a dominare il terrore, il problema della vita coniugale è imparare a dominare la noia.
Intanto Florentino Ariza inizia a far carriera all’interno della Compagnia Fluviale dei Caraibi, cerca consolazione tra le braccia di tantissime donne anche se l’unica padrona del suo cuore è lei, la Dea Incoronata. Florentino continua a essere un uomo malinconico, austero nel comportamento, appassionato di poesie. Con pazienza e testardaggine aspetta la morte di Juvenal Urbino per poter coronare il suo sogno d’amore. Gli anni passano, il Paese è sconvolto dalla Guerra Civile e dal colera. Il dottor Juvenal si impegna in un’ardua lotta contro le superstizioni. Per combattere il colera non ci si può affidare alla magia.

Per quasi cinquant’anni Fermina Daza va avanti con la sua vita e si comporta come se Florentino non esistesse.

Jean-Jacques Rousseau scriveva: “La pazienza è amara, ma il suo frutto è dolce”.

Così quando Juvenal Urbino, ormai anziano, muore, Florentino Ariza si reca a casa della vedova per confermarle il suo amore. Fermina lo caccia via, poi ci ripensa e inizia a rispondere alle lettere che l’uomo le spedisce. Il finale, poetico e perfetto, è un inno all’amore e alla vita.

“L’amore ai tempi del colera” è un bellissimo romanzo che narra del trascorrere di una vita nell’attesa dell’amore. Con stile scorrevole pervaso da un’amara ironia, lo scrittore ci conquista con le intense descrizioni dei paesaggi e della gente dell’assolato Caribe. I personaggi sono intensi e ci narrano di un amore grande e imperfetto che riesce, a volte, a far ammalare la mente e il corpo presentando sintomi simili a quelli del colera.

Gabriel Garcia Màrquez è stato uno scrittore, giornalista e saggista colombiano. Il suo romanzo più famoso è “Cent’anni di solitudine”. E’ scomparso il 17 aprile 2014, a 87 anni, per una polmonite.

Se non l’avete ancora fatto vi esorto a leggere i suoi romanzi e a godere del realismo magico che caratterizza molte delle sue opere. 

12 commenti:

  1. Bellissima recensione, è un libro che ho amato :) un abbraccio!

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  2. Non l'ho ancora letto, ma prima o poi devo rimediare, sopratutto dopo la tua recensione :-)

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    1. Ciao Salvia, anch'io ho atteso un bel po' prima di leggere "L'amore ai tempi del colera", ora voglio continuare con la lettura di altre oprere di Màrquez :)

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  3. Splendido romanzo, per me addirittura superiore a Cent'anni di solitudine: emozionante, struggente e originale ad ogni pagina, mi ha regalato ore piacevolissime.

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    1. "Cent'anni di solitudine" è un libro che ho letto per ben due volte, il realismo magico espresso dalle sue pagine mi ha conquistata e ne conserverò sempre un ricordo bellissimo. Un caro saluto :)

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  4. lo possiedo da sempre ma non mi sono ancora "immersa" in questa lettura, sicuramente lo leggerò :)

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  5. Io amo follemente Gabo e tutti i suoi libri, ma Cent'anni di solitudine e L'amore ai tempi del colera hanno un posticino speciale nel mio cuore!! Parlando di racconti invece il mio preferito è Occhi di cane azzurro , non sarà la sua raccolta migliore ma ci sono molto affezionata!!

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    1. Io ho intenzione di leggere "Cronaca di una morte annunciata". Mi piacerebbe conoscere anche i suoi racconti :)

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  6. E' una vita che me lo consigliano...perché non lo leggo??? :-/ Devo davvero decidermi dopo questa recensione!

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