mercoledì 2 dicembre 2015

BLOGTOUR "L'egoismo del respiro" - Recensione

Buongiorno e benvenuti all'ultima tappa del blogtour 
dedicato al romanzo "L'egoismo del respiro" di Giada Strapparava :)



L'egoismo del respiro
Giada Strapparava

Genere: Thriller psicologico
Editore: Lettere Animate

Prezzo: 1,99 ebook - €21,00 cartaceo17,85 Mondadori e Feltrinelli)
Pagine: 328
Data di uscita: 18 Marzo 2015 

Sinossi:
Cuoco in una tavola calda a Sacramento, ottimo amico per i colleghi e quasi un figlio per i titolari. Una vita normale e soddisfacente se non fosse per l'innato istinto omicida e un personale senso di giustizia: Colton Miller è un'anima selvaggia, che ama uccidere i peccatori e che si diverte a cercare lo sgomento negli occhi delle sue vittime, decifrandone gli ultimi inutili pensieri; un'ombra tormentata dagli orribili e confusi ricordi d'infanzia, in cui la violenza tocca gli apici dell'inconscio e si mischia all'angoscia più profonda. Ma il passato non è l'unica cosa da cui scappare. C'è qualcos'altro, lì fuori: una minaccia. Un'entità che inizia a tormentarlo; qualcuno disposto a schiacciare chiunque si metta sulla propria strada. In tutto questo chi è la vittima e chi il carnefice? Ma sopratutto, dove finisce l'agonia e inizia il piacere?!


Informazioni sull'autrice: Giada Strapparava nasce il 21 Giugno del 1994, in provincia di Verona. È una grande appassionata di criminologia, mentalismo, medicina legale e naturopatia.  L'egoismo del respiro è il suo romanzo d'esordio.




Prediligo la pioggia. Le gocce rimbalzano sull’asfalto, ricoprendo come lacrime i vetri e rincorrendosi con la più totale indecisione dai palazzi.

Molte volte vorrei essere così: sfuggente e impetuoso, ma mi limito a dar sfogo solo ai miei desideri più intimi e indiscreti.

Colton Miller era il mio nome, avevo trentaquattro anni e mi trovavo a Sacramento.

Sono sieropositivo: ho l’AIDS.

Cambiai identità una volta, forse due. Quel giorno mi chiamavo Colton Miller, il giorno dopo potevo chiamarmi in un altro modo. Mi esaltava il mio “essere nessuno”; mi garantiva la mia totale incolumità. Mi sentivo come una di quelle foglie dorate d’autunno: precipitavo sul terreno umido provocando un soffice rumore, mi lasciavo trasportare dal dolce respiro del vento. Non conoscevo la mia meta e nemmeno la mia origine. Ero costituito per vagare come una foglia nei marciapiedi, nelle strade e nei parchi, aspettando solamente la neve.
Il protagonista di questo viaggio nella psiche umana è Colton Miller: l’uomo dalle tante personalità, con una personale concezione della giustizia. La storia si svolge a Sacramento dove Miller lavora presso una tavola calda. Per tutti egli è un giovane uomo gentile, affidabile, premuroso, un ottimo amico e un lavoratore instancabile. Ma Colton è molto, molto di più: egli è un serial killer che gode nel vedere la paura negli occhi delle sue vittime. E’ un killer segnato da un passato violento che ritorna per tormentarlo e capovolgere i ruoli. Colton si troverà, ben presto, a interpretare un ruolo che non gli è congeniale: da cacciatore diventerà preda. Si preda, perché nella città in cui vive c’è anche un altro serial killer: il Cannibale. Lascio a voi immaginare cosa si cela dietro a tale nome. In siffatto panorama inquietante, chi è la vittima e chi il carnefice? Dove finisce l’angoscia e inizia il piacere?

Ho letto questo thriller avvincente, con molta curiosità perché la voce narrante è quella del serial killer. Scoprire i pensieri di una mente malata è intrigante e affascinante soprattutto perché non si ha subito una visione completa della vita del feroce assassino. 
Colton è un uomo che non ha piena e totale memoria del suo passato. Le brutture che hanno caratterizzato i primi anni della sua vita sono come chiuse in un vaso di Pandora da cui, pian piano, fuoriescono schegge di memoria a comporre un’adolescenza segnata dalla violenza che ha inferto cicatrici profonde nell’animo dell’uomo. Con l’espediente del flashback, la scrittrice ci svela l’infanzia abusata di Colton. Abusi sessuali, violenze psicologiche perpetuate proprio da coloro che avrebbero dovuto proteggerlo e amarlo. Con questo carico d’odio il mite Colon si trasforma in un feroce assassino che non ha pietà per nessuno. Egli vede il “peccato” negli altri, ma la cattiveria e la ferocia degli altri sono insiti anche in lui. L’egoismo, sostiene Colton, caratterizza tutti gli uomini: è l’appagamento dei nostri interessi. Meritano una punizione. Una tremenda e risolutiva punizione: la morte. Il suo folle senso di giustizia lo porta a uccidere coloro che peccano di egoismo fino al giorno in cui i ruoli si ribaltano. Miller, che si sentiva un Dio pronto a punire tutti, da carnefice diventa vittima di un “misterioso individuo”. Il finale al cardiopalma è la perfetta conclusione di questo thriller angosciante e ben calibrato nei suoi aspetti di “luce” e “buio” dell’anima.

“L’egoismo del respiro” è un libro dal titolo che induce alla riflessione. Il respiro identifica la vita, respirare è necessario per sopravvivere. L’egoismo è l’appagamento delle nostre necessità primarie, naturalmente deve essere esercitato in misura contenuta altrimenti diventerebbe una forza distruttrice. L’egoismo è la forza che unisce gli uomini in quella grande avventura che prende il nome di società ma è anche la stessa forza che potrebbe distruggere tutto.

“L’egoismo del respiro” è un ottimo esordio per Giada Strapparava che ha scritto un thriller serrato e adrenalinico. I personaggi, ben caratterizzati, mostrano il possibile dualismo dell’essere umano. Ci si può mostrare buoni e comprensivi e avere il cuore nero, varcare il confine che separa il bene dal male è un attimo. Nulla potrà cancellare gli abusi subiti, il passato non perdona.

“L’egoismo del respiro” è una lettura intensa, mozzafiato, che rivela l’orrore che si cela sotto l’apparente quiete della vita quotidiana. Spero di leggere ancora thriller a firma Strapparava e mi piace sapere che è una giovane donna l’autrice di un psicothriller emozionante, ricco di colpi di scena, duro nella sua crudeltà.

Vi riporto una citazione del Marchese de Sade:
“L’egoismo è la più sacra e la più certa tra le leggi della natura.”


STILE: 7 | STORIA: 8 | COPERTINA: 8





Blogtour "L'egoismo del respiro" 
dal 23 novembre al 2 dicembre



DURATA BLOGTOUR
Le tappe saranno online nella settimana dal 23 novembre al 2 dicembre. Tuttavia vi daremo tempo per partecipare fino al 6 dicembre compreso. Le partecipazioni dal 7 dicembre 00.01 non saranno prese in considerazione.

TAPPE
Cricche mentali di un'aspirante scrittrice – 23 novembre – Estratto
The Bibliophile Girl – 25 novembre - Personaggi
Atelier di una Lettrice Compulsiva – 27 novembre - Intervista
Scritto.io - 30 novembre – Argomenti
Penna d'oro - 2 dicembre – Recensione

REGOLAMENTO
A blogtour finito faremo un elenco di tutti i partecipanti e assegneremo loro un numero, da 1 andando avanti progressivamente. Questo servirà per l'estrazione casuale tramite il sito random.org.
Cosa dovete fare per partecipare?
- diventare lettori fissi dei blog partecipanti;
- mettere un like alla pagina facebook dell'autrice Giada Strapparava autrice;
- commentare tutte le tappe

PREMIO & VINCITORE
Ci sarà un vincitore, che si porterà a casa una copia cartacea de “L'egoismo del respiro”. Una volta estratto tramite il sito Random.org controlleremo che abbia rispettato tutte le semplici regole. Dopodiché l'autrice lo contatterà per accordarsi per l'invio del libro.
Il vincitore sarà comunicato sul blog The Bibliophile Girl in data 9 dicembre.
NB. per l'invio del cartaceo sarà necessario fornire all'autrice un indirizzo. Pertanto si astenga dal partecipare chi non vuole fornirlo.

2 commenti:

  1. Davvero una splendida recensione, complimenti! Mi intriga sempre di più questo romanzo da un punto di vista insolito. Siamo abituati a leggere romanzi del genere che hanno come narratore il "buono", il "poliziotto" di turno, a caccia del colpevole, ma in effetti solo una volta ho letto di questa combinazione e ne sono rimasta estasiata: Intensity di Dean Koontz, qui si approfondisce la psicologia del killer. Perciò, mi piacerebbe moltissimo ripetere l'esperienza con un full immersion in questo mondo!

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    1. Ti ringrazio :) Quando è il cattivo a narrare la storia, il romanzo acquisisce maggior intensità e ci permette di conoscere il volto nascosto del male.

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