mercoledì 30 dicembre 2015

BLOGTOUR "Il Segreto del Vicolo della Serpe" di Luisa Mazzocchi | Quinta tappa - Le leggende dei Sibillini

Buongiorno, lettori :)
Ho il piacere di ospitare la quinta tappa del blogtour dedicato al romanzo "Il Segreto del Vicolo della Serpe" della bravissima scrittrice Luisa Mazzocchi :) Il blogtour è nato per festeggiare la permanenza del romanzo nella top 100 di Amazon della sezione thrillerIn ogni tappa verrà analizzato un aspetto peculiare del romanzo, fino ad arrivare alla tappa finale, quella del Giveaway, che prevede l'estrazione di 3 fortunati vincitori che potranno aggiudicarsi una copia del romanzo corredata di dedica da parte dell'autrice.

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REGOLE PER PARTECIPARE:
-Mettere MI PIACE alla pagina Facebook Il segreto del vicolo della serpe
-Diventare FOLLOWER di tutti i blog che partecipano all'iniziativa; 
-Condividere l'evento su Facebook ( per i blogger, inserire il banner);
 -Lasciare un commento.

CALENDARIO BLOGTOUR
14/12 - LIBRI DI CRISTALLO: presentazione del romanzo ed estratto; 
17/12 - EVERY BOOK HAS ITS STORY: le ambientazioni; 
20/12 - LIBRINTAVOLA: i personaggi; 
28/12- STARLIGHT BOOKS: intervista all'autrice; 
30/12 - PENNA D'ORO: le leggende dei Sibillini;  
3/01 - LIBRI AL CAFFE': prima recensione;  
6/01 - CHICCHI DI PENSIERI: seconda recensione;  
9/01 - APPUNTI DI UNA GIOVANE READER: giveaway finale.

L'evento si concluderà il 9 Gennaio con un bel giveaway (tre copie del romanzo in palio) che terminerà il 22 Gennaio. I vincitori verranno estratti dall'autrice mediante un'applicazione random e saranno annunciati il 23 Gennaio nella pagina Facebook del romanzo.
ATTENZIONE: vi ricordiamo che per poter partecipare al giveaway è necessario commentare tutte le tappe!


Il Segreto del Vicolo della Serpe
Luisa Mazzocchi

Editore: Self - Published
Pagine: 172
Prezzo: € 11,00 (cartaceo) - € 0,99 (ebook)

Sinossi: Laura è una professoressa di lettere che vive ad Ancona, sposata con Ezio e madre di due adolescenti. Da giovane era una donna romantica e sognatrice, però, così come la vita è in grado di stupirti e contagiarti così numerose delusioni private e lavorative hanno rotto l’incantesimo e ora, nel 2014, Laura è stremata e sfiduciata. Non crede più nel suo lavoro e non crede più nemmeno nel suo matrimonio. Anche la televisione rema contro i suoi sogni e contribuisce a deprimerla. Al telegiornale, infatti, trasmettono la storia della piccola Noemi, scomparsa mentre giocava nel giardino della sua abitazione. Stanca di essere circondata da tutto questo dolore, Laura decide di distrarsi su Facebook e tra una notifica e l’altra scopre di aver ricevuto un messaggio. Purple, un suo vecchio compagno di scuola, dopo anni di silenzio la contatta per invitarla ad uscire insieme. Laura è indecisa, sa di essere sposata e di avere la responsabilità dei suoi figli, però stabilisce che è arrivato il momento di ritagliarsi degli spazi solo per lei e accetta l’invito ignara di quello che succederà. L’orrida Gola dell’Infernaccio sarà il teatro di un episodio che segnerà in maniera indelebile il futuro della protagonista, lo sfondo di una vicenda in cui passato e presente si intrecceranno mostrando il vero volto di un mistero che colpì la sua famiglia quasi settant’anni prima. Il Segreto del Vicolo della Serpe è un romanzo new style dove il thriller, il romanzo storico e il fantasy si uniscono. Una vicenda che in sé racchiude temi attuali come la precarietà dei valori e la sfiducia nel sistema scolastico e lavorativo, ma allo stesso tempo si rianima attraverso la fantasia, i colpi di scena e le antiche leggende dei Sibillini.


L'AUTRICE | Luisa Mazzocchi, autrice dei tre romanzi di successo Doric Hotel (Italic Pequod, 2012) , Puoi chiamarmi Luca (Italic Pequod, 2013) e Il Segreto del Vicolo della Serpe (ed. Amazon Createspace – autoprodotto), è laureata in Giurisprudenza e lavora come funzionario della pubblica amministrazione. Vive con il marito e i due figli ad Ancona, la città dei suoi romanzi. Proprio dal suo romanzo d’esordio “Doric Hotel”, Luisa Mazzocchi ha avviato un percorso narrativo del tutto particolare, che vede la città di Ancona e il territorio marchigiano al centro di tutte le sue ambientazioni. Numerose sono state le recensioni positive legate ai suoi romanzi. In “Doric Hotel”, un’opera di genere storico-sentimentale ambientata al giorno d’oggi, viene affrontato il tema dei feroci bombardamenti di Ancona e della strage di Santa Palazia avvenuta il primo novembre del 1943. 

Nel noir “Puoi chiamarmi Luca” viene trattato, partendo da un caso di cronaca realmente accaduto al porto dorico, il tema delicato dell’emergenza carceraria.
Nel thriller fantasy “Il Segreto del Vicolo della Serpe”, una storia ambientata tra Ancona e la Gola dell’Infernaccio sui Monti Sibillini, l’autrice rielabora in maniera intrigante l’antica leggenda delle fate Sibille.
Attualmente, l’autrice Luisa Mazzocchi è impegnata con la stesura del seguito del suo ultimo romanzo e con lo studio della lettura teatrale.

Notizie più approfondite, anche in merito all’acquisto dei libri, sono reperibili sul sito web personale www.luisamazzocchi.com




Quinta tappa - Le leggende dei Sibillini

In questo avvincente romanzo (recensione) troverete l’eco di antiche leggende che vi condurranno in un mondo magico dove la natura diventa parte integrante della storia. Tra i boschi, le pietre e le acque dei Monti Sibillini, vagano, sin dalla notte dei tempi, intense figure femminili: le Sibille. Nel romanzo vengono riportate interessanti informazioni su queste mitiche figure.
Delle fate delle Sibille, numerose erano state le leggende tramandate nel tempo. Si diceva che fossero ancelle della Regina Sibilla, creature misteriose che quasi ogni sera scendevano gli scoscesi sentieri dei Sibillini per recarsi a valle. Sembra che queste diafane creature bellissime fossero solite ballare con i pastori più belli della zona. Nei paesi di Castelluccio, Foce e Rocca si narra ancora delle loro danze notturne, quelle che hanno preso poi il nome di “saltarello” o “ballo delle Fate”, insegnate proprio dalle fate Sibille all’antica gente di quei luoghi magici. Erano ballerine abilissime, dai piedi simili a zoccoli di capra, che abitavano sul Vettore, nella Grotta delle Fate insieme alla loro Regina Sibilla, una saggia regnante che aveva comunque posto un limite alle loro scappatelle. Le fate dovevano infatti ritornare alla Grotta prima che il sole sorgesse. Se ciò non fosse avvenuto, ella non le avrebbe più accettate nel suo regno ed esse sarebbero diventate delle misere comuni mortali. Una volta per poco non accadde l’irreparabile: le fate non si accorsero che la notte stava per finire. Risalirono velocemente per il monte Vettore. I loro zoccoli caprini finirono per frantumare il terreno. Le fate riuscirono a rientrare in tempo nella Grotta, prima che i raggi dell’alba rendessero mortale qualcuna di loro. A perenne ricordo di quella estenuante corsa, sulla parte del monte da loro attraversata, rimase una lunga striscia di ghiaia che ora spicca ben visibile sul monte Vettore: il sentiero delle Fate.
Le fate sibilline erano donne celtiche giunte sui Monti Sibillini dopo la battaglia del Sentino avvenuta nel 295 a.C. nelle zone di Sassoferrato-Camerimo. Molto sangue venne versato, lo testimonia ancor oggi il fiume Sanguerone, fiume tinto di sangue. Le legioni romane combatterono contro i Celti. Nella battaglia i comandanti della coalizione antiromana, morirono con numerosissimi guerrieri. I Celti furono sconfitti e tantissime donne celtiche fuggirono sulle montagne. Tra loro c’era la bella e giovane Morhag che riuscì a fuggire su di un cavallo scampato al massacro. Cavalcando per ore, giunse nei boschi: era sfinita e si rese conto di essere ferita alla gamba destra. Sarebbe morta se non fosse successo qualcosa di insperato. La meravigliosa Sibilla delle sue genti era accorsa in suo aiuto. Morhag si risvegliò nella Grotta magica dei Sibillini. Iniziava, per lei, una nuova vita. La coraggiosa guerriera celtica, salvata in punto di morte dalla sacerdotessa druida Sibilla, rinasceva a nuova vita. In quella grotta magica si trovava la prodigiosa sorgente che donava l’immortalità. Un dono dall’enorme potere che la Sibilla condivideva con tutte le donne che si trovavano sul punto di morire nell’area di quei monti del mistero. Morhag divenne la prima ancella della Sibilla. Altre fanciulle si unirono a loro, tutte avevano un animo puro. Anche la sibilla Morhag compì delle magie salvando delle donne dalla violenza degli uomini. Nel tempo si aggiunsero altre sibille, sebbene alcune di loro subissero poi la punizione del ritorno alla vita terrena, senza peraltro alcun ricordo della precedente vita di fata. La Sibilla sapeva essere implacabile quando un’ancella osava disobbedirgli.

Nel corso degli anni le leggende sulle Sibille si sono evolute. Nella tradizione romana, il monte Sibilla venne collegato al culto della Magna Mater. Durante l’epoca del Cristianesimo primitivo, invece, la Sibilla divenne una profetessa. Le cose cambiarono durante l’oscuro Medioevo. La Grotta venne considerata una sede occulta di sortilegi e la Sibilla una strega che di notte si trasformava in serpe con le sue ancelle. La saggia indovina dei Sibillini divenne così la Maga Alcina, tanto che un casto guerriero, Guerrino detto il Meschino, per il solo avvicinarla rischiò di essere ammaliato. Bellissime e dispettose, le fate furono demonizzate e dotate di piedi diabolicamente caprini.

Ma di queste storie di sibille, molto altro potrebbe essere raccontato.

Una cosa è sicura: queste leggende trasmettono con intensità un’energia tutta femminile, un modo deciso di affrontare problemi e situazioni drammatiche. La forza delle donne non è leggenda ma in essa trova testimonianza attraverso i secoli. Giunge fino a noi e diventa parte attiva nel romanzo “Il Segreto Del Vicolo Della Serpe”. A voi scoprire il connubio perfetto tra fantasia e magia, tra leggenda e realtà. Non tutto ha una logica spiegazione, il mistero continua.

8 commenti:

  1. Un articolo strepitoso, grazie Aquila Reale! !

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  2. il mondo delle leggende mi ha sempre molto affascinato; quella delle sibille è molto interessante e tu ne hai parlato molto bene!! :))

    buon anno, cara!!!

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  3. bellissimo post Aquila reale e tanti auguri di buon anno!

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  4. Già quanto vedo antiche leggende mi si accende la lampadina! L'ho già ripetuto che questo libro mi ispira sempre più! ;)
    Buon anno a tutti!

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  5. Eccomi anche se in ritardo ci sono anche io - Il mondo delle Leggende è sempre molto attraente
    Ho condiviso questa 5a tappa su Google + e su Fb
    Buon Anno nuovo appena iniziato

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  6. Adoro le leggende popolari e il modo in cui riscrivono i fatti realmente accaduti... Anche nella mia isola sono ancora molto vive, le Janas che vivono nei boschi sardi sono per alcuni versi molto simili alle fate sibille *_*

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  7. Mi scuso per il ritardo nel commentare questa splendida tappa!! Dopo aver letto di queste meravigliose leggende, ho capito che devo assolutamente leggere questo libro!! Grazie mille per la fantastica possibilità che ci offrite nel farci conoscere libri così interessanti e di bravissime scrittrici italiane!

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  8. Fantasia magia e donne .... sono curiosissima di leggere questo libro :)

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