venerdì 18 dicembre 2015

RECENSIONE | "Racconti Fiabeschi del Macabro e dell’Assurdo" di Cristina Vitagliano

Cari lettori, anche questa settimana scivola via veloce. Oggi vorrei presentarvi una raccolta di fiabe molto particolari che hanno un retrogusto amaro e ci aiutano a riflettere su alcuni aspetti della realtà. 

Racconti Fiabeschi del Macabro e dell’Assurdo
Cristina Vitagliano

Editore: Cavinato Editore International
Pagine: 160
Prezzo: € 2,99

Sinossi: Sette racconti, sette peccati capitali, sette storie fantastiche in bilico tra il fiabesco e il macabro, dove nulla è ciò che sembra e dove bene e male danzano intorno a una linea molto sottile. Racconti fiabeschi del macabro e dell’assurdo nasce dagli studi universitari di letteratura e filologia germanica dell’autrice, che partendo dal concetto di fiaba classica, lo rielabora e lo ripropone in sette racconti, ognuno dei quali narra le vicissitudini di svariati personaggi alle prese con i terribili vizi capitali. Invidia, ira, lussuria, superbia, avarizia, accidia e ingordigia vi guideranno alla scoperta dei più curiosi mondi fantastici, dove tra atmosfere medievali, post-industriali e mondi senza tempo, abitano personaggi che quasi mai sono identificabili nei classici buoni e cattivi delle fiabe, ma che sono intrappolati nella loro fallace umanità e nelle loro personalità ricche di sfumature; alle prese con logoranti e invadenti vizi che li porteranno a compiere i gesti più impensati e a sfumature sempre tendenti al nero.

http://i.imgur.com/ye3Q8bo.png
STILE: 7 | STORIE: 8 | COPERTINA: 6


Fin da bambini ascoltare una fiaba era come vivere un’avventura meravigliosa immedesimandoci nelle vicende vissute dai protagonisti che incontrano fantasiosi personaggi, alcuni buoni e altri cattivi. Di solito le fiabe, dopo aver narrato storie complesse e qualche volta drammatiche, terminavano con un lieto fine. C’è sempre una soluzione ai problemi e alle difficoltà che si incontrano, basta essere coraggiosi, leali, solidali con chi è più debole. La realizzazione di un desiderio dipende dal nostro impegno. Bene, dimenticate il lieto fine, il “vissero felici e contenti”. Le fiabe di Cristina Vitagliano non mostrano buoni sentimenti, non raccontano di sogni che si concludono nel migliore dei modi. Le fiabe, di questa bravissima autrice, si ispirano alle peggiori attitudini e ai più tremendi vizi: i sette peccati capitali.
Di tutte queste riprovevoli inclinazioni sentirai parlare in questo libro.
                  Della divoratrice invidia,
                  della cieca ira,
                  della lussuria incontrollabile,
                  dell’ingannatrice superbia,
                  dell’avarizia crudele,
                  del distruttivo torpore dell’accidia
                  e della subdola ingordigia.
In questo libro troveremo re e regine, streghe, folletti che non sono esempi di virtù.

“La regina bianca”, “Amantide”, “La strana sorte di Ortica Gloom” sono solo alcune delle sette fiabe che ho letto con vivo interesse. In ogni fiaba, dall’intreccio sempre ricco e articolato, c’è l’oggetto del desiderio e il protagonista aspira sempre a qualcosa. I mezzi per soddisfare i propri desideri non sono però animati dal bene. Il peccato nutre le storie, i protagonisti cedono al male e sono consapevoli di adottare comportamenti non in linea con i buoni sentimenti. Una cosa è certa: chi sbaglia subisce le conseguenze dei suoi errori. 
Queste fiabe sono intelligenti, ben scritte e ci aiutano a riflettere su alcuni aspetti della realtà. Sono 7 storie fantastiche, ognuna ispirata a un peccato capitale, che trasmettono emozioni e catturano l’attenzione del lettore. I peccati sono da condannare ma bisogna comprendere cosa spinge l’uomo a commetterli. L’autrice mette così in evidenza i difetti, le debolezze che caratterizzano da sempre l’uomo. Dalle vicissitudini dei vari protagonisti emergono vari punti di riflessione, il messaggio è chiaro e ben articolato. I racconti sono ambientati in un tempo indefinito ed in un luogo imprecisato. C’era una volta… segna l’inizio delle vicende fiabesche che spesso iniziano con una situazione positiva e vanno verso una soluzione negativa. Brava l’autrice a intrecciare situazioni reali con altre di fantasia per suscitare stupore e riflessione in chi legge.

“Racconti Fiabeschi del Macabro e dell’Assurdo” è un’originale raccolta di fiabe che conquista il lettore ammaliato dalla magia dei racconti. La lettura è fluida e le storie sono originali e ben strutturate. Cristina Vitagliano ha saputo realizzare storie molto diverse fra loro dove non c’è condanna ma un amaro retrogusto che si esalta nel finale senza sorriso. Ho molto apprezzato anche la prefazione di Samuele Pasquino che mi ha aiutata a farmi un’idea precisa dei racconti che mi apprestavo a leggere. Vi consiglio questa bella raccolta e vi saluto nello stesso modo in cui si conclude la prefazione:

A voi l’ardua sentenza. 
 Godetevi queste "macabre assurdità!"

8 commenti:

  1. Sembra una raccolta davvero interessante, mi piace il fatto che il misterioso delle fiabe sia intrecciato con il reale.. A me piacciono un sacco le fiabe, soprattutto quelle "originali" senza modifiche sul finale, quindi le fiabe un pò macabre così come il titolo di questa raccolta cita, quindi cercherò di recuperarle.. Al momento sto leggendo una raccolta di "fiabe lapponi".. non male devo dire :)

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    1. Realtà e immaginazione si fondono benissimo, non ho mai letto delle fiabe lapponi. Mi incuriosiscono molto :)

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  2. Non lo conoscevo, ma per essere una raccolta di fiabe sembra interessante!

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    1. Si, non sono fiabe da " e vissero felici e contenti", il macabro trasmette forti emozioni :)

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  3. le favole vanno bene a qualunque età e infatti a me piace leggerle ^_^

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  4. Ti ho taggata qui:
    http://fantasyfordreaming.blogspot.com/2015/12/the-grinch-book-tag.html
    Ciao. :-)

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