Cari lettori,
buon sabato del sondaggio a tutti voi!
La domanda che oggi voglio porvi è la seguente:
Quale libro, ricevuto in dono, non siete riusciti a leggere
in toto?
Regalare un libro è sempre un gesto d’amore ma, alcune
volte, si rivela un salto nel buio: puoi atterrare su un soffice prato di
“consensi entusiasti” o precipitare nel baratro del “mutismo da shock
letterario”. Sicuramente un libro è un dono elegante e la scelta è varia tra le
infinite offerte che ogni libreria propone ai suoi lettori. Un libro è un
condensato di pensieri, ti fa sentire meno sola, scaccia la noia, ti fa
sorridere e/o piangere, ti pone davanti a degli interrogativi, ti fa
riflettere. Nella scelta, però, bisogna fare attenzione e mai, dico mai,
pensare che siccome piace a me, quel libro piacerà anche ad altri. Grave
errore! Regalare un libro può portarci, a volte, ad autentici disastri. Il
nostro dono potrebbe diventare parte dell’arredamento senza esser stato nemmeno
letto. Ora, cari amici, tutti noi abbiamo uno scheletro nell’armadio anzi “un
libro” nell’armadio che non abbiamo finito di leggere. Per noia, per
incompatibilità di pensiero, per la presenza di un numero elevato di pagine,
per una narrazione non accattivante, per la presenza di personaggi che non riescono
a coinvolgere il nostro “ego” letterario. Non conta se l’autore è famosissimo,
se il libro è un bestseller, quando è no…è no! Ho sentito lettori affermare che
“La nausea” di Sartre concilia il sonno, “Ulisse” di Joyce fa venire gli
incubi. Alcuni hanno definito Manzoni “il peggior poeta di sempre” e “Cent’
anni di solitudine” di Garcia Marquez
Gabriel un mezzo per farsi del male. Tempo fa, mi è stato regalato, da mio
marito, un libro che non sono riuscita a leggere per intero: “L’isola del
giorno prima” di Umberto Eco. Tra una nave alla deriva e il 180° meridiano, mi
sono persa per non ritrovarmi più. Leggendo descrizioni di visioni, meditazioni
sulla Creazione, guerre e amori impossibili, io non sono stata abbastanza
tenace e ha ceduto: ho chiuso il libro per non riaprirlo mai più.
Adesso vorrei lasciare la parola a voi e sono curiosa di
conoscere la vostra lista di libri a metà. Un saluto dalla
vostra Aquila Reale.
Ho parecchi libri lasciati in sospeso, ma, che ricordi, solamente uno di questi è stato un regalo. Si tratta de La cattedrale del mare di Ildefonso Falcones; sebbene la storia mi attirasse (soprattutto trattandosi di un romanzo storico), l'ho abandonato dopo una ventina di pagine perché lo stile non mi trascinava... chissà, forse ci riproverò, d'altronde, talvolta, il rapporto con un libro non funziona perché magari non lo si affronta nel momento giusto!
RispondiEliminaSi, hai ragione, a volte leggiamo un buon libro nel momento sbagliato e non riusciamo a coglierne la bellezza. Dare una seconda possibilità a un libro che non abbiamo letto per intero è giusto e saggio.
EliminaSono fortunata!! Le persone che mi regalano libri sono sempre persone che mi amano e mi sono vicine e, pertanto, hanno una copia della mia wish-list sempre aggiornata! Piuttosto, capita a me di fare acquisti sbagliati e, puntualmente, rifornire il carrello del book-crossing della mia biblioteca!
RispondiEliminaPerchè sbagli i tuoi acquisti? Cosa ti trae in inganno? Ti fidi forse del giudizio di altre persone o cosa? Buona serata:)
RispondiEliminaLa prima cosa che mi colpisce, quando si tratta di un libro che non conosco, è la copertina; poi leggo il risvolto che, come ho imparato a mie spese, spesso trae in inganno. Ed ecco che mi lascio "fregare" !! Fortunatamente, da quando ho acquistato l'e-reader, riesco ad ovviare al problema e compro solo ciò di cui sono stra-sicura!
EliminaIo all'inizio diffidavo dell'e-reader ma dopo un pò mi sono abituata e adesso non ne posso fare a meno. Ovviamente i libri cartacei sono insostituibili ma devo ammettere che l'e-reader è un aiuto per noi lettori accaniti.
EliminaCiao, complimenti per il tuo blog, davvero carino, nuova follower, se ti va passa da me :-)
RispondiEliminahttp://guadagnare-conisondaggi.blogspot.it/
Allora, libro lasciato a metà ma anche molto meno di metà, Savana Padana di... non mi ricordo più il nome dell'autore, troppo dialetto veneto, per me illeggibile, regalato perché inviatomi per recensirlo.
Buona serata
Sara
Ciao Sara, grazie per i tuoi complimenti e benvenuta:)
RispondiEliminaTanti anni fa mio marito (che ai tempi era ancora il mio ragazzo) mi regalò una raccolta di poesie di Neruda. Penso di aver letto non più di 10 pagine... Non so se abbia mai capito che il libro non era proprio nelle mie corde, ma da quella volta non mi ha più regalato libri!
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