Autore: Clara Sanchez
Durante la sua infanzia e adolescenza si spostò continuamente in molti paesi in funzione della carriera del padre. Si laureò in filologia spagnola all'Università Complutense di Madrid, e successivamente si stabilì in quella città. Dal momento in cui si laureò continua....
Casa Editrice: Garzanti
Pagine: 360
Prezzo: € 18,60
Trama: Spagna, Costa Blanca. Il sole è ancora molto caldo nonostante sia già
settembre inoltrato. Per le strade non c'è nessuno, e l'aria è pervasa
da un intenso profumo di limoni che arriva fino al mare. È qui che
Sandra, trentenne in crisi, ha cercato rifugio: non ha un lavoro, è in
rotta con i genitori, è incinta di un uomo che non è sicura di amare. È
confusa e si sente sola, ed è alla disperata ricerca di una bussola per
la sua vita. Fino al giorno in cui non incontra occhi comprensivi e
gentili: si tratta di Fredrik e Karin Christensen, una coppia di amabili
vecchietti. Sono come i nonni che non ha mai avuto. Momento dopo
momento, le regalano una tenera amicizia, le presentano persone
affascinanti, come Alberto, e la accolgono nella grande villa circondata
da splendidi fiori. Un paradiso. Ma in realtà si tratta dell'inferno.
Perché Fredrik e Karin sono criminali nazisti. Si sono distinti per la
loro ferocia e ora, dietro il loro sguardo pacifico, covano il sogno di
ricominciare. Lo sa bene Julian, scampato al campo di concentramento di
Mathausen, che da giorni segue i loro movimenti passo dopo passo. Ora,
forse, può smascherarli e Sandra è l'unica in grado di aiutarlo. Non è
facile convincerla della verità. Eppure, dopo un primo momento di
incredulità, la donna comincia a guardarli con occhi diversi. Adesso
Sandra l'ha capito: lei e il suo piccolo rischiano molto. Ma non
importa. Perché tutti devono sapere. Perché ciò che è successo non cada
nell'oblio.
STILE: 7
STORIA: 7
COPERTINA: 6
Recensione
“E se gli angeli non esistono, se il bene assoluto non
esiste, potevo affermare con certezza che esisteva il male assoluto”
“Lo que esconde tu nombre ” (Quello che nasconde il tuo
nome), della scrittrice Clara Sanchez, è un romanzo che in Spagna è uscito un
po’ in sordina nel 2010, poi però, grazie al passaparola del pubblico, ha ben
presto scalato le classifiche vendendo migliaia di copie. Poi è giunta anche
l’approvazione della critica con la vittoria del Nadal, il premio letterario
spagnolo più antico e prestigioso. Nel gennaio 2011, il romanzo viene pubblicato
in Italia con il titolo “Il profumo delle foglie di limone”, edito Garzanti
Spagna, Costa Blanca. Il sole è ancora molto caldo nonostante sia già
settembre inoltrato. Per le strade non c'è nessuno, e l'aria è pervasa
da un intenso profumo di limoni che arriva fino al mare. È qui che
Sandra, trentenne in crisi, ha cercato rifugio: non ha un lavoro, è in
rotta con i genitori, è incinta di un uomo che non è sicura di amare. È
confusa e si sente sola, ed è alla disperata ricerca di una bussola per
la sua vita. Fino al giorno in cui non incontra occhi comprensivi e
gentili: si tratta di Fredrik e Karin Christensen, una coppia di amabili
vecchietti. Sono come i nonni che non ha mai avuto. Momento dopo
momento, le regalano una tenera amicizia, le presentano persone
affascinanti, come Alberto, e la accolgono nella grande villa circondata
da splendidi fiori. Un paradiso. Ma in realtà si tratta dell'inferno.
Perché Fredrik e Karin sono criminali nazisti. Si sono distinti per la
loro ferocia e ora, dietro il loro sguardo pacifico, covano il sogno di
ricominciare. Lo sa bene Julian, scampato al campo di concentramento di
Mathausen, che da giorni segue i loro movimenti passo dopo passo. Ora,
forse, può smascherarli e Sandra è l'unica in grado di aiutarlo. Non è
facile convincerla della verità. Eppure, dopo un primo momento di
incredulità, la donna comincia a guardarli con occhi diversi. Adesso
Sandra l'ha capito: lei e il suo piccolo rischiano molto. Ma non
importa. Perché tutti devono sapere. Perché ciò che è successo non cada
nell'oblio.
“Credi alle apparenze? Credi di essere al sicuro? Conosci
veramente chi ti è vicino? La verità deve venire a galla”
Quando ho visto per la prima volta, la copertina di questo
libro, non sono stata particolarmente attratta
dall’immagine centrale. Ad incuriosirmi sono state invece le frasi
stampate lateralmente e così l’ho acquistato con l’intento di leggerlo subito.
Ma, come tutti sappiamo, l’inferno è lastricato di buone intenzioni e così è
trascorso un po’ di tempo prima che mi decidessi a leggerlo. Inizialmente la
storia nasce in sordina ed è subito chiaro che viene narrata a due voci: Julian
e Sandra.
Julian, un ottantenne sopravvissuto al campo di
concentramento di Mauthasen, ha una missione nella vita: cercare e far
condannare gli aguzzini di un tempo che, pur avendo sterminato milioni di
persone, sono ancora liberi. Egli porta sul corpo e nell’anima i segni della
prigionia nel campo di concentramento. Non può e non vuole dimenticare.
Sandra è una giovane donna incinta con una vita da
ricostruire: molto ingenua, a volte, superficiale, decide di aiutare Julian
nella sua personale ricerca dei criminali.
“Le storie non finiscono finchè non abbiamo chiuso tutti i
conti, finchè non ci abbiamo messo un punto con la testa o con il cuore”
La vicenda si svolge in Spagna ad Alicante, Costa Blanca,
zona costiera che si affaccia sul Mar Mediterraneo. In questa luogo l’aria è
pervasa da un intenso profumo di limoni. Proprio in questa località vivono Fredrik e Karin Christensen, residenti a
Villa Sol, che si mostrano come una gentile coppia di anziani norvegesi. Ma
l’apparenza, a volte, inganna: i due nonnini sono feroci criminali nazisti.
Sandra subisce il loro fascino, pensa di aver trovato dei benefattori e non si
rende conto dei pericoli che lei e il suo bambino, in procinto di nascere,
stanno correndo. Sarà Julian a spiegarle che bisogna conoscere il proprio
passato storico per poter meglio comprendere il presente. Le narra
dell’Olocausto e di come tanti nazisti, con le mani sporche di sangue, abbiano
trovato un rifugio dorato sulle coste spagnole. Così accade che due persone
diverse per età, per formazione, per carattere, decidono di unire i propri
sforzi per scoprire chi e cosa si nasconde dietro la maschera dei “nonni
ideali”. Non ci può essere pietà per coloro che hanno reso concreto l’odio e il
disprezzo contro gli ebrei, contro chi è “diverso” dal loro ideale di razza
pura.
“I criminali non hanno il diritto di morire in pace”
L’evolversi della storia identifica questo romanzo come un
thriller psicologico dove la violenza è sottile, mentale ed emotiva, non si
esprime mai in modo eclatante ma la sua presenza è costante e si percepisce
nettamente. Così come, nelle ultime pagine, si percepisce il gusto aspro della
storia proprio come quello dei limoni. Quando tagliamo questo frutto ci appare
la polpa gialla come i raggi del Sole, si può quasi percepire il calore, la
gioia della vita, la luce. Il profumo dei limoni invade le vie ad Alicante,
esprimendo un’immagine bellissima della vita e dell’amore, ma non tutti sono in
grado di capire la bellezza del mondo. Non tutti hanno un cuore e molto spesso
facciamo finta di non vedere, di non capire. Questo libro tratta di una storia
sull’amicizia, sull’amore, sul passato e sul presente, sulla paura
esistenziale. La stessa paura che sembra trapelare dall’immagine in copertina.
Vi siete chiesti perché quella fanciulla rimane ferma sulla riva del mare,
guardando l’orizzonte? Secondo me bisogna interpretare quell’immagine capendo
che non bisogna star fermi davanti alle atrocità, davanti alle ingiustizie.
Bisogna reagire, bisogna conoscere gli errori del passato per non ripeterli mai
più. Bisogna “ricordare” è questa la nostra forza! Leggete il libro e vivetelo
come una testimonianza degli orrori che l’uomo può compiere in nome di una
supremazia di razza. Non lasciatevi forviare da alcune critiche sul titolo, su
alcune fasi della storia; andate oltre, andate alla morale di questo libro: non
bisogna mai dimenticare, l’oblio è un pericolo, bisogna essere sempre vigili
perché nulla è come appare. Vorrei terminare questa recensione riportando una
bellissima poesia di Primo Levi:
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
Questo libro è bellissimo, non consiglio però la lettura del seguito: Lo stupore di una notte di luce. Per me è s tata una grandissima delusione
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