Oggi, 29 ottobre, arriva in libreria “Misteriosa” il terzo
capitolo della serie “Olga di carta” di Elisabetta Gnone, edito Salani. Questi
episodi hanno come protagonista la giovane Olga Papel, una ragazzina gentile ed
esile come un foglio di carta. La giovane Papel ha una dote speciale: sapeva
raccontare magnifiche storie e tutti interrompono ciò che stanno facendo per
ascoltarla. Nei suoi racconti la ragazzina mostra a tutti noi, un nuovo mondo
in cui nessuno teme di mettere a nudo le proprie fragilità, le proprie paure.
Grandi e piccini hanno in comune la vulnerabilità e le imperfezione dell’essere
umano. Io ho già letto i primi due capitoli della serie. “Il viaggio
straordinario” (recensione), in cui l’autrice affronta con delicatezza e
lieve ironia le imperfezioni che ci
rendono umani. Segue “Jum fatto di buio” (recensione), centrato sul vuoto che
abbiamo dentro quando perdiamo una persona cara. Infine giungiamo a
“Misteriosa” che parla della paura di crescere e di affrontare il mondo.
STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 8
|
(Olga di carta #3)
Elisabetta Gnone
Editore: Salani
Editore: Salani
Pagine: 192
Prezzo: € 14,90
Prezzo: € 14,90
Sinossi
Cosa significa diventare grandi? E come si fa? «Crescere è una faccenda complicata» direbbe il professor Debrìs, e Olga lo sa bene: per rassicurare una giovane amica, che di crescere non vuole sentire parlare, le racconta la storia di una bambina a cui i vestiti stavano sempre troppo grandi, anche se l'etichetta riportava la sua età, o la sua taglia, e che saltava nei disegni per fuggire dalla realtà. La storia di Misteriosa è la storia di chi fatica a trovare il proprio posto nel mondo, fugge da responsabilità e doveri, incapace di assumersene il carico, e combatte strenuamente per restare fanciullo. È anche, però, la storia di una bambina che non si arrende. Una storia che farà ridere, pensare e spalancare gli occhi per lo stupore; e che rassicurerà Olga, i suoi amici e i lettori di tutte le età su un punto, che è certo: per diventare splendidi adulti occorre restare un po' bambini.
"Si può avere paura
di crescere?"
Sì, sicuramente sì, semplicemente sì!
Non fosse stato per i vestiti che le stavano grandi, sarebbe sembrata una bambina come tante: né alta né bassa, né magra né grassa, non brutta e forse anche un po’ bella, intelligente, sì, ma non un genio, insomma un tipo comune. Possedeva anche un nome comune, uno come tanti, ma tutti la chiamavano Misteriosa.
Crescere è sicuramente una questione complicata. È un
percorso accidentato, difficile, ma non impossibile e Olga lo sa bene. Per
rassicurare una giovane amica che “non vuol crescere”, Olga racconta la storia
di una bambina a cui i vestiti stavano sempre troppo grandi. Misteriosa era il
suo nome e i suoi genitori si disperavano perché la loro bambina spariva
letteralmente nei vestiti.
Qualunque capo d’abbigliamento a Misteriosa stava grande. Anche se sulla targhetta c’era scritta la sua età, anche se l’etichetta riportava la sua taglia, anche se sua mamma la misurava prima di uscire e poi nei negozi tirava fuori il metro e misurava i vestiti, e solo se altezze e larghezze combaciavano al millimetro, acquistava i capi, neppure così c’era verso di farle andare bene una maglia o un paio di calzoni.
Quando si presentava una situazione difficile, Misteriosa
aveva l’abitudine di nascondersi nei quadri, nei disegni, nelle fotografie e
nelle locandine dei film. Se una cosa non le piaceva o l’annoiava, la ragazzina
spariva. Invece, davanti a un’immagine piacevole e senza minacce all’orizzonte,
Misteriosa lasciava il mondo reale per entrare in quello della fantasia. Qui
succedeva una cosa strana: quando la bambina era nei disegni sembrava che i
vestiti le calzassero a pennello. Magia.
Olga racconta la storia di Misteriosa mentre con i suoi
amici, fra cui Mirina che non era mai stata in campagna, si avvia su per i
sentieri di montagna. Una gita in montagna che si trasformerà ben presto in
un’avventura mozzafiato.
Non si dovrebbe mai smettere di fare un saltino nella fantasia.
Adoro il modo in cui Elisabetta Gnone affronta questi temi.
Con garbo e dolcezza, un pizzico d’ironia e tanto amore, la scrittrice riesce a
parlare direttamente al cuore di noi lettori di tutte le età. Non ci sono
rimproveri o sentenze, nessuna condanna o denigrazione. Ogni pagina è una
possibilità, un incoraggiamento, un dire: “Ce la puoi fare!”
Fantasia e realtà corrono parallele con i confini ben
delineati ma con la possibilità di passare da una dimensione all’altra senza
alcun problema. Questo potere non è solo dei bambini, anche noi adulti possiamo
essere cittadini del mondo della fantasia. L’importante è saper tornare nella
realtà per vincere e superare le proprie paure e spostare avanti i nostri
limiti. Bisogna credere in se stessi e nelle proprie capacità. Mai fuggire da
responsabilità e doveri. Mai arrendersi. Rimanere fanciulli non è una
soluzione. Anzi la fanciullezza è l’inizio di un viaggio che ci farà affrontare
tante difficoltà. A volte sorrideremo, spesso avremo gli occhi colmi di
lacrime, qualche volta incontreremo persone rassicuranti, avremo al nostro
fianco veri amici e lo stupore non ci lascerà mai. Saranno tutti compagni di un
lungo percorso e ci insegneranno a non aver timore di affrontare ciò che c’è
fuori dal nostro nido. Apprezzare la realtà non vuol certo dire che dobbiamo
dimenticare la fantasia. L’impegno e la volontà saranno le armi di tutti e non
dimenticate il ruolo della scuola e della famiglia nel preparare i giovani a
non temere il mondo. Bisogna dar loro gli strumenti per comprendere la realtà e
conquistare il proprio posto nel mondo. Bisogna far loro comprendere che
“cadere” è normale ma bisogna ogni volta “rialzarsi” e andare avanti.
“Misteriosa” è arricchito dai meravigliosi paper cut di
Linda Toigo. Le parole e le immagini aiutano “a vedere” anche con gli occhi, la
storia narrata da Olga di carta. Alla fine del libro ho provato un senso di
appagamento e di condivisione totale con la sua morale. È facile ritrovarsi in
Misteriosa con i vestiti larghi in cui nascondersi. I bambini devono poter
crescere, devono avere il tempo di crescere senza bruciare le tappe verso il
mondo degli adulti. Noi adulti dobbiamo, invece, ricordare come si fa a saltare
nel mondo della fantasia per guardare la realtà con gli occhi dei bambini. Arrivederci alla prossima storia, cara Olga.
Serie assolutamente da recuperare!
RispondiEliminaE fammi sapere per la Katsu, mi raccomando, che vedo in lettura. ;)
Sì, ti consiglio di recuperare i primi libri della serie e apprezzerai anche tu, ne sono sicura, la nostra amica Olga di carta!
EliminaHo appena finito di leggere "The Hunger", lettura mozzafiata. A presto la recensione :)
Bellissima serie, con spunti di riflessione significativi per tutte le età :)
RispondiEliminaOlga non delude mai, ogni storia affascina e strappa un sorriso :)
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