giovedì 1 novembre 2018

RECENSIONE | "Widows - Eredità Criminale" di Lynda La Plante

Buongiorno lettori e buon primo novembre :) Oggi vi propongo la recensione di un romanzo che mi ha tenuta con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Si tratta di “Widows - Eredità criminale” scritto da Lynda La Plante, edito Garzanti. È la storia di Dolly e delle sue “ragazze” e mi è piaciuta molto perché la protagonista è una donna forte e coraggiosa, indipendente e pronta a mettersi in gioco in un campo minato come quello del crimine. Lei non è una paladina della legge e le sue “ragazze” attraversano la vita in bilico sul filo della povertà economica senza prospettive per il futuro, senza speranza.

"Hanno affrontato la vita da sole. 
Ma quando si tratta di abbracciare il crimine, scelgono di farlo insieme."

Solidarietà femminile, spavalderia incosciente o schiaffo morale agli uomini?


STILE: 9 | STORIA: 8 | COVER: 8
Widows  - Eredità Criminale
Lynda La Plante (traduzione di P. Bertante)

Editore: Garzanti
Pagine: 407
Prezzo: € 18,90
Sinossi
Per Dolly essere la moglie del noto criminale Harry Rowlins non è mai stato un problema. Negli anni si è tenuta alla larga dagli affari del marito, ottenendo in cambio tutte le attenzioni che ha sempre desiderato. Eppure l'ultima impresa di Harry è finita in tragedia e con la sua morte Dolly si ritrova sola. Finché non riceve un biglietto anonimo con precise istruzioni: deve presentarsi in banca sotto falso nome e accedere a una cassetta di sicurezza. Qui, oltre a contanti e una pistola, trova il taccuino sul quale il marito ha annotato le persone con cui ha avuto a che fare e le rapine che ha organizzato, compresa l'ultima. Dolly interpreta questo ritrovamento come un segno. Sta a lei portare a termine quello che Harry ha iniziato. Lo deve a se stessa. E soprattutto lo deve a quel marito del quale vuole onorare la memoria. Ma non può farcela da sola. Ha bisogno del sostegno di chi, come lei, sa cosa vuol dire vivere al fianco di un criminale con tutti i rischi che comporta. È così che Dolly si rivolge alle uniche persone che è certa non si tireranno indietro: le vedove dei complici di Harry e la scaltra Bella, che si conquista fin da subito la sua stima. Solo unendo le forze e fidandosi l'una dell'altra, le quattro donne riusciranno a farsi strada in un mondo che non fa sconti e premia quelli che sono disposti a mettere a repentaglio anche la propria vita per ottenere ciò che vogliono. E loro non hanno la minima intenzione di tirarsi indietro. Nemmeno quando le cose non vanno secondo i piani.

Non siamo mai state solo le donnine che rimanevano a casa senza sospettare nulla. Sapevamo quel che facevano. E anche perché Harry mi ha indicato dov’erano i registri per un motivo, e il motivo siamo noi. Non voleva che rimanessimo sole e non voleva che fossimo in difficoltà. Ce lo meritiamo, signore. Pensateci.
Ad incitare le ragazze è l’eroina del romanzo. Lei è Dolly, vedova di Harry Rowlins. Le sue compagne sono Linda, vedova di Joe Pirelli, e Shirley, vedova di Terry Miller. Sono loro le “vedove”, future vestali del crimine. Ma procediamo con ordine e vediamo cosa è successo.

Una rapina finita male. Tre banditi bruciati nella loro macchina. Sono Harry, Joe e Terry. Tre vedove e dei registri su cui sono state descritte minuziosamente non solo i furti del passato ma anche quelli progettati per il futuro. Quindi, deposti i fazzoletti bagnati di lacrime, le tre vedove impugnano i fucili a canne mozze e “Widows” ha inizio.

Dolly è la vedova del capo banda. Harry non le ha mai fatto mancare nulla e il loro matrimonio dura da lungo tempo.

Linda, moglie di Joe, lavora in una sala giochi. Per lei il denaro è una meteora. La polizia la perseguita. La sua vita è uno sfacelo completo e lei si annoia.

Shirley è una ragazza di 25 anni sposata con Terry. Dopo la morte del marito scopre di non aver in banca neanche un soldo. Il mutuo della casa le pende sul capo come la spada di Democle.

A loro si aggiunge Bella, una spogliarellista di colore, amica di Linda. Anche lei ha urgente bisogno di denaro e si rivelerà perfetta per il ruolo d’autista. La banda ora è al completo, non resta che verificare ogni dettaglio, provare e riprovare, controllare tempi e definire ogni ruolo. La rapina si farà e le donne saranno artefici del proprio destino per piegare il futuro al loro volere.

Naturalmente nel romanzo troveremo anche protagonisti maschili che non fanno proprio una bella figura. Alcuni sono al servizio del crimine e si lasciano facilmente raggirare specialmente se si sventola, sotto il loro naso, un congruo numero di banconote. Poi ci sono uomini ingannevoli dall’apparenza benevola e altri che avrei volentieri fatto fuori se mi fosse stata concessa un’opportunità. Non vi voglio svelare troppo, lascio a voi il piacere di scoprire falsità, capricci del destino e crudeltà. C’è però un personaggio che diventa la spina nel fianco di Dolly. È l’ispettore investigativo Resnick, ossessionato dall’idea di arrestare Harry Rowlins. Tra il poliziotto e il criminale c’è un vecchio conto in sospeso. Se Harry è morto poca importa ci sono i suoi registri a testimoniare le sue colpe e l’ispettore vuole quei diari a qualunque costo.

Come potete ben immaginare, Widows è un thriller ad alta adrenalina. Le donne illuminano la scena e affascinano con le loro personalità. Io mi sono sentita subito vicina a Dolly. Dopo un primo momento di smarrimento e di dolore per la morte di Harry, sua moglie decide di onorare la sua memoria non con fiori, candele e opere di bene, ma con una spettacolare rapina. Mi sembra quasi di vederla, questa signora, non più giovanissima, alzare il capo con una nuova luce negli occhi. Dolly decide di affrontare il crimine con spavalderia, osa dove le altre non avrebbero mai immaginato di arrivare, non ha alcun timore e gioca.

Gioca a testa alta la sua partita con il destino e strada facendo, un saluto al caro Baglioni, scoprirà amare verità rendendosi conto di essere stata per anni solo una pedina nelle mani del marito. Dolly, Linda, Shirley e Bella non avranno vita facile. Dovranno affrontare pesanti minacce e trovare il modo di sopravvivere in un mondo maschilista oscurato dalla violenza. Quando le cose si complicano, eccome se si complicano, riusciranno ad andare avanti grazie alla loro amicizia, alla solidarietà e alla capacità di aiuto reciproco. Ci saranno momenti d’incomprensione ma nulla che non si possa superare. Ribellarsi al sistema maschile non è cosa facile. Dopo aver vissuto per anni all’ombra dei loro uomini, legate da una totale dipendenza economica e vittime di sopprusi, è arrivato il momento di prendersi una bella rivincita. Lunga vita alle vedove!

Con “Widows” ha conosciuto la scrittrice Lynda La Plante, regina incontrastata del thriller britannico. Il romanzo è indubbiamente coinvolgente, i personaggi sono tratteggiati in maniera magistrale. Le protagoniste incarnano la condizione femminile sia dal punto di vista sociale sia da quello più intimo e personale. Anche se fra di loro ci sono differenze sociali, tutte comprendono che solo restando insieme potranno portare a termine il loro piano criminale. L’unione fa la forza.

“Widows” è un viaggio sulle montagne russe. Godetevi il vento dell’imprevisto e dei colpi di scena. Siate pronti a reggere emozioni forti salendo e scendendo fra rabbia, lacrime e coraggio. Prestate attenzione a ciò che leggete perché le cose non sono come sembrano.

L’intreccio è ben costruito, mai macchinoso e spesso vi chiederete: “E adesso che succede?” Non incontrerete scene di pura violenza e scoprirete nere verità. Dovrete farvi strada tra inganni e false piste. Lasciatevi guidare dalla sensibilità dell’autrice, lasciate sempre aperta la porta dell’impossibile e andate sicuri verso un finale aperto e graffiante. Le nostre eroine percorreranno senza indugi la via del crimine pronte a mettere a repentaglio la propria vita per ottenere ciò che vogliono. Ma ne vale davvero la pena? Per scoprirlo aspetto con ansia il seguito di “Widows”. La risposta, per il momento, si cela nel cuore delle nostre amabili vedove.

Se volete ingannare l’attesa a novembre 2018 arriverà nelle sale cinematografiche il film tratto da “Widows” per la regia di Steve McQueen. Buona lettura e buona visione a tutti voi!

4 commenti:

  1. Mo stuzzica non solo per il genere, la trama e queste donne coraggiose,ma anche perché ne verrà tratto il film :-D

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  2. Lo avevo sottovalutato! Decisamente non mi aspettavo che fosse così bello

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