lunedì 13 luglio 2015

RECENSIONE | "Cose che nessuno sa" di Alessandro D'Avenia

Buon inizio settimana cari lettori :) Dopo due bellissimi giorno trascorsi al mare, il rientro in città è sempre difficile. Per distrarmi un po’ e pensare a momenti piacevoli vi lascio la recensione di “Cose che nessuno sa” di Alessandro D’Avenia, edito Mondadori.

Cose che nessuno sa

Autore: Alessandro D'Avenia

Editore: Mondadori
Pagine: 332
Prezzo: € 14,00 

Sinossi: 
Margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e misteriosa: l'inizio del liceo. Un mondo nuovo da esplorare e conquistare, sapendo però di poter contare sulle persone che la amano. Ma un giorno, tornata a casa, ascolta un messaggio nella segreteria telefonica: è di suo padre, che non tornerà più a casa. Margherita ancora non sa che affrontando questo dolore si trasformerà a poco a poco in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell'ostrica per l'attacco di un predatore marino. Accanto a lei ci sono la madre, il fratellino vivace e sensibile e l'irriverente nonna Teresa. E poi Marta, la compagna di banco sempre sorridente, e Giulio, il ragazzo più cupo e affascinante della scuola. Ma sarà un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé eppure capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri, a indicare a Margherita il coraggio di Telemaco nell'"Odissea": così che il viaggio sulle tracce del padre possa cambiare il suo destino.


http://i.imgur.com/ye3Q8bo.png

STILE: 8
STORIA:  7
COPERTINA: 7

 Compie quattordici anni e sta seduta a prua. Gli occhi verdi, ridenti e malinconici, sono calamitati dall’orizzonte: una linea troppo netta per non averne paura. Il mondo è una conchiglia. Fa eco alla luce, dà tutta quella che riceve, anche sotto forma di ombre. E  la luce è l’unico comandamento dell’alba. Un comandamento ruvido, perché quando si viene alla luce viene anche da piangere.
Margherita, 14 anni, sta per iniziare il primo anno di liceo. Ha mille paure ma sa di poter contare sull’aiuto dei genitori. Soprattutto il padre è per Margherita un porto sicuro, la forza che la sostiene e la guida. Un giorno la ragazzina ascolta un messaggio in segreteria telefonica: il padre annuncia che non tornerà più a casa. Per Margherita la notizia è sconvolgente, il dolore per la separazione la coinvolge con travolgente intensità. La sua guida, colui che l’avrebbe condotta per le vie del mondo, ha deciso di voltarle le spalle, di lasciare la famiglia, di sparire senza alcuna spiegazione. Il padre svanisce nel nulla e il nulla ingloba Margherita. Ma la vita va avanti sui binari delle quotidianità, l’anno scolastico ha inizio e Margherita conoscerà nuovi amici. Marta, l’amica di banco, sempre pronta a coinvolgere tutti con il suo entusiasmo. Giulio, ragazzo misterioso che vive in una casa famiglia. Il “professore” capace “di ascoltare e insegnare le pulsioni della vita nelle pagine dei libri” pur essendo in continua ricerca di se stesso.

Accanto a Margherita troviamo nonna Teresa, testimone di una saggezza senza tempo, sempre pronta a preparare deliziosi dolci e squisite pietanze. In cucina, con le mani in pasta, è più facile parlare della vita. Del passato che qualcuno vorrebbe dimenticare.
Del presente difficile e doloroso.
Del futuro avvolto in una fitta nebbia di incertezze.

Tuttavia sarà proprio attraverso il dolore, lo smarrimento, che Margherita acquisterà la consapevolezza che crescere vuol dire affrontare le proprie paure.

Questo libro di D’Avenia è un romanzo ricco di temi su cui riflettere, l’adolescenza, l’abbandono, la solitudine. Margherita è una ragazzina che vive sulla sua pelle il dolore dell’abbandono, delle promesse infrante, non riesce a padroneggiare l’intenso dolore per ciò che deve affrontare. Margherita non reagisce, è persa senza il suo adorato papà e si nasconde.

Si nasconde, Margherita in quell’angolo buio, nell’armadio in cui si rifugiava da bambina e che diventava un luogo, per gli altri, irraggiungibile. “Un grembo di legno”.

Ma la vita bussa alla porta, non puoi nasconderti devi uscire e vivere anche se non hai voglia di nulla. A scuola Margherita  conoscerà Giulio: lui non ha mai avuto una famiglia che lo proteggesse e amasse, ha dentro di sé tanta rabbia e dolore. Conoscerà anche il suo Professore di Lettere: un giovane insegnante che ama i libri ma fugge la vita fatta di luci e ombre. Egli prende e nulla da, prigioniero delle sue paure, incapace di correre dietro ai sogni percorrendo le strade della realtà. Il Professore ama spostarsi in bicicletta, sembra quasi una nave che dirige la prua verso la libertà e la conoscenza. Proprio come Telemaco, nell’Odissea, quando decide di partire per ritrovare suo padre Ulisse.

Anche Margherita subisce il fascino dell’Odissea e prende una decisione:
Farò come Telemaco. Andrò a cercare mio padre. Mio padre se n’è andato e nessuno sa perché.
Inizia così un lungo viaggio che Margherita non farà da solo ma troverà un compagno d’avventura anche lui alla ricerca di qualcosa che dia un significato alla sua vita.

“Cose che nessuno sa” è un romanzo ben scritto, che tratta dei temi difficili che i ragazzi molto spesso devono affrontare: la solitudine, la separazione dei genitori, la ricerca di se stessi e del proprio ruolo in un mondo che, ancor oggi, mostra molti aspetti che non conosciamo. La prima parte del romanzo è avvincente, fin dalle prime pagine si viene conquistati dalla prosa poetica, descrittiva, emozionante dell’autore. E’ subito evidente la fragilità del mondo familiare che circonda Margherita. Come può un padre che promette di proteggerti, sostenerti, amarti per tutta la vita, scomparire così improvvisamente affidando il suo addio a una segreteria telefonica? La vita è crudele ma è fatta da uomini che spesso perdono il lume della ragione. 
La seconda parte del libro, che io amo chiamare “Il Viaggio”, è una disperata quanto incosciente ricerca della verità. Margherita, novella “Telemaco”, parte alla ricerca del padre affrontando l’ignoto in un viaggio che si rivelerà difficile, imprevedibile e segnerà la vita della nostra protagonista. Mentre ho amato la prima parte devo dire di  aver avuto delle difficoltà ad accettare il proseguo della storia. La vita è spesso una strada in salita che dispensa ardue prove a tutti. Crescere vuol dire affrontare quelle prove, imparare dai propri errori, il pianto e il sorriso sono due facce della stessa medaglia. Il Viaggio è  un pericolo continuo, libertà non vuol dire trasgredire le regole, libertà non vuol dire andare incontro alla vita senza alcuna difesa, come fuscelli trasportati dal vento. Il finale mi ha colta di sorpresa, c’è un velo di malinconia nelle ultime pagine di questo libro che ricorda a tutti noi l’incompiutezza del mondo in cui viviamo.

8 commenti:

  1. Ho avuto l'immenso piacere di andare ad ascoltare D'Avenia al Salone Internazionale del Libro di Torino e da quel momento ho deciso che, a prescindere, leggerò tutto quello che ha scritto e che scriverà in futuro!!! Per ora ho letto solo Bianca come il latte, rossa come il sangue.
    Che belle le tue recensioni! E' sempre bello leggerti :)
    A presto :*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ho letto tutti i libri di D'Avenia e in ogni romanzo ci sono temi e riflessioni molto importanti non solo per gli adolescenti ma anche per noi adulti. Un saluto :)

      Elimina
  2. Ciao carissima :) Guarda, di questo autore ho letto soltanto Bianca come il latte, Rossa come il sangue ma mi sono ripromessa di leggere gli altri suoi libri ^^ La tua recensione mi è piaciuto molto; bellissimo come l'autore riesce a miscelare la storia, la filosofia e l'epica con le vicende adolescenziali *-*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un libro di D'Avenia che porterò sempre nel mio cuore è un romanzo che, sono sicura, ti piacerà: "Ciò che inferno non è". Mette a nudo le intense emozioni di una microsocietà che subisce la tirannia mafiosa. E' una lettura bellissima :)

      Elimina
  3. questo è uno di quei libri che potrebbe piacermi ma non ho ancora sentito la necessità di leggere, non è ancora arrivato il suo momento...bella la tua recensione :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando il momento giusto arriverà, leggerò con molto piacere la tua recensione :)

      Elimina
  4. anche a me è piaciuto, ci sono tanti passaggi davvero significativi!

    RispondiElimina