mercoledì 30 ottobre 2019

BLOGTOUR | “Terminus Nord” di Jerome Leroy | I 5 motivi per leggere il romanzo

Nel 1943, in piena occupazione tedesca, Léo Malet pubblica “120, Rue de la Gare”, con cui esordisce il suo personaggio più celebre, l’investigatore privato Nestor Burma, che sarà protagonista di molteplici avventure ambientate a Parigi. La Fazi, dopo aver pubblicato vari romanzi di Malet nella collana Darkside, propone al suo pubblico di lettori “Terminus Nord” di Jerome Leroy primo romanzo della serie ispirata a Nestor Burma, in uscita domani 31 ottobre. In questo blogtour il mio ruolo sarà quello di proporvi cinque motivi per leggere “Terminus Nord”. Quindi senza altri indugi, iniziamo subito.



Terminus Nord
Jerome Leroy (traduzione di F. Angelini) 

Editore: Fazi
Pagine: 240
Prezzo: € 15,00
Sinossi
All'interno della polizia c'è una corrente passata al lato oscuro, al comando di un anziano uomo di Stato con simpatie fasciste che sogna di instaurare un nuovo ordine antidemocratico in Francia. Insieme a un gruppo di malviventi, di cui fa parte il rumeno Moscovici, questi poliziotti corrotti sono coinvolti nella tratta di bambini stranieri, prevalentemente afgani, di cui si perdono le tracce a Parigi. La stessa sorte toccherà anche alla misteriosa fanciulla bionda che un vecchio amico di Nestor ha incontrato e aiutato innamorandosene perdutamente. Collaborando strettamente con la commissaria di polizia Faroux, Nestor Burma risolverà anche questo mistero.



I 5 motivi per leggere il romanzo
Non mi facevo di coca né di anfetamine, ma ero un po’ drogato di adrenalina. Siamo onesti, una vita senza pedinamenti, risse, senza dar noia ai poco di buono di ogni specie che credevano di poter agire impunemente perché avevano “conoscenze in polizia” o perché avevano denaro o potere o tutte e tre le cose insieme, per me non sarebbe stata vita.
1. Per ritrovare un vecchio amico
Gli appassionati di noir sicuramente conosceranno il personaggio di Nestor Burma. Nato come contraltare francese del belga Maigret, Nestor Burma è un famoso detective creato dalla penna di Lèo Malet. Burma è anarchico e ironico, veste perfettamente i panni dell’antieroe. Sbuffa, sbraita, beve, ma non sbaglia un colpo. Nonostante la lettura in chiave moderna che questo romanzo da della figura del detective, Burma conserva il suo fascino di personaggio fuori dagli schemi, allergico alle regole ma determinato, intraprendente e ostinato. È bello ritrovare un “vecchio amico” ed è interessante vedere come gestirà le sue indagini in epoca moderna.

2. Omaggio a Léo Malet
“Terminus Nord” inaugura una seria ispirata a Burma: un omaggio a Léo Malet da parte dei grandi autori del noir francese contemporaneo che riscrivono le avventure del famoso detective in chiave moderna. Nestor Burma è diventato un detective famoso, un detective d’assalto, ha al suo attivo molti casi risolti e collabora spesso con la polizia. È competente e aggiornato in materia tecnologica. È un quarantenne nella Parigi di oggi: mangia sushi e detesta i social, legge poesie di Biga e non rinnega il suo passato da giovane sempre pronto a combattere per i propri ideali opponendosi, anche con la violenza, ai ricchi, alla polizia, ai nazisti e ai politici. La sua agenzia si chiama Fiatlux.com  ma ha ancora sede in rue des Petits-Champs, dove l’uomo vive. Mantiene le sue caratteristiche salienti: è mosso dalla stessa pulsione etica di una giustizia che spesso non coincide con quella della legge e dei tribunali. Antirazzista, mantiene la sua inconfondibile vena anarchica.
Sul serio, mi dici a cosa servono Facebook, Twitter, Instagram, Snapchat, Pinterest, Tumblr? Sembrano tutti nomi di farmaci o bevande gassate troppo zuccherate.
3. Lettura coinvolgente
“Terminus Nord” è un noir dall’intrigo complesso ma avvincente, con diversi morti ammazzati e con la sconfitta del male nei capitoli finali. La storia si apre narrando la corruzione di alcuni poliziotti passati al lato oscuro. A guidare questo mondo di tenebre è un non più giovane uomo politico con simpatie fasciste che sogna di instaurare un nuovo ordine antidemocratico in Francia. Per realizzare il suo sogno si avvale dell’aiuto di un gruppo di malviventi senza scrupoli. Poliziotti e criminali rumeni sono coinvolti nella tratta di bambini stranieri, prevalentemente afgani, di cui si perdono le tracce a Parigi. Si scoprirà un traffico di esseri umani per realizzare snuff movies. Collaborando con la commissaria Faroux, Nestor Burma risolverà il caso.
È una guerra, Burma. E la guerra è sporca.
4. Il vecchio e il nuovo
In questa nuova visione moderna di Burna alcuni aspetti della sua vita sono rimasti immutati, altri hanno subito delle inevitabili trasformazioni. Alla Parigi del secondo dopoguerra, sconvolta dai nazisti e indaffarata a dimenticare la guerra, si sostituisce una Parigi dall’anima multietnica capace di trasformarsi continuamente. La capitale francese alterna momenti di infinita bellezza a momenti di vero e proprio squallore. Turisti distratti, zone in mano alla criminalità. Droga, prostituzione, clandestini che offrono manodopera a basso prezzo, immigrati in mano a uomini senza scrupoli. Questa è l’ambientazione che vede il moderno Burma lottare contro mali moderni che affondano le radici nel passato. Anche l’agenzia Fiatlux.com ha visto dei cambiamenti. La fedelissima e innamorata Hélène Chatelain ha ceduto il posto di segretaria e collaboratrice a Kardiatou, giovane donna plurilaureata. New entry è anche il personaggio di Mansour, genietto dell’informatica, sempre sorridente perché sorretto da un ottimismo d’acciaio.

5. Noir con inserti di indagine sociale
Il noir diventa un bisturi affilato d’indagine e di analisi sociale. Con abilità narrativa, le indagini per un crimine si intrecciano con drammi e problemi sociali. Le indagini diventano il tramite per fare i conti con il lato oscuro della città, con la malavita organizzata, con i poliziotti e i politici corrotti. Ciò che coinvolge in questo romanzo non è solo l’intrigante ricerca dei colpevoli ma anche la possibilità di riflettere su temi importanti come gli intrighi politici, la collusione tra malavita e polizia che nasconde, al suo interno, tanto marciume. Parigi non fa solo da sfondo ma diventa protagonista della storia e l’autore ne racconta gli aspetti meno piacevoli come se fosse un’inchiesta giornalistica che denuncia il male che ci circonda e ci spaventa. Basta pensare a una certa politica che trasmette la paura verso l’immigrato, riempendo la nostra vita di odio verso i più deboli. Anche la paura degli islamici, in nome di una protezione doveroso dagli attentati, è un modo per tentare di installare un potere forte.

“Terminus Nord” è la storia di un’indagine molto pericolosa che vedrà Burma fare da carta moschicida. Attirerà i mostri che si aggirano nel decimo arrondissement a caccia di piccoli profughi da avviare alla prostituzione e in altre indicibili  pratiche sessuali. Inalterata ritroverete l’attenzione di Burma verso i più deboli. Nessun giudizio verrà emesso, ma noterete un’azione decisa, spesso violenta, verso coloro che vogliono approfittare delle debolezze altrui. Umanità ma anche senso di ribellione continuano a convivere in Burma che si muove veloce, senza paura e con tanta determinazione.

Nell’attesa delle prossime nuove inchieste di Nestor Burma, dichiaro ufficialmente promosso Jerome Leroy. Malet sarebbe stato orgoglioso di questo romanzo e del suo autore.

2 commenti:

  1. direi che i motivi esposti incoraggiano la lettura di questo noir, per lo meno se piace il genere... ed è il mio caso ^_^
    inoltre ho avuto il piacere di "conoscere" nestor burma con "Il cadavere ingombrante" ed è stato un incontro piacevole :-D

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  2. Anche a me piacciono tanto questi incontri con il noir :)

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