Dopo aver vinto il Premio
Bancarella 2017 con il bestseller “I Medici”, Matteo Strukul rende omaggio al
Rinascimento con il romanzo “Le sette dinastie”, Newton Compton Editore, narrando
le gesta delle prestigiose famiglie che ne furono protagoniste. In cent’anni di
lotte per il potere leggeremo di alleanze effimere e di intrighi. Assisteremo
al gioco sottile del compromesso e vedremo ogni dinastia attraversata da faide
e lotte intestine. Una cosa vi sarà chiara fin dalla prima pagina: integrità e
lealtà saranno doti rare in questo
complesso e avvincente mosaico storico che vede i suoi tasselli sparsi in circa
50 anni di storia dal 1427 al 1476.
STILE: 8 | STORIA: 9 | COVER: 7
|
Le sette dinastie
(Saga delle sette dinastie vol. 1)
Matteo Strukul
Pagine: 544
Prezzo: € 9,90
Prezzo: € 9,90
Sinossi
Sette famiglie, sette sovrani, sei città: questa è l’Italia del XV secolo, dilaniata da guerre, intrighi e tradimenti, governata da signori talvolta lungimiranti, ma molto spesso assetati di potere e dall’indole sanguinaria. A Milano, Filippo Maria, l’ultimo dei Visconti, in assenza di figli maschi cerca di garantire la propria discendenza dando in sposa la giovanissima figlia a Francesco Sforza, promettente uomo d’arme. Intanto trama contro il nemico giurato, Venezia, tentando di corromperne il capitano generale, il conte di Carmagnola. Ma i Condulmer non temono gli attacchi: smascherano il complotto e riescono a imporre sul soglio di Pietro proprio un veneziano, che diverrà papa con il nome di Eugenio IV. Tuttavia il duca milanese troverà alleati anche a Roma: sono i rappresentanti della famiglia Colonna, ostili al papa che viene da Venezia e decisi a cacciarlo dalla città. Solo l’aiuto dei Medici riesce a scongiurare la morte del pontefice, costretto però a un esilio forzato a Firenze. E mentre nel sud dell’Italia si fa sempre più cruenta la guerra tra angioini e aragonesi, il destino della penisola italica è sempre più avvolto nell’incertezza…
Filippo Maria si avvicinò alla testa di Beatrice. Vide gli occhi di fuori e la lingua violacea fra le labbra. Gettò a terra uno dei suoi bastoni e con la mano libera afferrò per i capelli la testa mozzata mentre ancora grondava sangue, camminando, si lasciava dietro una scia scarlatta. Si diresse verso il porcile.
Nell’Italia del 15esimo secolo,
il nostro Paese è dilaniato da guerre
intrighi e tradimenti. Le città più potenti sono governate da signori a volte
saggi,spesso assetati di potere. A Milano l’ultimo dei Visconti, il terribile
Filippo Maria, rachitico dalla nascita e spietato con tutti, cerca di garantire
la propria discendenza. Non avendo avuto nessun figlio maschio, il signore di
Milano, cerca di garantire la propria discendenza dando in sposa la sua
giovanissima figlia a Francesco Sforza, uomo d’arme. Intanto Visconti trama
contro Venezia cercando e trovando alleati anche a Roma. Nelle ricche dimore
romane, le potenti famiglie sono disposte a tutto pur d’imporre sul soglio di
Pietro un loro congiunto. Nel sud dell’Italia non regna certo la pace. La guerra
tra angioini e aragonesi diventa sempre più cruenta e il destino della penisola
italica è sempre più incerto.
“Le sette dinastie” è un romanzo
storico che delinea un’epoca oscura segnata da cruente lotte per il potere. Con
abilità narrativa, grande accuratezza nella ricostruzione storica e invenzione
narrativa, Matteo Strukul ricostruisce il complesso scacchiere politico del
Rinascimento. Milano con i Visconti-Sforza, Ferrara con gli Estensi, Firenze
con i Medici, Roma con i Colonna e i Borgia, Napoli con gli Aragonesi e Venezia
con i Condulmer rappresentano le pedine di innumerevoli avventure. I
protagonisti sono lupi che mostrano arguzia e forza bruta, furbizia e sangue,
caccia e vendetta.
Se da un lato il Rinascimento è
sinonimo di grande arte e cultura con la riscoperta del mondo classico,
dall’altro è un periodo storico dilaniato da tensioni politiche e religiose.
Tiranni, papi, guerre fratricide, capitani di ventura pronti a vendersi al
miglior offerente fanno della nostra penisola un territorio insanguinato.
Strukul ci mostra proprio questo
aspetto tragico e feroce del Rinascimento. Attraverso capitoli tematici, l’autore disegna un percorso che
agevola, a noi lettori, la comprensione di eventi intrigati e intriganti.
Emozioni, pensieri, tradimenti, sete di potere, azioni e motivazioni sono
ingredienti dinamici, semi che troveranno terreno fertile nel cuore degli
uomini.
In questa girandola di eventi si
muovono personaggi attentamente caratterizzati. È interessante scoprire gli usi
familiari e i rapporti tra genitori e figli. Un ruolo di rilievo è affidato a
donne dalla fortissima personalità, capaci di essere protagoniste della vita
politica a fianco dei rispettivi mariti. Donne capaci di tessere ragnatele di
relazioni e combinare matrimoni di prestigio per creare nuove alleanze in un
periodo storico segnato dalla decadenza economica e politica.
“Le sette dinastie” è un romanzo
avvincente che fa delle passioni, dei tradimenti, delle guerre, delle congiure
e degli intrighi, sottilissimi fili preziosi con cui l’autore tesse una trama
in cui si riflette la sua abilità nel descrivere le passioni umane che portano
a situazioni oscure capaci di ribaltare l’esito di una guerra, di una
trattativa o di un conclave. Non fatevi spaventare dalla mole del libro, 544
pagine voleranno via regalandovi una lettura capace di ricreare un’epoca
lontana e affascinante in cui si confrontano e si scontrano le segrete
aspirazioni e le passioni dei protagonisti.
Ho i primi due libri della serie su I Medici, ma ancora non la inizio.
RispondiEliminaIl genere mi piace, e questo ne fa parte.
È autoconclusivo?
Spero che non lo sia, le dinastie in guerra tra loro sono davvero un avvincente tema per romanzi storici che si leggono con vero piacere :)
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