mercoledì 13 luglio 2016

RECENSIONE | "Una presenza in quella casa" di Paige McKenzie

Carissimi lettori, per chi non mi conoscesse devo confessare di essere una persona curiosa che si lascia attirare dalle cover carine, forse dovrei usare l’aggettivo “inquietanti”, e non sa resistere ai titoli che promettono storie ad alto tasso adrenalinico. Il libro che ho letto mi ha promesso molto ma si è rivelato una piacevole lettura senza troppe pretese. Se volete seguirmi vi porto in una casa misteriosa dove accadono fatti che non hanno nulla di razionale. Pronti? Fate un bel respiro, iniziamo.

Una presenza in quella casa
Paige McKenzie (traduzione di A. Tissoni)

     The Haunting of Sunshine Girl     
#1 Una presenza in quella casa

Editore: Giunti
Pagine: 300
Prezzo:  € 16,00

Sinossi: Tutto comincia nel 2010, quando una sedicenne simpatica e carina posta su YouTube un brevissimo filmato e confessa il sospetto che nella sua casa ci siano i fantasmi. Nel giro di pochi anni la serie di brevi filmati che la vedono protagonista diventa virale. "Una presenza in quella casa", ispirato alla serie web che ha già fatto tremare così tanti amanti del genere horror e non solo, è il primo romanzo della giovanissima Paige McKenzie. Nella nuova casa di Sunshine - questo il soprannome della ragazza - si avverte qualcosa di inquietante: oggetti che si spostano, risatine nel cuore della notte, ombre misteriose nelle foto che scatta... La madre adottiva, con cui Sunshine ha un rapporto aperto e affettuoso, insiste nel dire che è tutto frutto di immaginazione e comincia a comportarsi in modo sempre più incomprensibile. C'è solo una persona che dà credito ai timori di Sunshine: Nolan, un compagno di liceo che condivide la sua passione per la fotografia ed è disposto ad affiancarla per studiare i vecchi casi di cronaca nel tentativo di capire cosa stia davvero succedendo. La tensione sale inarrestabile e le cose peggiorano quando le risatine si trasformano in urla e singhiozzi. Cosa nasconde quella casa? Sunshine è in preda al terrore, ma deve farsi forte se vuole salvare la madre da una sorte peggiore della morte.

STILE: 7 | STORIA: 7 | COPERTINA: 7

Nell’istante in cui sto per cedere al sonno, sento una voce di bambina, poco più di un sussurro: ‘Notte, notte.
Sunshine si trasferisce, con la mamma adottiva, nella cittadina di Ridgemont. Nella nuova casa la ragazzina avverte subito qualcosa di inquietante: oggetti che si spostano, voci nel cuore della notte, ombre che appaiono nelle foto che scatta. Sunshine confida i suoi timori alla mamma che non condivide le sue preoccupazioni.  Solo Nolan, compagno di liceo con la passione per la fotografia, crede a Sunshine e l’aiuterà a capire cosa stia davvero succedendo. La situazione precipita quando la mamma inizia a comportarsi in modo sempre più strano. Toccherà ai ragazzi scoprire cosa si nasconde in quella casa.

“Una presenza in quella casa” è tratto dalla serie web “The Haunting of Sunshine Girl”. Un successo con oltre 130 milioni di visualizzazioni. Tutto ha inizio nel 2010, quando una simpatica sedicenne posta su YouTube un breve filmato confessando il sospetto che nella sua casa ci siano i fantasmi. I filmati ottengono un gran successo e nasce il primo libro della saga.

Ho iniziato la lettura di questo libro pregustando un’atmosfera horror che non ho trovato. Tuttavia, pagina dopo pagina, ho familiarizzato con i personaggi che hanno un loro fascino. Sunshine è una ragazzina maldestra che indossa sempre abiti vintage, ama la fotografia, colleziona uccelli impagliati e crede nell’ipotetica possibilità di vite passate. La ragazzina ama rileggere “Orgoglio e pregiudizio” e, a volte, si ritrova a parlare come una delle sorelle Bennet.

La mamma mi è stata subito simpatica perché ama i thriller e ha totale fiducia nella logica e nella medicina. Il cane Oscar e il gatto Lex completano il quadretto familiare.

La prima parte del romanzo  ci avvolge in un mistero che si presenta con rumori improvvisi, porte che si aprono e chiudono da sole, folate di vento,  percezioni sonore e visive poco rassicuranti.

Il romanzo prende corpo grazie alla voce narrante di Sunshine. Per aumentare la tensione ogni tanto c’è un capitolo in cui a parlare è una voce sconosciuta non riconducibile a nessun personaggio del romanzo. A chi appartiene questa voce misteriosa? Per complicare ancor più il quadro del soprannaturale, nella seconda metà del libro, spunta fuori la storia del Luiseach, un angelo custode che scaccia gli spiriti oscuri e acquisisce i suoi poteri a sedici anni.  Fantasmi, demoni e spiriti oscuri aleggiano in questa storia che diventa sempre più complessa con il procedere degli avvenimenti.

“Una presenza in quella casa” è un romanzo ben scritto che mi ha subito incuriosita ma non ho trovato stimoli paurosi caratterizzati da una forte tensione. Anzi spesso mi sono ritrovata a provare una profonda tenerezza per un “fantasma” bisognoso di una guida e che stabilisce un rapporto con la protagonista. Ciò  mi ha fatto pensare alla serie Ghost Wisperer. La protagonista di questa serie è Melinda, una giovane donna, capace di vedere e comunicare con i fantasmi che rappresentano le anime dei morti che per vari motivi non sono passate nell’aldilà. Melinda ha il potere di aiutarle a “passare oltre”. Anche Sunshine ha dei poteri anche se lei ancora non lo sa. L ‘evoluzione della storia implica la comparsa di vari personaggi che sicuramente verranno meglio descritti nel seguito del romanzo. Il finale apre nuovi scenari e lascia con molte domande senza risposta.

Terminata la lettura ho chiuso il libro con il sorriso sulle labbra. Mi aspettavo un romanzo mozzafiato con emozioni forti che coinvolgono il lettore. Sicuramente non ho perso il sonno anche se mi piacerebbe sapere come evolve la storia del “fantasma” che ha movimentato la vita nella casa regalandomi qualche brivido non di paura ma di tenerezza.

8 commenti:

  1. la cover mi aveva attirato solo che "temevo" fosse un po' horror e lo avevo bypassato, ma dalle tue parole mi sembra che non si tratti di una storia paurosa :-D
    potrei dargli un'opportunità, anche se non rientra prettamente nel mio genere

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    1. Ciao Angela, puoi leggere tranquillamente questo libro qualche piccolo brivido è assicurato ma nulle di così travolgente :)

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  2. Anche io non ho trovato nulla di horror, come invece si potrebbe pensare dalla trama e da come è stato presentato il libro. Sarà anche per questo che ne sono rimasta delusa :\ la storia è bella, ma non quanto avrei voluto!

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    1. Ciao Christy, anch'io mi spettavo una vera storia horror, invece mi sono ritrovata a tifare per un fantasma bisognoso d'affetto :)

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  3. Ciao cara!
    Ho il libro in lista da un bel pezzo ma ora che so che ha un seguito, sono molto indecisa.
    Leggerlo o non leggerlo? Questo è il dilemma! :)

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  4. Aquila io non amo gli horror per questo lo avevo scartato, ma visto che dici che è più tendente al thriller forse gli darò una opportunità

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  5. Ciao! Questo libro mi ha bloccata tempo fa, non so se leggerlo o meno perché da un lato mi ispira ma dall'altro ha qualcosa che non mi convince...

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  6. Ciao, anch'io ho trovato piacevole la lettura di questo libro. Ciò che ho apprezzato è stata l'impostazione sulla "classica" storia di fantasmi senza perdersi via nel solito urban fantasy (dii cui oggi siamo inflazionati). Personaggi gradevoli e simpatici per i quali si prova subito empatia. Non sarà polropriamente un horror a tutti gli effetti ma qualche brivido a me lo ha dato. Senza grande pretese sonosoddisfatta di averlo letto e concordo con la tua bella tecensione!

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