giovedì 28 luglio 2016

RECENSIONE | "Normal" di Graeme Cameron

Buongiorno lettori, mentre luglio scivola via, vi propongo la mia ennesima recensione di un thriller che ha segnato il più che positivo debutto dello scrittore Graeme Cameron.
“Un debutto esplosivo al primo posto nelle classifiche inglesi. Dopo Dexter, Breaking Bad e True Detective, un nuovo cattivo ragazzo si prepara a conquistare il pubblico. Un normale assassino.”


Normal
Graeme Cameron (traduzione di A. De Angelis)

Editore: Harper Collins Italia
Pagine: 330
Prezzo: € 18,00

Sinossi: Vive nella vostra comunità, in una bella casa, con un giardino ben tenuto. Fa la spesa nel vostro negozio di fiducia, e se vi urta una spalla si scusa con un sorriso. Se è incolonnato di fianco a voi in autostrada, vi lascia passare con un gentile gesto della mano.

Quello che non sapete, di lui, è che sotto il garage, in una stanza segreta, possiede una gabbia elaborata, e quel cibo che sta pagando alla cassa è per la ragazza che tiene chiusa lì dentro contro la sua volontà. Una di una lunga lista, e non sa che cosa la aspetta.

È così da molto tempo. È normale, e funziona alla perfezione.

Poi incontra la cassiera dell'alimentari aperto 24 ore su 24 e tutto cambia. A quel punto il piano, la caccia, la stanza... le altre non gli servono più. Ha bisogno solo di lei. Ma proprio quando decide di redimersi, la polizia gli sta col fiato sul collo. Lui potrebbe anche riuscire a nascondere le proprie tracce, se non fosse per un piccolo particolare: c'è ancora qualcuno nella sua gabbia.


STILE: 7 | STORIA: 8 | COPERTINA: 7

È un evento raro, e fortunato, quando un uomo comprende l’attimo esatto in cui la sua vita comincia ad andare a rotoli.

Quasi tutti possono solo tentare d’intuire quando sia stato il principio della fine, cercando di recuperare lontani ricordi di ricchezza, sicurezza e felicità, chiedendosi come mai sia andato tutto in fumo mentre grattano i loro tentativi d’indipendenza dal fondo del barile […]

Io invece sono uno dei pochi fortunati. So esattamente quando la mia vita ha preso una brutta piega. È successo il 5 aprile alle 19.23, ed è iniziato tutto con due occhi diversi da tutti gli altri.
La voce narrante di questo thriller psicologico è quella del protagonista, un serial killer che sembra la persona più tranquilla del mondo. Come spesso accade le apparenze ingannano e il pericolo può essere ovunque e indossare i panni di persone insospettabili. Immaginate un uomo che vive in una bella casa, con un giardino curato. Un uomo che fa la spesa nel vostro negozio di fiducia, pronto a chiedervi scusa se vi arreca anche il minimo disturbo. Un uomo dal sorriso dolce e dai modi gentili. Un uomo normale se non fosse per un piccolo particolare: sotto il suo garage, in una stanza segreta, ha una gabbia in cui è rinchiusa una ragazza. Nessun gioco perverso, nessun equivoco ma un intreccio di sangue e violenza. La ragazza è stata rapita e non sa che cosa l’aspetta. Meglio così.

Per l’uomo ciò è normale, è la sua quotidianità, e tutto procede speditamente tra torture ed esperimenti culinari. Vi dico solo che lo spezzatino di carne rientra tra i suoi piatti preferiti. A buon intenditor poche parole.

Tutto “normale” fino a quando non avviene un incontro fatale. Vi chiederete: “Fatale per chi?” Ma per il killer, mie anime ingenue. Uno scambio di sguardi e la gabbia, la caccia, lo smembramento dei corpi, tutto passa in secondo piano. La sua linfa vitale è lei, solo e unicamente lei. Cosa fare? Pentirsi e redimersi può sembrare una valida idea. Ma il killer, parafrasando una nota locuzione, ha fatto i conti senza la polizia che gli sta col fiato sul collo. Tutto si complica quando l’ultima ragazza, rinchiusa nella gabbia, esce fuori un caratterino niente male che metterà in discussione i ruoli tra vittima e carnefice.

http://i.imgur.com/AHwA64j.png“Normal” è una black comedy che prende vita, sottraendola a molti, da temi difficili e drammatici trattandoli in maniera divertente. Devo confessare che ho letto questo romanzo con il sorriso sulle labbra e trattandosi di un thriller, non avaro di scene molto cruente, non è cosa da poco. Bravo Grame Cameron nel creare una trama  che lascia spazio all’immaginazione. In questo romanzo troverete un filo diretto tra lettore e sviluppo della storia, un filo rosso ma con varie sfumature a seconda del nostro stato d’animo in quel momento. Mi spiego meglio.
Nel romanzo l’autore non rivela mai il nome del killer, non lo descrive fisicamente ma compie un viaggio intraprendente nella sua mente cercando di mettere in luce gli angoli bui dove nascono idee malvagie. Quindi mi sono ritrovata a immaginare il killer che ho chiamato Lui, scusate la scarsa originalità, finendo per ritrovarmi di fronte una persona attraente fisicamente ma dalla mente perversa. Questo giochino dell’immaginazione mi è piaciuto, il “fai da te un mostro” è stato un incentivo alla lettura che vi assicuro non è mai stata banale o noiosa. Riflettendo possiamo affermare che ciò che non vediamo, l’ignoto, è peggiore del sapere.

Lui è un personaggio complesso, si intuisce un passato segnato dall’abbandono e dalla violenza. La sua normalità è quella gabbia, nella stanza utero, dove, almeno per un po’, la presenza di giovani fanciulle colora la sua esistenza. Fanciulle a cui, nella sua grande magnanimità, Lui offre la possibilità di salvezza: nel bosco si fa un gioco, il cacciatore e la preda.

La preda ha due minuti di vantaggio poi inizia l’inseguimento. Vinca il migliore e vi assicuro che lei non conquista mai la libertà se non quella della volta celeste.

“Normal” mi ha regalato una lettura davvero accattivante a agghiacciante nello stesso tempo. Un susseguirsi incalzante di eventi ha reso coinvolgente la dinamica degli avvenimenti e i personaggi hanno offerto, senza mai abbandonare la sottile presenza di humour nero, un variegato mondo di caratteri e comportamenti caratterizzati da debolezze e rare virtù. Tra tutti i personaggi mi ha favorevolmente colpita la figura di Erica, la preda ribelle. I suoi discorsi mi hanno fatto sorridere, il suo passato mi ha gelato il sangue.

In ognuno di noi ci sono “angoli bui” che riusciamo a tenere sotto controllo. Quando ciò non accade la natura prevale sull’educazione e Lui si materializza come un cattivissimo pensiero. 

Un serial killer che deve imparare a gestire una serie crescente di complicazioni. Teme di essere scoperto, far del male alla gente è l’unica cosa che sa fare, e la possibilità di venir smascherato dalla polizia lo rende maldestro inducendolo a combinare un disastro dietro l’altro. Tra le righe leggerete di un disagio esistenziale che forgia negativamente gli adulti del domani. Troverete abusi e violenze domestiche, abissi di mostruosità.  Cos’è la normalità? Tema dai molteplici aspetti che in questo romanzo assume l’aspetto della sofferenza interiore, del quotidiano soggettivo, della famiglia in cui si cresce sentendosi in balia dei soprusi. Scoprendo il passato dei personaggi scopriamo come la loro umanità sia stata seppellita da una montagna di odio. Sopravvivere in questo mondo terribile diventa un inferno in terra. Per Lui fare del male è la normalità, per altri è un’ossessione in cui giustizia e vendetta si confondono.

Scusatemi se anche oggi mi sono dilungata nell’esporvi il mio pensiero. “Normal” è una lettura perfetta per l’estate, un intrigo di storie che scivolano verso l’omicidio, una storia nera che si legge con un sorriso. Ne esce un mix accattivante all’insegna dei cattivi pensieri.

5 commenti:

  1. Ciao!! sai che mi hai irretita? La tua recensione, molto dettagliata, mi ha davvero fatto venir voglia di leggere questa storia così particolare. grazie"!

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  2. Bellissima recensione, come sempre! Questo libro è già in wishlist, la trama mi aveva inquietata parecchio e spero piaccia anche a me ^^

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  3. Io non ti devo davvero più leggere. Possibile che ogni santo libro di cui scrivi la recensione io DEVO leggerlo??? Mi ispira di brutto!

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  4. insomma mi pare sia un thriller da non perdere!!! *_*

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  5. Un thriller vero, a quanto pare :) Allora so quale libro leggere quando avrò voglia del genere.

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