Buongiorno cari lettori. Brian Freeman è tra i maggiori autori di thriller americani.
Grazie alla casa editrice Piemme abbiamo in Italia la possibilità di leggere le
sue opere. Potevo non fare la sua conoscenza? Se potessi leggerei tutti i
thriller del mondo ma visto il poco tempo a disposizione, cerco di scegliere
romanzi che mi intrigano in modo particolare. L’ultima opera scritta da Freeman
ha un titolo accattivante a cui non ho saputo resistere. Quindi mettetevi
comodi, rilassatevi e preparatevi a conoscere il detective Jonathan Stride
protagonista del romanzo “Ai morti non dire addio” (Brian Freeman, traduzione del
noto scrittore Alfredo Colitto / Piemme).
Ai morti non dire addio
(Serie di Jonathan Stride #9)
(Serie di Jonathan Stride #9)
Brian Freeman
Editore: Piemme
Pagine: 440
Prezzo: € 18,50
Pagine: 440
Prezzo: € 18,50
Sinossi: Dopo la morte di sua moglie Cindy, portata via da una malattia terribile, l'esistenza del detective Jonathan Stride è andata in mille pezzi. E anche se oggi, nove anni dopo, accanto a lui c'è una nuova donna, Serena, il fantasma di Cindy non ha abbandonato la sua casa, e la sua testa. Non è il solo: perché il passato è in agguato in modi ancor più tortuosi e imprevedibili per Stride. Serena, infatti, per caso ritrova una pistola che viene poi identificata come l'arma di un vecchio delitto, avvenuto tempo prima, in una strada della cittadina di Duluth. Ciò che Serena non sa è che quel crimine è strettamente connesso con gli eventi che segnarono l'ultimo anno della vita di Cindy: un omicidio di cui fu incolpata la sua migliore amica, Janine. Fu proprio Stride a condurre l'indagine e incastrare Janine, anche senza l'arma del delitto. Ora, Serena ha in mano l'oggetto che potrebbe ribaltare la sentenza di nove anni prima. E mentre Stride è alle prese con una serie di rapimenti di donne avvenuti al porto di Duluth, si trova costretto a fare i conti di nuovo con quel caso che ritorna dal passato - e con la possibilità di un terribile errore: e se avesse mandato in prigione la donna sbagliata?
STILE: 8 | STORIA: 8 | COPERTINA: 7
Serena notò la Grand Am parcheggiata a mezzo isolato dal bar. Dentro la macchina qualcuno aspettava. Davanti ai fari c’era una nuvola di zanzare. Dai finestrini uscivano le trombe di una sinfonia russa rumorosa e malinconica, qualcosa di Sostakovic. La pioggia intermittente portava verso di lei l’odore acre di sigarette arrotolate a mano. Oltre l’auto, nella foschia, vedeva le luci lattiginose del ponte Superior che s’inarcava sopra il porto di Duluth. C’erano soltanto loro due nelle tenebre della notte estiva. Lei e la persona al volante della Grand Am. Non riusciva a vedere chi era, ma non importava. Non ancora. Lei era lì per una persona diversa.
Il detective Jonathan Stride è un uomo d’onore, testardo,
cupo e coraggioso. Sempre disposto a lottare per il trionfo della giustizia ha
subito un grave lutto nella sua vita: ha perso sua moglie Cindy, portata via da
una terribile malattia. Nove anni dopo accanto a lui c’è Serena anche se il
ricordo di Cindy non ha mai abbandonato il suo cuore e la sua mente. Dal
passato, ritorna per Stride, l’ombra di un vecchio delitto strettamente
correlato con gli eventi che segnarono l’ultimo anno della vita di Cindy.
Janine, migliore amica di Cindy, era sospettata
dell’omicidio di suo marito. Fu proprio Stride a condurre le indagini e a far
condannare Janine, anche se l’arma del delitto non fu mai ritrovata. Oggi, dopo
tanti anni, la pistola misteriosa ricompare tra le mani di Serena e terribili
dubbi si insinuano nella mente del detective. Forse è stato commesso un tragico
errore. Forse la donna in prigione è innocente mentre un omicida si aggira
indisturbato. Forse.
Freeman è un autore che sa come catturare l’attenzione del
lettore. Il romanzo inizia in sordina per poi arricchirsi, pagina dopo pagina,
di colpi di scena che rendono la trama ricca di suspense. Ho notato che molti
capitoli terminano proprio sul più bello: un ritrovamento, un indizio
importante, l’atteggiamento inquietante di un personaggio. Il capitolo
successivo non da voce “al colpo di scena” ma cambia il soggetto del narrare
per poi ritornare, pagine dopo, alla scoperta iniziale. È impossibile staccarsi
dal libro, la curiosità, continuamente alimentata, è troppo forte.
Il romanzo consta di due parti. La prima riguarda il
passato. Nei primi capitoli conosciamo il detective Stride e sua moglie Cindy
alle prese con un caso di omicidio in cui è coinvolta la sua migliore amica.
Assistiamo al processo e alla condanna di Janine per omicidio.
Trascorrono nove anni e ha inizio la seconda parte della
storia che riguarda il presente. Stride ha accanto a sè una nuova donna, Serena, anche se parte del
suo cuore è ostaggio del passato. Improvvisamente, durante un’indagine per
omicidio, salta fuori una pistola che, dopo accurate indagini della balistica,
è riconosciuta come l’arma dell’omicidio del marito di Janine. Ciò provoca
molti dubbi in Stride, la paura di aver mandato in carcere un innocente è
tanta. Il caso viene riaperto e tutto potrebbe cambiare.
E' nei miei Maybes, e la tua recensione non ha fatto altro che incuriosirmi ancora di più :D
RispondiEliminaè un bel thriller, intrigante dalla prima all'ultima pagina :)
EliminaL'ho in attesa sul comodino, bellissima recensione mi ha molto intrigata
RispondiEliminaGrazie, ti auguro una buona lettura :)
Elimina