martedì 23 giugno 2015

RECENSIONE | "L'Aquila e la Piovra" di Gianni Palagonia

Buongiorno carissimi lettori.

"Ci sono realtà ad un passo da noi che abbiamo dimenticato. 
Gianni Palagonia ce le restituisce con la forza del noir, 
la passione di un grande amore e la struttura avvincente di un grande romanzo.” 

Con queste intense e avvincenti parole, Carlo Lucarelli  presenta un libro interessante che ci conduce in un viaggio alla scoperta della cultura, delle tradizioni, della Storia di una Paese a noi così geograficamente vicino ma che non conosciamo abbastanza bene. Il libro in questione è “L’Aquila E La Piovra” di Gianni Palagonia, edito da CentoAutori per la Collana L’Arcobaleno.


L'Aquila e la Piovra

Autore: Gianni Palagonia

Editore: CentoAutori

Collana: L'Arcobaleno

Pagine: 384

Prezzo: € 16,50


Sinossi: Nell’Albania di oggi vige il Kanun, il codice di leggi che regola anche le faide della criminalità organizzata. Con queste leggi si deve confrontare il protagonista del romanzo, un poliziotto italiano che si ritrova in missione nel Paese delle Aquile. 
Il libro è una storia vera in forma di romanzo, basato su una lunga trasferta lavorativa di Palagonia in Albania, in cui affronta la pericolosa allenza tra le mafie italiane e quella albanese, tra droga e controllo di impianti di energia rinnovabile.



STILE: 8 | STORIA:  8 | COPERTINA: 7

L’avvicinamento verso l’aeroporto mi mostrò una spiaggia con grandi palazzi a ridosso del mare e un esercito di ombrelloni variopinti schierato negli stabilimenti balneari. Poco oltre, scheletri di edifici in costruzione e gru dappertutto. Si scorgevano poi una serie di strane costruzioni a cupola, ombre grigie di cui non riuscivo a distinguere i dettagli.
Con un volo della compagnia Belle Air, arriva a Tirana, capitale dell’Albania, Gianni Palagonia: nome falso di un poliziotto vero, costretto a nascondersi dietro uno pseudonimo per proteggere se stesso e i suoi congiunti. Gianni sbarca sul territorio albanese e inizia la sua conoscenza con un Paese che si presenta complesso e dalle mille realtà. Palagonia è un poliziotto italiano in missione nel Paese delle Aquile dove trascorrerà un anno ricco di lavoro, rapporti sociali, scoperte che gli permeeranno di conoscere meglio il popolo albanese. Il libro è una storia vera in forma do romanzo, in cui vengono narrate le alleanze tra le mafie italiane e quella albanese, tra droga  e commerci illeciti.

“L’Aquila E La Piovra” mostra, nel titolo, il rapporto esistente tra Albania e Italia. L’aquila a due teste, emblema dell’Albania, è simbolo di saggezza e forza. La Piovra è una fiction molto popolare in Italia che venne trasmessa in moltissimi Paesi. Dice Blerta, uno dei personaggi del libro:
La televisione ci aiutò a migliorarci dal punto di vista culturale e dell’informazione ma, effettivamente, i messaggi che ricevevamo erano un’overdose di libertà o forse solo di licenza, che ti poteva soffocare proprio come se ingoiassi un tozzo di pane troppo grosso, dopo un periodo di fame. Ovviamente le persone assimilavano quello che più era consono alla loro personalità: per chi aveva tendenze al malaffare, certi programmi furono letali. Tra i tanti programmi d’intrattenimento, quello che ha rovinato completamente gli albanesi dagli istinti peggiori, è stata la fiction La Piovra […] 

Nell’immaginario collettivo quella era l’Italia.  I “malandrini” come li chiamate voi italiani, si sentivano attratti da quello stile di comportamento violento e capivano che si poteva guadagnare tanto vendendo droga, riciclando denaro sporco ed eliminando i nemici con le armi.
Dopo la caduta del comunismo, l’Albania è diventata una democrazia ma la strada da percorrere per parlare realmente di diritti è ancora molto lunga. Gianni Palagonia narra del disagio e della violenza che, ancor oggi, affligge il popolo albanese.

In Albania molte cose funzionano secondo le regole del Kanun: un codice tradizionale, tramandato oralmente, che regola i comportamenti sociali e le faide della criminalità organizzata. L’uomo ha tutti i diritti, la donna è considerata qualcosa di superfluo: “la donna è un otre, fatta solo per sopportare”.

Il Codice antico regola anche il debito del sangue. Il sangue non può rimanere invendicato. Sangue chiama sangue. Se un uomo viene ucciso, la famiglia della vittima deve vendicarsi su un membro maschio, le donne non valgono nulla, della famiglia rivale. Ma la vendetta deve avvenire al di fuori della casa perché, in Albania, “la casa è di Dio e dell’ospite”. E’ sacra e non può essere violata. Anche in Italia, un tempo, c’erano  codici d’onore. In Sardegna esisteva il Codice d’onore barbaricino, una specie di giustizia parallela che si sostituiva agli organi legali del territorio.

Ho letto “L’Aquila e la Piovra” con vivo interesse seguendo il lavoro di Palagonia, ex investigatore antimafia della Polizia di Stato. Purtroppo i legami mafia Stato sono diffusi anche in Albania dove proliferano lo spaccio di droga, il commercio illegale di armi, la corruzione. La popolazione deve lottare quotidianamente con la disoccupazione, l’emigrazione, la mancanza di sindacati e l’assenza dei diritti dei lavoratori. L’intreccio tra mafia e politica crea ricchezza per poche e povertà per molti. I bambini frugano nell’immondizia per trovare lattine di plastica e guadagnare qualcosa con cui sopravvivere. Donne rapite vengono vendute come prostitute. Ma, come spesso succede, c’è anche un altro volto dell’Albania. Esistono, infatti, cittadini che lavorano onestamente, con orgoglio e impegno. Rispettano le leggi, onorano l’ospite, studiano e sono decisi a dar vita a un futuro prospero e pulito.

Tra luci e ombre l’Albania è descritta da Palagonia con un’ ottima capacità narrativa, uno stile diretto che lacera il velo che copre una società molto simile a quella italiana. E’ un libro coraggioso scritto da un autore che ha fatto del coraggio una delle caratteristiche della sua vita. Ne esce un ritratto crudo dell’Albania e dei legami tra le mafie italiane e quelle albanese.
Non conoscevo lo scrittore Gianni Palagonia e ringrazio La casa editrice CentoAutori per avermi dato l’opportunità di leggere un suo libro che consiglio perché attuale e interessante. 

Per concludere, vorrei segnalarvi il giftaway sul blog Chicchi di pensieri che mette in palio ben 2 copie di questo romanzo, non lasciatevi scappare questa occasione :)

2 commenti:

  1. Un libro dai temi importanti e una recensione difficile da affrontare, complimenti.

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    1. I libri sono una finestra aperta sul mondo, io adoro guardare da quella finestra. Un caro saluto :)

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