sabato 10 agosto 2013

Il sabato del sondaggio #9

"Il sabato del sondaggio" è una rubrica settimanale creata da me appositamente per il blog Penna d'oro. 
Ogni sabato elaborerò delle domande per scambiare, con voi lettori, opinioni, pareri, 
consigli su temi che riguardano il mondo dei libri. 


Alcuni giorni fa, leggendo la recensione del libro “Se per un anno una lettrice” di Nina Sankovitch, scritta da Angela del blog  “Chicchi di pensieri”, mi sono incuriosita sul concetto della lettura come fonte di benefici per chi soffre, per coloro che stanno attraversando un momento difficile della propria vita. Quindi vi chiedo: 

Secondo voi il libro ha un potere curativo?

Da pochi anni si parla in Italia della BIBLIOTERAPIA, ossia la terapia con i libri, che nasce con lo scopo di individuare le proprie difficoltà personali e, riconoscendole, imparare a gestirle.
I libri curano “l’anima”, studi effettuati con prove di laboratorio hanno dimostrato l’effetto positivo di questa terapia soprattutto per l’ansia e la depressione di lieve entità. La lettura può aiutare a riconoscere il problema. Attraverso  le autobiografie si può capire che il malessere che ci assilla è comune a tante persone che sono riuscite a superarlo, quindi ritroviamo una speranza e la voglia di lottare. Anche l’auto-lettura aiuta quando dobbiamo affrontare delle difficoltà legate alla quotidianità, trovando uno stimolo per andare avanti. In un articolo della prof.ssa Manuela Racci sulla Biblioterapia, ho letto che ad ogni affezione dell’animo umano si può affiancare una lettura adatta. La lettura di “Madame Bovary” o “Anna Karenina” aiuta le donne inquiete, tormentate dal desiderio di evasione. Così “Eros e Pathos” di Carotenuto aiuta nei casi in cui non si riesca a gestire una sofferenza  affettiva legata a un tradimento subito o una solitudine. Il capitolo “I figli” tratto dal “Profeta” di Gibron aiuta i genitori troppo possessivi. Sembra che Camilleri aiuti gli ansiosi e Garcia Marquez i depressi. Quindi, fatta eccezione per le patologie importanti, la lettura rappresenta un momento di riflessione per ascoltarsi, scoprire se stessi e prendersi cura del proprio sé.

4 commenti:

  1. Personalmente, anche se non c'entra molto con gli esempi, leggere mi fa calmare quando sono molto arrabbiata.

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  2. Si, hai ragione. Anche per me la lettura trasmette serenità.

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  3. Avevo sentito al telegiornale di questa forma di "terapia" e sono molto d'accordo. Ho sempre pensato che la lettura possa aiutare le persone, se solo la gente se ne rendesse conto e leggesse di più...

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  4. Attraverso i libri possiamo acquisire il metodo per conoscere meglio il nostro mondo interiore. Conoscendo se stessi si riesce ad affrontare meglio la vita e le difficoltà che tutti incontriamo.

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