lunedì 25 novembre 2019

RECENSIONE | "Le verità sepolte" di Angela Marsons

Se avete dato un’occhiata alle nuove pubblicazioni della Newton Compton Editori, avrete certamente notato il nuovo thriller di Angela Marsons. “Le verità sepolte” è il sesto volume della serie che vede come protagonista la detective Kim Stone sempre alle prese con casi inquietanti che non smettono mai di stupire. In questa nuova storia c’è un elemento nuovo che innescherà dinamiche pericolose: Kim non lavorerà con la sua squadra ma indagherà con il suo ex collega Tom Travis. La collaborazione non sarà facile, tra i due c’è una vecchia ruggine che ha trasformato l’amicizia in profonda incomprensione.

STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 6
Le verità sepolte (Serie di Kim Stone #6)
Angela Marsons (traduzione di N. Giugliano)

Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Prezzo: € 9,90
Sinossi
Quando, durante uno scavo archeologico, vengono rinvenute alcune ossa umane, uno sperduto campo della black country si trasforma improvvisamente nella complessa scena di un crimine per la detective Kim Stone. Non appena le ossa vengono esaminate diventa chiaro che i resti appartengono a più di una vittima. E testimoniano un orrore inimmaginabile: ci sono tracce di fori di proiettile e persino di tagliole da caccia. Costretta a lavorare fianco a fianco con il detective Travis, con il quale condivide un passato che preferirebbe dimenticare, Kim comincia a investigare sulle famiglie proprietarie e affittuarie dei terreni del ritrovamento. E così, mentre si immerge in una delle indagini più complicate mai condotte, la sua squadra deve fare i conti con un’ondata di odio e violenza improvvisa. Kim intende scoprire la verità, ma quando la vita di una sua agente viene messa a rischio, dovrà capire come chiudere al più presto il caso, prima che sia troppo tardi.


L’oscurità della sua stessa anima gli aveva tolto il respiro. Si era trasformato in un mostro e non sarebbe finita con lui. In realtà, era solo l’inizio. Sarebbero arrivati l’odio e la morte, e Justin era troppo vigliacco per fermarli. Mise il messaggio per la madre sul cuscino e riprese il coltello. Con impugnatura ferrea e mano salda, si concentrò sulla vena del polso. Squarciò la pelle con la lama. Questa volta, faceva sul serio.
Con un prologo accattivante, Angela Marsons cattura l’attenzione del lettore e lo proietta in una storia ricca di emozioni forti. I personaggi sono molti e vari, si presentano in una girandola di eventi che creano un clima di crescente tensione. Non aspettatevi serial killer e scie di sangue nel consueto modo d’intendere un thriller. Questa volta il Male si nasconde nel grande oceano dei social.

Durante uno scavo archeologico, vengono rinvenute alcune ossa umane. Durante le prime rilevazioni, appare evidente che le ossa appartengono a ben tre vittime. Il loro attento studio rivela un orrore inimmaginabile: ci sono tracce di fori di proiettile e persino di tagliole da caccia. Kim dovrà lavorare fianco a fianco con il detective Travis, con il quale condivide un passato che preferirebbe dimenticare. L’indagine appare subito complessa e lei sarà costretta ad allontanarsi dalla sua squadra che dovrà fare i conti con un’ondata di odio e violenza improvvisa.

È un romanzo profondo e con personaggi ben caratterizzati. La trama non è sibillina nell’intreccio ma confonde per l’intensità della cattiveria umana che trascina verso abissi oscuri che tolgono il respiro perché, amici miei, sono reali più che mai. Una fitta nebbia di omertà circonda inizialmente il ritrovamento delle ossa. Non sarà facile scoprire a chi appartengono. Dopo aver scoperchiato il vaso di pandora del male vi renderete conto che l’oscurità dell’anima si mostra anche in pieno giorno. Il male è in agguato, nelle idee e nelle azioni, e far luce sulle verità sepolte può essere molto pericoloso. Così come pericolosa è l’escalation di violenza d’odio che sta attraversando la nostra società e che spesso si finge di non vedere. Nel romanzo, come nella vita, troverete situazioni apertamente razziste e xenofobe.  Il rispetto della dignità di ogni persona si perde nell’odio nei confronti di individui giudicati diversi e si inorridisce leggendo ciò che accade nel libro. Non mi meraviglierei se ciò si verificasse anche nella realtà grazie a uomini senza scrupoli che urlano ai quattro venti di essere razzisti e uomini subdoli, forse i più pericolosi, che continuano a negarlo ma che ufficiosamente condividono questa marea d’odio. Kim dovrà affrontare una sfida irta di pericoli, seguire il suo istinto sarà un’arma vincente ma il costo emotivo da pagare sarà altissimo. Entreremo con lei nel mondo virtuale. Facebook, Snapchat ci accoglieranno mostrandoci il lato oscuro della rete dove rigogliosa cresce l’erbaccia dei crimini d’odio. Entreremo nel mondo del Knock out game (filmati di aggressioni casuali, violente e gratuite). Assisteremo alla moda del momento con il gioco dei pugni in faccia o degli schiaffi agli sconosciuti. Tutto ciò sarà la cornice in cui Kim si muoverà, dovrà attraversare un territorio minato da un’assurda follia e da una profonda repulsione verso la diversità per razza, nazionalità, orientamento sessuale e disabilità.

“Le verità sepolte” è un thriller in cui il Male si guarda allo specchio e moltiplica la sua faccia deforme. Un concentrato d’odio innesca crimini d’odio e un’entità malvagia, che si pensava ormai sepolta nel passato, risorge e inizia “la caccia”.

Devo confessare che leggere questo thriller non è stato facile proprio per i temi trattati. Quando leggo di omicidi e serial Killer mi piace pensarli racchiusi tra le pagine di un libro. I crimini d’odio sono, oggi più che mai, reali. È il passato che ritorna, è la dimostrazione di come l’uomo non abbia imparato nulla dagli errori fatti.
Nessuno nasce fanatico. Ci si diventa…
Tutto ciò genera una nuova paura perché il crimine d’odio assume un significato diverso da quello di una comune aggressione. Kim scoprirà orrori degni dei lager nazisti. Annientare l’identità di persone discriminate per vari motivi diventa un orribile gioco ma la nostra amata detective non getta mai la spugna e lotterà per difendere i più deboli.

“Le verità sepolte” è un thriller che non delude, è una lettura in compagnia di emozioni forti che vi travolgeranno fino al movimentato finale. L’autrice affronta temi duri ma attuali creando una tensione che corre ininterrotta attraverso tutte le pagine del libro. È impossibile smettere di leggere e anche se non è difficile scoprire i colpevoli, la storia riesce a intrappolarti in una ragnatela dove umiliazioni, odio, morte e assenza di pietà ti travolgono. Brava Kim e brava Angela! Alla prossima lettura con un’altra intrigante storia tutta da scoprire.

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