giovedì 18 luglio 2019

RECENSIONE | "Delitto in alto mare" di Alessandra Carnevali

È finalmente arrivato in libreria “Delitto in alto mare” di Alessandra Carnevali (Newton Compton), autrice dei bestseller “Uno strano caso per il commissario Calligaris”, libro vincitore del Premio ilmioesordio nel 2016, “Il giallo di Villa Ravelli”(recensione) e “ Il giallo di Palazzo Corsetti”(recensione). Un caso inconsueto per il Commissario Calligaris che dovrà indagare, durante una crociera in Giappone, sulla scomparsa di una ragazza. Sulla nave c’è un assassino?

STILE: 8 | STORIA: 7 | COVER: 7
Delitto in alto mare
Alessandra Carnevali

Editore: Newton Compton
Pagine: 252
Prezzo: € 9,90
Sinossi
Il commissario Adalgisa Calligaris è reticente a festeggiare in grande le “nozze di stagno”. È una donna dura, un po’ brusca, e preferisce di gran lunga la semplicità agli sfarzi. Ma l’insistenza di suo marito, il magistrato Gualtiero Fontanella, la convince ad accettare l’idea di partire per una crociera in Giappone. Durante il volo da Roma a Tokyo, Adalgisa conosce Bianca, una karateka di quattordici anni che fa parte di una squadra di otto giovani atleti in viaggio premio, che la coppia incontrerà di nuovo, per una coincidenza, sulla nave da crociera. Proprio quando Adalgisa sta per ammettere che, nonostante l’iniziale scetticismo, il viaggio è stato un’ottima idea, la compagna di cabina di Bianca, Ottavia, scompare nel nulla. La sua cruise card non è stata registrata in uscita: possibile che sia ancora a bordo? Per risolvere il mistero, Adalgisa dovrà dire addio allo spirito vacanziero e tirare fuori il suo proverbiale fiuto investigativo…


“Una crociera? Sei impazzito?”, gridò Adalgisa voltandosi di scatto verso il marito. “Una crociera sul mare? Con la nave?”

“No, nel deserto e col treno”, rispose Gualtiero seccato dalla reazione della moglie. “Non capisco perché ti agiti tanto, è una cosa bellissima andare in crociera e noi non ci siamo mai stati. Mi sembra un ottimo modo per festeggiare il nostro anniversario.”
Il commissario Adalgisa Calligaris non vorrebbe festeggiare in grande stile “le nozze di stagno”. Lei non ama gli sfarzi ma la semplicità, è una donna dura, un po’ brusca, instancabile paladina della giustizia. Di parere contrario è suo marito, il magistrato Gualtiero Fontanella, che la convince ad accettare l’idea di partire per una crociera in Giappone. Durante il volo da Roma a Tokyo, Adalgisa conosce Bianca, una karateka di 14 anni che fa parte di una squadra di otto atleti in viaggio premio. Tutti parteciperanno alla stessa crociera. La nave salpa sotto i migliori auspici, Gualtiero e Adalgisa sono pronti a godere delle bellezze della Terra del Sol Levante. Proprio quando Adalgisa sta per ammettere che il viaggio è stata un’ottima idea, la compagna di cabina di Bianca, Ottavia, scompare nel nulla. Per risolvere il caso, Adalgisa dovrà dire addio allo spirito vacanziero e tirare fuori il suo proverbiale fiuto.

Questa nuova avventura del commissario Calligaris mi ha subito sorpresa perchè presenta una nuova location. Almeno per il momento, svanisce Rivorosso Umbro, e al suo posto appare la nave da crociera SeaStar. Questa crociera è un regalo di Gualtiero per festeggiare dieci anni di matrimonio con la sua adorata Adalgisa.

Un po’ per l’ambientazione e per la conduzione delle indagini, questo giallo mi ha ricordato i classici di Agatha Christie. In particolare ho ripensato al caro detective belga, Hercule Poirot durante la sua avventura di “Assassinio sul Nilo”. Tanti i sospettati, tutti hanno un ottimo motivo per voler uccidere la vittima. La storia racconta, con garbo e un pizzico di suspense, di passioni incandescenti e torbidi delitti. I personaggi sono descritti in modo semplice e diretto, qualcuno indossa le amate maschere e cerca di mostrarsi per quel che non è ma nulla sfugge al commissario.

Adalgisa è una donna che fa dell’ironia la sua cifra stilistica. È un personaggio simpaticissimo. È una donna dall’intuito sottile che le permette di cogliere ciò che sfugge agli altri, ha un carattere forte e tenace. Impacciata nei movimenti e nei modi, ama la buona cucina e ha una passione per i mercatini dell’usato.

“Delitto in alto mare” è un giallo in cui bugie, sparizioni e omicidi si passano il testimone in una storia  che appassiona e si complica sempre più con la comparsa di inspiegabili eventi. Le suggestive ed eleganti atmosfere giapponesi conferiscono un valore aggiunto al romanzo e proiettano il lettore al centro dell’avventura. Un’avventura che ha risvolti imprevedibili e una trama ben sviluppata a conferma della bravura di Alessandra Carnevali.

Io ho apprezzato lo stile sobrio e brillante dell’autrice, il suo modo soft di presentare l’evento criminale, il suo desiderio di sperimentare nuove ambientazioni e tematiche sempre attuali.

Alessandra Carnevali ha dato vita a un giallo godibilissimo, scritto bene, perfetto da portare in vacanza e che vi regalerà qualche ora di piacevole lettura. Il personaggio di Adalgisa Calligaris è perfetto per sorridere e riflettere. Le sue indagini non conoscono distrazioni e corrono dritte verso la soluzione. La giustizia al fine trionferà in un finale sempre in stile Poirot. Spero di leggere al più presto un’altra avventura del commissario Calligaris e nel frattempo vi saluto con un ossequioso sayoonara.

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