lunedì 2 luglio 2018

RECENSIONE | "Delitto nel campo di girasoli" di Marzia Elisabetta Polacco

In quest’estate capricciosa un buon libro giallo è l’ideale per trascorrere un piacevole pomeriggio tra misteri, indagini e un pizzico di pungente ironia.

Vincitore del concorso Il Mio Esordio, “Delitto nel campo di girasoli. Un caso per il vice commissario Vergari” scritto con penna arguta e fantasiosa da Marzia Elisabetta Polacco, edito Newton Compton, è un giallo che travolge per l’energia della sua giovane protagonista e induce alla riflessione su temi attuali ramificati nella nostra società.

Non aspettatevi il solito giallo! Sicuramente c’è un omicidio, un’indagine e un colpevole ma conoscerete anche un’insolita coppia investigativa (madre e figlia) e tanti personaggi poco perfetti ma tanto umani.

STILE: 8 | STORIA: 7 | COVER: 7
Delitto nel campo di girasoli
Marzia Elisabetta Polacco

Editore: Newton Compton
Pagine: 317
Prezzo: € 9,90
Sinossi
Borghereto, sonnolento paesino dell'Umbria, ha poco da offrire a chi è in cerca di avventura. Così Leyla Prasad, una ragazzina con una passione smodata per il mistero e i libri gialli, passa il tempo scorrazzando in bicicletta per le campagne assolate. Finché una mattina, fra i campi di girasoli, trova il corpo senza vita di una bambina. Leyla si sente improvvisamente catapultata in una delle storie dei suoi libri, tanto più che il caso è affidato proprio a sua madre, il vice commissario di polizia Mirella Vergari. In un primo momento i sospetti sembrano convergere su un anziano del posto, un uomo scontroso e solitario, con pesanti precedenti penali. Il superiore della Vergari, il commissario Pantasileo, in cerca di visibilità, spinge per chiudere rapidamente il caso incriminando il vecchio. Ma la Vergari non è convinta della sua colpevolezza e si ostina a indagare, coinvolgendo negli interrogatori anche altre insospettabili figure del paese. Tutti, a quanto pare, hanno segreti da nascondere. Eppure, alla fine, sarà proprio con l'aiuto della figlia che il commissario Vergari arriverà alla verità...






La domenica d’estate in cui fu ritrovato il cadavere di Beatrice Marra non era diversa da tante altre.
Il ritrovamento del cadavere di una bambina sconvolge la vita di Borghereto, sonnolento paesino umbro. A indagare, il vice commissario di polizia Mirella Vergari. È proprio sua figlia Leyla, una miniatura in gonnella del grande Poirot, a trovare, fra i campi di girasoli, il corpo senza vita di Gemma. La drammaticità dell’omicidio, del dolore, della violenza entra prepotentemente nella vita di Leyla. Le sue amate storie di crimini e investigazioni sono diventate concrete abbandonando le pagine dei libri per approdare nella dura realtà.
Quell’insana fascinazione per la morte era cosa recente: fino a pochi mesi prima, di cadaveri ne aveva incontrati solo sulla carta, nei libri gialli che leggeva. Non le procuravano fastidio né la mettevano a disagio: erano il mezzo necessario per il dispiegarsi dell’enigma. Niente cadavere, niente assassino. Ed era quello che la intrigava: scoprire il colpevole prima di arrivare alla fine. Poteva esserci un morto, un rapimento o anche solo un furto: l’importante era il mistero.
Le prime fasi dell’indagine fanno convergere i sospetti su un anziano del luogo, un uomo scontroso e solitario, detto  lo “Strambo”. Tutti, tranne Mirella, sono convinti della sua colpevolezza. Le prove non convincono il vice commissario che allarga il raggio investigativo, coinvolgendo negli interrogatori anche altre insospettabili figure del paese. Anche negli armadi del pseudo tranquillo paesino si nascondono molti scheletri!

Mirella affronterà un’inchiesta per nulla facile. Dovrà cercare la verità tra i tanti depistaggi cercando di tenere a bada la voglia della figlia di intrufolarsi nelle indagini ma sarà proprio il suo fiuto a fornirle la chiave per arrivare alla soluzione del caso.

“Delitto nel campo di girasoli” è un buon giallo che prende spunto da un orribile crimine per narrare la tranquilla vita di paese che poi così tranquilla non è. Tanti i personaggi, tutti ben caratterizzati, che rappresentano una perfetta cornice all’indagine e mostrano la brace che arde sotto la cenere. L’uragano, per dinamismo e simpatia, è lei, Leyla. È una ragazzina di 12 anni dal carattere tenace, disubbidiente per vocazione e ottimista per natura, determinata e con una passione smodata per i libri gialli ( ha chiamato la sua biciclette Miss Marple).

Con amabile e arguta ironia, la scrittrice scompone il romanzo intrecciando tre fili narrativi che compongono una storia ben articolata. Il crimine segue il suo evolversi naturale con indagine e risoluzione innescando la possibilità di descrivere la quotidianità e i problemi della famiglia di Mirella (un marito un po’ distratto e una madre con il bon ton al posto del sangue). Accattivante la vivida narrazione del comportamento di alcuni arzilli vecchietti che, dandosi ogni giorno appuntamento nella piazza del paese, danno vita al “parlamento” con diffusione e chiacchiere sugli ultimi avvenimenti.

Il tutto è visto attraverso gli occhi di Leyla, catapultata, con l’omicidio, nel mondo degli adulti dove la distinzione fra bene e male non è mai così netta.

Con un registro leggero che rappresenta un valore aggiunto al romanzo, Marzia Elisabetta Polacco affronta temi attuali del mondo giovanile mettendo in luce i pregi e i difetti del piccolo paesino della provincia umbra dove il male si presenta in tutta la sua malvagità. Ciò che emerge è il ritratto di una società di provincia dove i giovani appaiono smarriti ed enigmatici. Gli adulti sono persi dietro i loro problemi e dimenticano il ruolo fondamentale del genitore. Ognuno ha un mistero da celare.

“Delitto nel campo di girasoli” è un esordio più che positivo per l’autrice. Questo libro unisce il giallo a riflessioni sul malessere sociale e sulla distrazione degli adulti.

I girasoli sono, per me, il simbolo del sole e del calore dell’estate così come la famiglia dovrebbe essere luogo di luce, amore e protezione. Tuttavia sento il male sussurrare: “Dovrebbe,dovrebbe!”.

2 commenti:

  1. Grazie, Aquila, perchè mi offri sempre dei suggerimenti gialli moooolto interessanti *_*

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    1. Ricambio il favore, anche i tuoi suggerimenti sono sempre fonte di ottime letture :)

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