Se amate il thriller storico non potete perdervi, in
libreria dal 15 marzo, il romanzo “La fortezza del castigo” scritto da
Pierpaolo Brunoldi e Antonio Santoro, edito Newton Compton. Una storia
complessa di destini che si intrecciano instaurando, con il lettore, un
contatto emotivo molto forte. Intraprenderete un viaggio, nell’Italia del
Medioevo, che vi condurrà nel lato più oscuro della Chiesa crudele e spietata.
Mani grondanti sangue, cavalieri del Tau, frati sorretti da una fede che
qualche volta vacilla, una fanciulla che tutti cercano e un medaglione dal cupo
potere, sono gli ingredienti di questa avventurosa ricerca per ritrovare l’Alterus
Christus, una potente reliquia.
STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7
|
Pierpaolo Brunoldi e Antonio Santoro
Editore: Newton Compton
Editore: Newton Compton
Pagine: 380
Prezzo: € 9,90
Prezzo: € 9,90
Sinossi
1266. Francia, convento di Mantes. L'inquisitore Marcus attende nell'ombra l'arrivo di un frate. È deciso a strappargli a ogni costo la verità su un libro segreto che minaccia di scuotere le fondamenta della Chiesa... 1214. Italia, Altopascio, dimora dei cavalieri del Tau. Il francescano Bonaventura da Iseo, maestro nelle arti alchemiche, apprende con sgomento la notizia della scomparsa del suo mentore Francesco d'Assisi e riceve, dalle mani grondanti sangue di un confratello, un misterioso manoscritto che dovrà custodire a prezzo della vita. Determinato a trovare e liberare Francesco, Bonaventura decide di mettersi in viaggio: tra bui conventi e infidi manieri, scoprirà che il maestro aveva con sé l'Alterus Christus, l'unica reliquia in grado di sconfiggere le forze del male e impedire l'avvento dell'Anticristo. La ricerca di Bonaventura lo condurrà fino alla rocca maledetta di Montségur, fortezza inespugnabile degli eretici catari...
Trova il fiore che porta l’aquila con la croce tra gli artigli.
1266. Francia, convento di Mantes. L’inquisitore Marcus è
deciso a ritrovare un libro segreto capace di scuotere le fondamenta della
Chiesa. Un frate potrebbe esser decisivo nel ritrovamento del testo.
1214. Italia, Altopascio, dimora dei cavalieri del Tau. Il
francescano Bonaventura da Iseo, maestro nelle arti alchemiche, parte per un
lungo e difficile viaggio per trovare e liberare il suo mentore, Francesco
d’Assisi. Prima della partenza Bonaventura riceve un misterioso manoscritto che
dovrà custodire a costo della vita. La ricerca non sarà per nulla facile e
condurrà il frate fino alla rocca maledetta di Montségur, fortezza
inespugnabile degli eretici. Tutti vogliono impossessarsi dell’Alterus Christus,
l’unica reliquia in grado di sconfiggere le forze del male e impedire l’avvento
dell’Anticristo.
In questa ricerca il francescano Bonaventura non sarà solo,
con lui ci sono alcuni cavalieri del Tau tra cui Rolando che cela il suo viso
dietro una maschera d’oro e Fleur, una ragazza accusata ingiustamente di essere
una ladra e una strega. Insieme correranno innumerevoli pericoli, sfuggiranno
alla lama di molti nemici, affronteranno intrighi e tradimenti. Non sono eroi
ma uomini e donne con le loro fragilità, pronti per lottare in ciò che credono
anche se il conto da pagare può rivelarsi molto alto.
“La Fortezza Del Castigo” è una storia di finzione
letteraria all’interno di uno sfondo storico realistico del quale, gli autori,
ricostruiscono fedelmente la situazione politico-sociale, i costumi, le
condizioni di vita. La storia si mostra come un continuo sviluppo di eventi
concatenati che affondano le radici in un passato non molto lontano. Mi è
piaciuto il modo in cui le vicende personali si intrecciano con le grandi
vicende della Storia. Leggeremo di Papa Innocenzo III e la Crociata contro i
catari, toccheremo con mano la corruzione della Chiesa romana e le violenze
perpetuate in nome della fede cristiana.
Nel libro personaggi storici si affiancano a personaggi di
fantasia, tutti hanno un ruolo ben preciso rappresentando classi sociali ben
diverse. Le loro vite sono influenzate dagli eventi storici del tempo e il loro
comportamento rispecchia l’impeto dell’azione e la pacatezza della riflessione.
I protagonisti, resto affascinata dal mistero che circonda Rolando il cavaliere
dalla maschera d’oro, passano attraverso una serie di peripezie e nel loro
viaggio incontrano qualche benefattore ma molti oppositori. Interessante
l’indagine psicologica dei personaggi, Bonaventura trova nella fede il coraggio
per andare avanti anche se rifugge da un passato con qualche ombra, a sostegno
di una struttura narrativa complessa che affida alla Storia un ruolo difficile.
Gli eventi narrati, al centro sempre la figura della Chiesa, evolvono lasciando
dietro una scia di sangue e di violenza.
Il libero arbitrio che Dio ci ha donato è anche fonte delle nostre incertezze, dono e condanna.
Questa frase detta da Francesco d’Assisi ci pone davanti
alle debolezze che affliggono l’uomo. Nel romanzo la figura di Francesco, è
vista come una guida carismatica anche se, ancor oggi, la sua esistenza è
avvolta da numerosi misteri.
La vicenda narrata rispecchia l’inquietudine di un’epoca in
cui grandi sconvolgimenti hanno rivoluzionato non solo il tessuto sociale ma
anche la Chiesa. Nascono, infatti, gli ordini mendicanti che non ripudiano la
fede ma condannano gli uomini di chiesa assetati di potere che hanno
dimenticato la Parola di Dio. Anche la reliquia, al centro della storia, si
identifica con la sindone in cui fu avvolto il corpo di Gesù. Gli autori
ricostruiscono con fantasia la scomparsa e il ritrovamento di tale reliquia.
“La Fortezza Del Castigo” è un bel romanzo da leggere con la
curiosità con cui volgiamo lo sguardo ad epoche lontane ma non per questo prive
di fascino. Lo stile fluido assicura una lettura veloce, le tante avventure
tengono desta l’attenzione e svelano un mondo in cui la violenza impera
sovrana. Tuttavia qualcosa è in procinto di cambiare. Non sarà facile ma il
cammino, verso una Chiesa vera e fedele al vangelo di Dio, è iniziato.
Buona lettura a tutti.
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