martedì 17 gennaio 2017

RECENSIONE | “Finché notte non sia più” di Novita Amadei

Cari lettori oggi non vi parlerò di un thriller mozzafiato ma vi coinvolgerò con un romanzo pacato e riflessivo, appassionato e delicato. Si tratta dell’ultima opera di Novita Amadei, “Finché notte non sia più”, edito Neri Pozza.

STILE: 7 | STORIA: 8 | COVER: 8
Finchè notte non sia più

Autrice: Novita Amadei

Editore: Neri Pozza 
Pagine: 236 
Prezzo: € 16,50
Sinossi
All'alba di un nuovo anno, Caterina giunge in Francia dove sua zia Liliana si è stabilita dopo il fatale incontro con un turista francese. Nel borgo, antico come un aratro, sembra che il tempo non calchi mai la mano: campi coltivati a orzo, frutteti per trarvi conserve e marmellate, forni a legna dove cuocere il pane dal sapore acidulo del lievito madre, tutto sembra ubbidire a un placido scorrere degli anni e delle ore. Capelli biondo ruggine e, dipinta sul volto, la bellezza senza compromessi della gioventù, Caterina ha lasciato Roma, con i suoi androni scrostati e le strade chiassose, per sfuggire all'abbraccio soffocante di sua madre e trovare la propria via nel mondo. Conclusi gli studi, ha raggiunto zia Liliana con la prospettiva di un lavoro in un poliambulatorio e l'idea di dare una mano nella conduzione del Liliane Coiffure, un lindo salone di parrucchiera dalle poltroncine viola che la zia ha aperto in quel borgo nel sud della Francia. Un giorno capita nel salone un vecchio signore con una massa scompigliata di capelli e una mano tremante abbandonata lungo la gamba. Si è ferito alla fronte nel tentativo di accorciarsi da solo i capelli, ed è in imbarazzo tra quelle poltroncine viola, i vasi di ranuncoli e le riviste di moda impilate negli angoli. Fuggirebbe, se non fosse per l'accoglienza che gli riserva Caterina, che si prende subito cura di lui. Come due anime che si sfiorano e si riconoscono, Caterina e Delio, il vecchio signore, comprendono all'istante che il filo del destino li unisce. La sera stessa la ragazza riempie una valigia e si stabilisce nel casolare accanto alla casa di Delio. Il vecchio vive solo, circondato da una terra dura, con malerbe che crescono ovunque e cumuli di sterpaglie affastellati lungo i camminamenti dell'orto, quell'orto che sua moglie Teresa coltivava con cura prima che la malattia se la portasse via. Caterina non tarda a capire che un'altra mancanza grava sul cuore malandato del vecchio: Daniele, il figlio che la foto sulla credenza raffigura come un giovane uomo prestante, coi capelli un po' lunghi e un'aria sfrontata, è assente da casa da più di quattro anni. In paese, dove tutti parlano di lui e qualche ragazza lo nomina con il rimpianto di una ex innamorata, si sussurra che una grave offesa l'abbia spinto a rifiutare ogni contatto col padre. Quando, però, dopo una caduta, Delio cede alla vecchiaia e si mette a letto col volto scavato dalla stanchezza della vita, Daniele compare sull'uscio di casa. E Caterina, tormentandosi una ciocca di capelli, lo accoglie con un sorriso di disagio, il cuore impazzito.


“Lenta – Notte – da consumare – Come Granelli su una spiaggia –
Troppo impercettibili da notare –
Finché Notte – non sia più.”    
Emily Dickinson

Questa poesia di Emily Dickinson è l’epigrafe del romanzo di Novita Amadei e ne racchiude, secondo me, l’essenza.

Caterina decide di raggiungere sua zia Liliana, che vive in Francia, per sottrarsi all’abbraccio soffocante di sua madre. Dopo una laurea in Infermieristica, la ragazza ha l’opportunità di lavorare in un poliambulatorio. Quando può Caterina aiuta la zia nella conduzione del Liliane Coiffure, un salone di parrucchiera dalle poltroncine rosa. Qui conosce Delio, un anziano signore emigrante italiano. Tra i due nasce un’amicizia immediata tanto che Caterina decide di andare a vivere nel casolare accanto alla casa di Delio. Il vecchio signore, malato di solitudine e minato nel fisico dal morbo di Parkinson, vive nell’attesa del ritorno del figlio Daniele. Il giovane è assente da casa da più di quattro anni. Cosa riserva il destino alla giovane protagonista del romanzo?
L’amore, la passione, sono una maledizione. Una paura che muta in euforia ma in cui sopravvive qualcosa di oscuro.
I MOTI DELL'ANIMO
Leggendo questo romanzo vi sembrerà di cogliere negli atteggiamenti, nei comportamenti, nei gesti dei protagonisti i sentimenti che animano i loro cuori. Le sensazioni, le inquietudini, la volontà diventano evidenti sui loro volti che rispecchiano l’anima e caratterizzano la loro vita. I ricordi sono un ponte con il passato che non ritornerà più e anzi racchiude un mondo lontano.

FINCHÈ NOTTE NON SIA PIÙ
Arriva un momento, nella vita di ognuno, in cui sembra che tutto sia terribilmente difficile e complicato da affrontare. La vita appare una zona grigia che prelude a un’interminabile notte dell’anima. L’angoscia, il dolore, la sofferenza fanno si che la luce della speranza sia offuscata dalle tenebre. Il tempo inesorabilmente trascorre portando con sé i ricordi e rendendo l’uomo fragile. Bisogna poter e voler reagire. La vita deve essere vissuta sempre con coraggio. Fare delle scelte non è facile, a qualunque età, ma è fondamentale per non lasciarsi abbracciare e soffocare dal buio della notte. La speranza deve poter ricondurre la luce nella nostra esistenza affinché notte non sia più.
È facile essere eroi quando si vola e si vede attraverso i muri, essere vecchi è ben più complicato.
Alcuni protagonisti di questo romanzo hanno superato gli ottant’anni e hanno in sé il ricordo delle loro esistenze e la consapevolezza che non si può tornare indietro. Gli anni non rendono forti anzi donano fragilità all’uomo. Quando, stanchi di lottare, cediamo alla vecchiaia sui nostri volti appaiono i segni della vita,della stanchezza della vita. Allora il nostro cuore chiama a raccolta le persone care e spera di rivedere i loro volti, ascoltare le loro voci e magari ricevere una tenera, seppur ultima, carezza.

RIFLESSIONI
Ho letto questo libro provando una gran malinconia che non mi ha mai abbandonata. Caterina è una giovane donna che, guidata da un impulso misterioso, si occupa dell’anziano Delio. In lei c’è la forza della gioventù, il cambiamento è il suo nutrimento, anche se sarà l’amore a permetterle di vincere un grande dolore che la travolgerà. Tutti  noi abbiamo provato la sensazione di buio che ti paralizza e rende il cuore fragile. I problemi della vita offuscano la luce e aprono le porte al buio. Ma, come viene detto nel romanzo, il buio è solo un colore che la speranza può cancellare. Ho riflettuto sui temi trattati. La solitudine degli anziani, le malattie che minano il corpo e la mente, i desideri da realizzare e che miseramente s’infrangono sulle rocce delle difficoltà. Tra le pagine di questo libro ho trovato la difficoltà dell’esistenza e la speranza dell’amore. Il buio è solo un colore, l’amore è vita. Finché notte non sia più.

4 commenti:

  1. temo che questo titolo non faccia per me. nonostante la tua bella e interessante recensione. non lo sento nelle mie corde.
    per contro ho raccolto un altro tuo suggerimento ed ho cominciato a leggere il libro di Wendy Walker NON TUTTO SI DIMENTICA.

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  2. Leggendo la prima parte della tua recensione ho avuto l'impressione che alla base di questo romanzo ci sia tanta malinconia e infatti nelle tue riflessioni me ne hai dato conferma ;) Libri come questo mi incuriosiscono sempre anche se a volte mi provocano un pò di scombussolamento interiore.. ma il bello della lettura è anche e soprattutto questo ;)

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  3. mi piacciono le storie che scuotono emozioni e sentimenti, le ricerco... e questo potrebbe essere un titolo da inserire nella mia WL!!

    ciao! :))

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  4. Ciao cara!
    Prima volta che sento parlare di questo libro, la cui trama mi ha ispirato e la tua recensione conquistata!
    Devo metterlo subito in lista!
    Un abbraccio!

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