lunedì 9 gennaio 2017

RECENSIONE | "Il rituale del male" di Jean-Christophe Grangé

Carissimi lettori, fra i libri che ho terminato di leggere in questo periodo a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno, ho deciso di parlarvi di un romanzo complesso e inquietante che mette in luce i pensieri oscuri della mente di un serial killer. Si tratta de “Il rituale del male” di Jean-Christophe Grangé. 

Lo scrittore ha esordito negli anni Novanta giungendo alla notorietà con il romanzo “I fiumi di porpora” da cui è stato tratto un film di grande successo interpretato da Jean Reno e Vincent Cassel. Grangé è considerato uno degli autori di thriller più venduti in tutto il mondo. Con “Il rituale del male” ha confermato il suo ruolo di re francese del noir.

STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 9
Il rituale del male

Autore: Jean-Christophe Grangé
(traduzione di Paolo Lucca)

Editore: Garzanti 
Pagine: 732 | Prezzo: € 19,90
Sinossi
L’aria è malvagia sull’isola di Sirling, al largo della costa bretone. Un’aria salmastra, appiccicosa, in cui l’odore del mare si mescola alle immagini di un macabro rituale, al ricordo di un uomo, uno spietato serial killer dalla firma inconfondibile. L’Uomo Chiodo, però, ha smesso di colpire da più di quarant’anni. Nel 1971. A Lontano, nel cuore del Congo. Ma i segni di quei terribili omicidi emergono ora dal limbo del tempo in una base militare di fulgida tradizione. Il corpo di un giovane cadetto, dilaniato da un’esplosione, viene ritrovato all’interno di un bunker. I rilievi del medico legale non lasciano dubbi: il corpo è stato trafitto da centinaia di chiodi arrugginiti, gli organi asportati, gli arti orrendamente mutilati. A occuparsi del caso, stranamente, non è la polizia militare, ma la prestigiosa squadra Omicidi di Parigi, guidata dal comandante Erwan Morvan. Erwan è figlio di quel Grégoire Morvan che, proprio a Lontano, aveva messo fine alla scia di sangue dell’Uomo Chiodo, quello che sulle risorse minerarie del Congo ha costruito la propria fortuna e che ora, da una posizione defilata, comanda le leve della polizia francese. E mentre le vittime si moltiplicano e gli indizi si fanno via via più evanescenti, il fantasma dell’Uomo Chiodo torna a braccare i Morvan e a scuotere dalle fondamenta il buon nome di una famiglia in apparenza inattaccabile. Ben presto l’indagine costringe Erwan sulle tracce delle più oscure gesta di suo padre in Africa, trasformandosi in una sfida che oltrepassa le leggi dello spazio e del tempo, in cui nessuno è senza colpa e nessuno conosce la verità. Una corsa sfrenata per salvare chi ama, che condurrà Erwan lontano dalla Francia, nel cuore del Congo oscuro e sanguinoso che ha tenuto a battesimo la sua stessa esistenza.

Sole bianco, polvere rossa.

Una camera ardente a più di quaranta gradi.

Politici, pubblici ufficiali, autorità e imprenditori si avvicinavano a turno, si raccoglievano in preghiera per qualche istante e poi si allontanavano, tutti con lo stesso passo marziale, accecati dalla luce di mezzogiorno e dai bagliori crepitanti dei flash. In fondo alla stanza, tenuti a bada dai soldati delle forze armate della Repubblica democratica del Congo, i rappresentanti del popolo, più o meno benvestiti, sventolavano bandierine di plastica con l’immagine del defunto.
Il romanzo muove i primi passi in una camera ardente, i funerali del generale Sese Nseko. Siamo in Congo e l’Africa si mostra come un Paese dilaniato, sfruttato da uomini bianchi. Grégoire Morvan rientra a pieno titolo tra questi sfruttatori. È un uomo di potere, lavora per il governo francese e non esita a sporcarsi le mani pur di evitare qualsiasi problema politico, economico, giudiziale alla sua amata patria. Ma per fare il lavoro sporco non si può essere angeli sulla terra e Morvan angelo non è. Nel passato di Grégoire  c’è il ricordo di uno spietato serial killer dalla firma inconfondibile, l’Uomo Chiodo. Quarant’anni dopo, sull’isola di Sirling,avviene un macabro ritrovamento. Il corpo di un giovane cadetto, trafitto da centinaia di chiodi arrugginiti e con orrende mutilazioni,viene scoperto all’interno di un bunker. La squadra omicidi di Parigi, guidata da Erwan Morvan, figlio di Grégoire, indaga.

PASSATO E PRESENTE
Con un intrigante gioco di alternanza di ambientazioni e spazi temporali, lo scrittore ci porta avanti e indietro nel tempo tessendo l’impalcatura del romanzo che ondeggia sinuosamente collegando il cuore nero dell’Africa con la Francia e i suoi uomini politici pronti a tutto per sfruttare le risorse naturali di quei luoghi. Davanti alla possibilità di ricchezza e di potere quasi tutti chinano la testa, Morvan  è un uomo nefasto, perfido che si muove dietro le quinte manovrando i destini degli uomini a suo piacimento. Oggi come ieri. Tutto ebbe origine molti anni addietro quando, in una sperduta località africana, “Lontano”,  furono creati gli embrioni degli avvenimenti che daranno vita al romanzo.

LA FAMIGLIA MORVAN
La miriade di personaggi che animano le pagine del romanzo ruotano intorno alla famiglia Morvan formata da Grégoire, uomo violento abituato a imporre il suo volere su tutti, e sua moglie Maggie sottoposta a continue violenze fisiche e psicologiche. Completano il quadro i tre figli. Erwan, poliziotto modello. Loic, consumatore accanito di cocaina. Gaelle, odia il padre e vende il suo corpo per ribellione. Come potete vedere i personaggi sono complessi e ricchi di sfaccettature. Molte le passioni alla base dei loro comportamenti, appaiono come corpi che vorrebbero sottrarsi all’influenza del padre ma invano. La forza dominatrice di Grégoire è intensa e devastante.

COLTAN, LA SABBIA NERA PER CUI IN MOLTI SONO DISPOSTI A UCCIDERE
Cos’è il coltan? Io non avrei saputo rispondere fino a poco tempo fa. “Il rituale del male” mi ha fatto scoprire questo minerale risorsa importantissima per fabbricare i telefonini che tutti adoriamo. Le miniere di coltan si trovano in Congo e lascio a voi scoprire il ruolo di questo minerale nella storia. Non vi sfugga il contrasto tra l’inferno delle miniere e il mondo patinato dell’hi-tech.

CHE SFIDA!
Quando ho avuto tra le mani questo libro sono rimasta affascinata dalla cover molto suggestiva e preoccupata dalla mole del volume, ben 751 pagine. Io amo le sfide e leggere tutte quelle pagine di un autore che non conoscevo è stato sicuramente un azzardo andato a buon fine. Ben 147 capitoli che ho divorato perché vengono trattati temi politici e sociali molto interessanti. Lo sfruttamento delle risorse naturali,le ricchezze create sulla pelle dei più deboli, il sentirsi Dio e giocare con il futuro dei propri cari. 

PERCHÈ LEGGERE "IL RITUALE DEL MALE"
La saga familiare è una tela su cui vengono trasferite immagini inquietanti di riti magici, di un mondo parallelo assetato di sangue, di follia che plasma la mente umana nutrendola con il Male. Sarete tentati di dividere i personaggi in buoni e cattivi, sarà un tentativo vano. Vi renderete conto, purtroppo è così, che in ognuno ci sono ombre e luci anche se potrete trovare un fragilissimo filo di amore fraterno che, pur nella violenza più pura, offrirà uno spiraglio di buoni sentimenti in un mare di autodistruzione. Vi attende una lettura fluida con capitoli brevi che regalano dinamicità alla storia. Attenti però a non fare il mio stesso errore. Fin dall’inizio mi sono spesso chiesta dove mi avrebbe condotta quel ventaglio di storie che si apriva sotto i miei occhi. Verità e menzogna sono spesso due facce della stessa medaglia. Il finale prelude a un seguito, già pubblicato in Francia, che sarò ben lieta di leggere.

A quanto pare la famiglia Morvan ha molti scheletri nell’armadio. Forse ritorneremo in Africa, sicuramente ripartiremo dalla Francia con la convinzione che il Male respira e vive con noi.

5 commenti:

  1. Eh questo li avevo notato e mi aveva fatto pure l'occhiolino

    Sono decisamente in tempo x metterlo in wishlist 😁

    RispondiElimina
  2. Ciao Aquila...ti seguo da un po' e trovo le tue recensioni molto pertinenti e molto molto belle. Mi ha molto sorpreso leggere che non avevi mai letto prima Grange!fidati...lui è il migliore!leggi i precedenti..la trilogia del diavolo in particolare..non resterai delusa!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Davide, grazie mille ^-^ Seguirò il tuo consiglio e cercherò di recuperare gli altri romanzi al più presto :)

      Elimina
    2. Io sono un lettore "seriale" di gialli/ thriller...Se sei su Facebook ci confrontiamo e scambiamo opinioni :-)

      Elimina