giovedì 21 aprile 2016

RECENSIONE | "Una segretaria per milord" di Federica Soprani e Vittoria Corella

Carissimi amici, chi mi segue sa perfettamente che io prediligo il genere thriller e raramente leggo romance. E’ una scelta che mi porto dietro da sempre, non c’è un motivo specifico se non la voglia di leggere romanzi in cui l’adrenalina e la suspense la fanno da padroni. Tempo fa ho avuto il piacere di leggere alcuni lavori, di due talentuose scrittrici, che ho adorato fin dalle prime battute. La loro scrittura raffinata, ricca di emozioni, curata nei minimi particolari, mi ha permesso di vivere storie travolgenti in cui ogni personaggio rappresentava un’anima inquieta caratterizzata da luci e ombre che interagivano per creare vicende coinvolgenti. Mi riferisco a due lavori davvero intriganti: la serie vittoriana “Victorian Solstice” e la saga steampunk “Victorian Vigilante”. Avrete sicuramente capito che sto parlando di Federica Soprani e Vittoria Corella, due amiche che condividono l’amore per la scrittura e sono talmente in sintonia da creare intense storie che catturano il lettore trascinandolo in un vento di emozioni. Le nostre amiche, però, amano le sfide e hanno realizzato un romanzo romance storico. Un bel cambiamento! Avranno vinto la scommessa? Andiamo per ordine.  

Una segretaria per milord
Federica Soprani e Vittoria Corella

Editore: HarperCollins Italia
Pagine: 135 
Prezzo: € 3,49

Sinossi: Londra, 1912 - Al grido di: Il voto alle donne, Emy White si è incatenata davanti ai cancelli del Parlamento di Londra. Non è la prima volta che ha la sfacciataggine di portare avanti in maniera tanto spudorata le richieste del Circolo del Voto di cui fa parte, ma di certo è la prima volta che qualcuno osa metterle le mani addosso. E non si tratta di un poliziotto... Il terribile affronto le arriva dal Conte di Reavley, deciso a por fine alla sua pantomima con la forza. Accecata dall'insulto, Emy lo schiaffeggia, salvo pentirsi amaramente di quel gesto, e solo perché lei disdegna la violenza. Pronta a chieder perdono, si presenta alla porta di milord che, però, non ha intenzione di scusarla tanto facilmente. Sarà sufficiente un mese come segretaria al suo servizio per far dimenticare alla bella suffragetta ogni velleità di parità sessuale? O forse, in quel periodo di tempo, l'impeccabile gentiluomo vedrà crollare ogni sua sicurezza?

STILE: 8 | STORIA: 7 | COPERTINA: 7

Londra, maggio 1912
Supina sul marciapiede, Emy White notò una nuvola a forma di coniglio. Bianconiglio? Bianconiglio, aspettami! Quel pensiero la fece ridere.

Quasi tutti gli astanti dovettero ritenere che lei fosse pazza, che soffrisse di una qualche forma di disturbo femminile che le faceva trovare allettante stare sdraiata all’ingresso di Westminster, con le catene incrociate sul petto, decisa a bloccare il passo dei Parlamentari di entrambe le camere, Alta e Bassa. Lord e Comuni  […]

“Il voto alle donne!” gridò allora, facendo sobbalzare il bobby.
Emy White si è incatenata davanti ai cancelli del Parlamento di Londra per sostenere le richieste del Circolo del Voto. A porre fine alla sua protesta è il Conte di Reavley, uomo deciso e sicuro di sé. Emy, come reazione all’affronto subito, lo schiaffeggia ma si pente subito del suo gesto. Lei, che disdegna la violenza, si è fatta sopraffare dalla collera. Pronta a chiedere scusa, Emy si reca a casa del Conte  che le propone di espiare la sua colpa lavorando per lui come segretaria. Basterà questo per far dimenticare a Emy ogni velleità di parità sessuale? O sarà l’impeccabile gentiluomo che vedrà crollare ogni sua sicurezza?

Emy è una giovane suffragetta che crede nell’uguaglianza, nella pari dignità tra uomini e donne. Presta la sua opera di volontaria presso la Brick Lane, una clinica per donne perdute e ragazze madri. Uguaglianza, emancipazione femminile sono i suoi mantra.
Emy pativa la fatica di ingoiare il proprio orgoglio di donna del nuovo secolo, figlia dell’avanguardia del Novecento che doveva ancora una volta chinare il capo e sottomettersi a un uomo, un maschio. E con l’aggravante della nobiltà.
L’incontro-scontro tra Emy e il Conte di Reavley è l’inizio di una storia che vedrà la nascita e l’evoluzione di un sentimento che determinerà molti cambiamenti nella vita dei protagonisti.

L’eroina del romanzo è una donna consapevole della propria dignità, disposta a lottare per conquistare il rispetto che le è dovuto, pronta a ribaltare le convenzioni sociali che vedevano le donne come “cose” nelle mani degli uomini. Anche i suoi sentimenti non avranno vita facile. Divisa tra due uomini che si contendono il suo amore, dovrà scegliere tra il turbamento e la passione, tra l’estasi e il desiderio.

“Una segretaria per milord” è un romanzo ben scritto, dalla trama lineare ma avvincente che strappa più di un sorriso. Ho apprezzato il ruolo di suffragetta della protagonista, anche se, a dir il vero, il mio personaggio preferito è stato il barone Amory Aberconway, amico di Nigel. Le sue battute, il suo modo di fare mi hanno conquistata.

Federica e Vittoria sono riuscite nel difficile compito di farmi apprezzare un genere che non amo molto. Vi spiego il perché.

Il romanzo non presenta una lettura sdolcinata ed esageratamente romantica. Il carattere psicologico dei personaggi è ben approfondito. Le vicende narrate sono curate nei particolari e c’è sempre un filo d’ironia che sdrammatizza ogni cosa. Le figure del romance sono rispettate: l’eroina giovane e bella, l’eroe pronto a lottare per la donna amata, gli antagonisti gelosi e l’amico del protagonista.

La lettura fluida è scandita da un buon ritmo, gli avvenimenti si susseguono disegnando un ottimo intreccio che rivela non solo il potere del cuore ma anche il valore della mente. I due protagonisti si confrontano e il cambiamento non è un miraggio ma una possibilità di crescita e di unione.

Le talentuose Federica Soprani e Vittoria Corella hanno dimostrato, ancora una volta, bravura e sensibilità. Dopo aver intrigato e inquietato i lettori, io in primis, con il racconto di efferati delitti hanno scritto un romanzo per dar voce all’alchimia delle emozioni, per parlar d’amore con piglio deciso ma rivelando un cuore tenero e sensibile. Promosse a pieni voti.

7 commenti:

  1. Grazie infinite!
    Lieta di non averti tediato con questo nostro divertissement. E tranquilla, nei prossimi mesi avrai nuovi delitti e atmosfere gotiche e oscure: sono in uscite due nuovi episodi di Victorian Solstice ;)

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  2. Grazie per la recensione. Mi fa molto piacere ti sia pioaciuto il romance, così insolito per noi.

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  3. Come al solito sono io a dover ringraziare voi, è sempre un piacere leggervi :) Non vedo l'ora di continuare la serie di Victorian Solstice, mi è mancata :D

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  4. amo i thriller, lo sai, ma assolutamente leggo anche volentieri i romance!! questo potrebbe piacermi, sì si!!

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    1. Ciao Angela, io non amo in modo particolare i romance ma Federica e Vittoria sanno come rendere brillanti e coinvolgenti i loro romanzi :)

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  5. Questo libro sembra davvero carinO!!
    è strano sentirti recensire un genere così diverso da quello che fai di solito! ;)

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    1. Ciao Erin, in questo romanzo non ci sono omicidi ma una storia dinamica e ben scritta. Ogni tanto lascio i miei amati thriller per cimentarmi con lettura completamente diverse. Federica e Vittoria sono una garanzia :)

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