lunedì 7 marzo 2016

RECENSIONE | “L’Eco Lontana Delle Onde Del Nord” di Corina Bomann

Buon inizio settimana, carissimi lettori :) Il week end appena trascorso è stato caratterizzato da un tempo pessimo: freddo, vento e pioggia. Così ho approfittato della "reclusione in casa" per leggere un libro che da un po’ faceva bella mostra di sé nella mia libreria: “L’Eco Lontana Delle Onde Del Nord” di Corina Bomann, traduzione di Lidia Castellani, per Giunti Editore.

L'Eco Lontana Delle Onde Del Nord
di Corina Bomann

Editore: Giunti

Pagine: 448

Prezzo: € 11,90

Sinossi: Dopo la dolorosa separazione dal marito, Annabel cerca di ripartire trasferendosi sull'isola di Rügen, nel Mar Baltico, con le sue bianche scogliere di gesso e le lunghe spiagge incontaminate. In una magnifica casa sulla costa, con un nuovo lavoro in un hotel del posto, Annabel è certa di poter ritrovare la serenità. Finché un giorno, nel porto di Sassnitz, scorge una vecchia barca a vela con una scritta sbiadita sul fianco: "La Rosa delle Tempeste". Un nome che suscita in lei un'attrazione immediata e irresistibile. Accarezzando il sogno di comprare la barca, per restaurarla e trasformarla in un caffè sull'acqua, Annabel si imbatte nell'affascinante Christian Merten, anche lui interessato all'acquisto per ragioni piuttosto oscure. La scoperta di una lettera nascosta nella stiva mette ben presto Annabel e Christian sulle tracce di una donna che, oltre trent'anni prima, proprio su quella barca, era fuggita dalla Germania Est. Ma Annabel non può immaginare che nella Rosa delle Tempeste è sepolto un segreto che ha segnato tragicamente la sua infanzia. E che potrebbe cambiare per sempre il suo futuro.

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STILE: 7 | STORIA: 8 | COPERTINA: 7

Annabel, giovane pubblicitaria, si separa dal marito , uomo freddo e dedito solo al lavoro. Per ricominciare la giovane donna e sua figlia Leonie, si tresferiscono sull’isola di Rugen, nel mar Baltico. In una bella casa sulla costa, Annabel cerca di riprendere in mano la sua vita, ricominciando a lavorare e occupandosi della piccola Leonie che soffre intensamente per la mancanza del padre che si rifiuta di vederla perso nel suo voler far carriera a tutti i costi. Un giorno, nel porto, Annabel vede una vecchia barca, mal ridotta, in vendita. Il suo nome è “Rosa delle tempeste”. Senza sapere il perché, Annabel si sente attratta dalla barca che incarna il suo sogno di libertà e di futuro.  Vorrebbe acquistarla ma deve fare i conti con altri possibili acquirenti. Durante una visita sulla nave, Annabel scopre, nascosta dietro il rivestimento della tappezzeria della cambusa, una lettera ingiallita dal tempo. Ogni frase impressa su quel vecchio foglio riporta alla mente della donna un passato mai dimenticato che condiziona il suo presente.
In quel momento mi accorsi che dietro il rivestimento c’era qualcosa. Era un pezzetto di carta ripiegato più volte: una lettera, scritta con calligrafia convulsa. L’inchiostro era sbiadito, le macchie di umidità avevano cancellato alcune parole. Ebbi una fitta al cuore. La donna che scriveva aveva provato a fuggire dalla Repubblica Democratica Tedesca! Magari stavo correndo troppo con la fantasia, ma c’era la possibilità che quella barca non fosse stata soltanto un peschereccio, ma anche un mezzo per aiutare i cittadini della Germania Est a fuggire all’Ovest.
La curiosità si trasforma ben presto in ossessione, Annabel vuol scoprire ogni cosa sul passato della “Rosa delle tempeste”: riportando alla luce la vera storia della barca verrà svelata anche la verità sul passato drammatico della donna.
Un’isola del Baltico sferzata dal vento, una vecchia imbarcazione che nasconde un segreto, una donna che cerca nel passato la chiave del suo destino.
Corina Bomann è tra le voci più amate della narrativa femminile e il suo stile  lieve ma incisivo caratterizza ogni suo opera.

“L’eco lontana delle onde del Nord” è un romanzo che inizia in sordina per poi crescere pagina dopo pagina. I capitoli segnano un rincorrersi tra presente e passato conducendo il lettore al tempo in cui la Germania era divisa in Repubblica Federale a ovest e Repubblica Democratica ad est. Il muro di Berlino divideva la città in due e impediva la libera circolazione delle persone. I tentativi di fuga erano stroncati sul nascere. In questo contesto storico s’incastra la storia narrata dalla Bomann.

Annabel, la protagonista del romanzo, è prigioniera di un drammatico passato che si porta dietro con ferite mai guarite. Un’infanzia difficile, un’adozione non priva di ostacoli, tante domande a cui nessuno può rispondere. Così il passato condiziona il presente e pone un alone d’incertezza sul futuro.

“L’eco lontana delle onde del nord” è un romanzo che si legge in modo scorrevole. Il destino ha un ruolo preponderante nella storia, forse troppo, e gli avvenimenti si susseguono rapidi e incisivi. Non ho condiviso alcune scelte fatte dai personaggi mentre ho apprezzato i risvolti “umani” della storia. Corse notturne in riva al mare lasciando da sola una bimba di cinque anni in casa? Poco probabile. Miracolosi cambiamenti comportamentali in seguito a gravi malattie? Forse. Uomini e donne coraggiosi  che devono affrontare difficili percorsi di vita e che si ritrovano grazie a una barca? Affascinante. Siamo padroni del nostro destino? Non so. Chi toglie la vita a un essere umano, merita il perdono? Difficile a dirsi.

Mi è piaciuta molto la narrazione del passato di Annabel, la mancanza di libertà, la paura di essere controllati dalla polizia. La Storia ben si incastra con l’evolversi dei fatti narrati e le atrocità della guerra fredda. Ho amato la piccola Leonie, la sua fragilità, il bisogno di essere protetta e amata. Ho condiviso con Annabel, donna decisa e coraggiosa, il bisogno di “sapere” e la voglia di libertà e di giustizia.


“L’eco lontana delle onde del Nord” è un romanzo che punta sui sentimenti con un tocco di suspense. Può l’amore vincere i fantasmi del passato? Sicuramente l’amore aiuterà Annabel ma sarà la sua determinazione a voler scindere la menzogna dalla verità, a sostenerla nei momenti difficili. In questo romanzo troverete legami familiari spezzati, il desiderio di ricominciare per chiudere con il passato e guardare con fiducia al futuro. A volte il destino ci offre una possibilità per realizzare i nostri sogni. E’ una speranza mai una certezza. 

8 commenti:

  1. Ciao cara! Che bella recensione! Sono felice che questo romanzo ti sia piaciuto tanto quanto me! :D

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    1. E' piacevole condividere l'amore per le belle letture :)

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  2. Ciao! Non sai in quanti mi hanno consigliato la Bomann! Sinceramente l'avevo sempre considerata troppo sul genere "femminile" per me, ma dalla tua recensione mi sembra invece che potrebbe riscontrare il mio gusto! Devo provare ;)

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    1. Questo è il primo romanzo della Bomann che leggo, mi hanno anche consigliato "L'isola delle farfalle" :)

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  3. il titolo e la copertina le ho sempre ritenuti molto suggestivi, e a quanto pare anche la storia narrata può essere bella e piacevole! vorrei poter dire che la aggiungo in WL.. ed in effetti lo faccio, ma è così lunga che rischio di perdermi :O

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    1. Carissima Angela siamo in due a perderci nelle nostre infinite WL. E'il destino di noi lettrici sempre pronte a rincorrere nuovi libri e nuove sensazioni :)

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  4. Un romanzo che dalla sola trama non mi incuriosiva particolarmente ma devo ammettere che le tue parole hanno risvegliato la mia curiosità.. magari una possibilità gliela concedo pure :)

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    1. Spesso le trame non riescono a trasmettere la vera essenza del romanzo. Dagli un'opportunità, non te ne pentirai :)

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