Carissimi amici iniziamo una nuova settimana con il secondo
volume di una quadrilogia che ha conquistato un vasto pubblico di lettori.
Avrete già compreso che mi riferisco a “Storia del nuovo cognome”, seguito de "L’amica
geniale" di Elena Ferrante (Edizioni E/O).
Elena Ferrante
#3 Storia di chi fugge e di chi resta
#4 Storia della bambina perduta
Editore: Edizioni E/0
Pagine: 480
Prezzo: € 19,50
Sinossi: "Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi resi conto che - in buona fede certo, con affetto - avevo fatto tutto quel viaggio soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Lei naturalmente se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e ora stava reagendo spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c'era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell'una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell'altra". Ecco "Storia del nuovo cognome", secondo romanzo del ciclo de "L'amica geniale". Ritroverete subito Lila ed Elena, il loro rapporto di amore e odio, l'intreccio inestricabile di dipendenza e volontà di autoaffermazione.
STILE: 8 | STORIA: 8 | COPERTINA: 6
Nella primavera del 1966 Lila, in uno stato di grande agitazione, mi affidò una scatola di metallo che conteneva otto quaderni. Disse che non poteva più tenerli in casa, temeva che il marito li leggesse. Portai via la scatola senza far commenti, a parte qualche accenno ironico al troppo spago che le aveva stretto intorno. In quella fase i nostri rapporti erano pessimi, ma pareva che li considerassi tali solo io. Lei, le rare volte che ci vedevamo, non manifestava nessun imbarazzo, era affettuosa, mai che le sfuggisse una parola ostile. Quando mi chiese di giurare che non avrei aperto la scatola per nessun motivo, giurai. Ma appena in treno sciolsi lo spago, tirai fuori i quaderni, cominciai a leggere.
Giusto per rinfrescare la memoria vi ricordo che la saga de
“L’Amica Geniale” narra, in quattro volumi, la storia di Elena e Lila
dall’infanzia all’età adulta. La storia è prevalentemente ambientata nei
quartieri popolari di Napoli e inizia negli anni del dopoguerra.
Raffaella Cerullo, detta Lina o Lila, è nata nell’agosto del
1944. Ha sessantasei anni quando scompare da Napoli senza lasciare alcuna
traccia. Scolara brillantissima ha dovuto rinunciare a proseguire gli studi per
volere del padre. Impara il mestiere di scarpara e sposa giovanissima Stefano
Carracci. La sua vita matrimoniale è costellata da molteplici difficoltà
tuttavia Lina si dedica, con successo, alla gestione di una salumeria nel nuovo
rione e del negozio di scarpe a piazza dei Martiri. Durante una vacanza a
Ischia si innamora di Nino Sarratore.
Elena Greco, detta Lenuccia o Lenù, nata nell’agosto del
1944, è l’io narrante di questa lunga storia. E’ amica d’infanzia di Lila e
dopo le elementari continuerà a studiare, con crescente successo, fino alla laurea
alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Elena è segretamente innamorata, fin
dalla prima infanzia, di Nino Sarratore.
In “Storia del nuovo cognome” ritroviamo le due
amiche-nemiche che continuano a coltivare il loro rapporto di amore e odio,
creando un intimo intreccio fra le loro vite che si protendono verso la
realizzazione di sé. Lina e Lenù hanno intrapreso un cammino diverso, in alcuni
momenti le loro strade si avvicinano, si sfiorano, si intersecano per poi
ritornare repentinamente ad allontanarsi. Le due protagoniste hanno sviluppato
una forte dipendenza l’una dall’altra e tutto diventa una sfida, un voler
vivere la vita dell’altra in un’altalena di sentimenti.
Lila si sposerà giovanissima ma la sua non sarà una scelta
felice. Lenù continuerà a studiare e a soffrire per un amore che non è
corrisposto. Dopo un’estate indimenticabile al mare il divario, tra la vita di
Lina e quella di Lenù, diventa sempre più grande e il loro rapporto si complica
ulteriormente. Elena sembra subire la forte personalità di Lila anche se trae
forza proprio da questo difficile rapporto per costruire il suo avvenire.
La scrittrice, in un’intervista rilasciata al Corriere della
Sera. Il Club de La Lettura, ha detto:
“I moltissimi fatti della vita di Lila ed Elena mostreranno
come l’una tragga forza dall’altra. Ma attenzione: non solo nel senso di
aiutarsi, ma anche nel senso di saccheggiarsi, rubarsi sentimento e
intelligenza, levarsi reciprocamente energia.”
C’è lealtà e invidia nel rapporto tra Elena e Lina, questo
dualismo le porta a essere molto simili il tante cose e diverse in altre.
Le ragazze crescono in una società segnata dalla violenza che
a volte è evidente agli occhi di tutti, a tratti è nascosta al riparo fra le
mura domestiche. Lila, fin da piccola, attribuisce molta importanza alla
ricchezza considerandola un traguardo da raggiungere il più presto possibile.
Per Elena è importante studiare.
Pesavano molto. A casa, emozionatissima, scoprii che non erano i volumi già usati, spesso maleodoranti, che in passato mi aveva procurato la maestra, ma erano nuovi di zecca, profumati di stampa fresca, e tra loro spiccavano i vocabolari, lo Zingarelli, il Rocci e il Calonghi-Georges, che la maestra non era mai riuscita a procurarmi. Mia madre, che aveva una parola di disprezzo per qualsiasi cosa mi accadesse, a vedermi mentre scartocciavo i pacchi scoppiò a piangere.
“Storia del nuovo cognome” è un romanzo che si legge con
partecipazione emotiva e molta curiosità. Intorno alle due protagoniste ruotano
molti personaggi che, con le loro incursioni nella vita delle ragazze, segnano
il ritmo della storia, l’avvicendarsi di fatti e situazioni. La lettura fluida
permette di seguire facilmente l’evoluzione della storia che riserva numerose
sorprese. L’unica nota dolente è rappresentata dalla cover, la seconda come la
prima, che non trovo molto piacevoli da vedersi. Se dietro la scelta di queste
cover ci sia un significato io non lo conosco. A breve leggerò il terzo volume
della saga L’Amica Geniale, “Storia di chi fugge e di chi resta”, per scoprire
ancora un po’ del rapporto d’amicizia tra Lina e Lenù. Forse capirò chi è il
vero genio tra le due ragazze anche se, per il momento, il talento è tutto
della scrittrice Elena Ferrante.
è una di quelle serie che mi hanno consigliato diversi lettori, e che non ho iniziato solo per questioni di tempo!
RispondiEliminaMa arriverà il momento della ferrante, ne sono certa. Spero il prima possibile ^_^
Io devo leggere gli ultimi due volumi della serie e lo farò al più presto :)
EliminaDevo leggere ancora il primo volume, ma ne ho sentito parlare davvero benissimo. Spero di poterlo leggere presto.
RispondiEliminaIl pubblico dei lettori ha decretato il successo di questa serie. io l'ho scoperta quasi per caso e non vedo l'ora di leggere anche i volumi che la completano :)
EliminaIo - contro ogni logica - ho iniziato la saga dal quarto volume, ora sono impaziente di recuperare gli altri, di tornare indietro nel tempo e scoprire gli antefatti di Lila e Lenù...il modo di scrivere della Ferrante mi ha molto affascinato :)
RispondiEliminaIniziare dall'ultimo volume è un atto di coraggio ora dovrai tornare indietro e giungere al momento in cui tutto è iniziato :)
EliminaAquilaaaa che bella recensione!!!!! Quanto le adoro Lila e Lenù, mi hai fatto venir voglia di mollare tutto ciò che sto leggendo ora e rituffarmi tra le pagine di questa quadrilogia che mi ha fatto sospirare dal tanto l'ho desiderata, ma così tanto da affezionarmi anche alle copertine, quando le avvisto vado in brodo di giuggiole!
RispondiEliminaGrazie ^-^ Sicuramente è una storia che conquista ed è impossibile non affezionarsi alle protagoniste :)
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