Se siete stanchi di dover rimanere chiusi in casa, oggi 28 gennaio potrete iniziare un viaggio avventuroso grazie alla “La fortuna di Finch”, terzo romanzo della saga bestseller ideata dalla scrittrice canadese Mazo de la Roche. Dopo “Jalna” e “Il gioco della vita”, alcuni componenti della famiglia Whiteoak faranno ritorno in Inghilterra, lontana madrepatria della famiglia, luogo dove tutto ha avuto inizio e si annidano vecchi ricordi e storie leggendarie. Quindi, per gli appassionati delle storie della famiglia Whiteoak, è finalmente giunto il momento di ritornare nelle stanze di Jalna.
STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7 |
Mazo de la Roche
Nicholas ed Ernest Whiteoak stavano prendendo il tè. Ernest, convinto di essere sul punto di ammalarsi di uno dei suoi raffreddori, evitava in ogni modo gli spifferi del corridoio e dell’atrio e si faceva servire il tè in camera. Il fratello gli teneva compagnia davanti al caminetto, dall’altro lato del tavolino apparecchiato.
Con vero piacere ho ritrovato i protagonisti di questa avvincente saga. La presenza di nonna Adeline è sempre nettamente percepibile e le sue parole riecheggiano nei corridoi della tenuta. La sua ultima beffa, lasciare tutto il suo patrimonio a Finch, ha prodotto sconcerto nei suoi familiari. Di questo, il giovane Whiteoak, è ben consapevole e vive male l’avvicinarsi del suo ventunesimo compleanno che segnerà l’accesso al patrimonio della nonna. Tuttavia gli zii e i fratelli, per superare questa situazione di risentimento, gli organizzano una grande festa di compleanno. Finch propone agli zii, Ernest e Nicholas, un viaggio a proprie spese in Inghilterra, la madrepatria della famiglia. Dopo la traversata in transatlantico, i tre si godono un breve soggiorno a Londra. Finch assapora la libertà e si approccia a nuove prospettive sul mondo. Ma è a casa della zia Augusta, nella campagna del Devon, che lo attende la vera sorpresa nelle vesti della cugina Sarah. La ragazza, orfana cresciuta dalla zia, è raffinata e amante della musica. Finch non resiste al suo fascino ma dovrà ben presto misurarsi con un avversario. Nel frattempo, in Canada, Wakefield scopre il suo amore per la poesia e i rapporti tra Renny e Alayne prendono una direzione inaspettata. Al loro ritorno Finch e gli zii troveranno una famiglia molto cambiata.
La famiglia Whiteoak è in pieno fermento. Tra i suoi componenti ci sono legami forti ma anche rancori striscianti e contrapposizioni. Un microcosmo di luci e ombre in cui si sviluppano le dinamiche che governano i difficili rapporti familiari. I personaggi, ricchi di fascino e forti personalità, si dividono tra coloro che inseguono i propri sogni e chi rimane fortemente ancorato alla realtà e al legame con la propria terra. Così passiamo dall’autoritaria nonna Adeline, al rude e prode Renny, dall’impulsivo Piers alla furbizia e vivacità di Wakefield, dal riservato Eden dedito solo alla poesia, a Meggie dal carattere a tratti testardo ed egoista alla diffidenza di Alayne.
La vita non è facile a Jalna dove la tradizione continua imperturbabile senza tener conto dei cambiamenti generazionali. Gli scontri tra personalità diverse sono quotidiani e coinvolgono grandi e piccini. Alayne, moglie di Renny, è una donna assennata e intellettuale. Subisce il fascino di Jalna ma non riesce a integrarsi completamente nella famiglia.
“La vita a Jalna le era sembrata così misteriosa e diversa da quella cui era abituata”. La strada creata dal suo matrimonio con Renny “era fitta di corridoi bui e labirintici, separati da porte sprangate che una volta aperte lasciavano passare correnti gelide ed echi di cavalli al galoppo.”
Dal canto suo Renny, all’apparenza arrogante e irremovibile, non riesce a comprendere sua moglie.
Se tuo padre fosse stato un commerciante di cavalli invece che un professore del New England, forse ci capiremmo meglio.
Il personaggio che mi ha coinvolta maggiormente è quello di Finch, sensibile e incompreso genio musicale, non assecondato nelle sue aspirazioni dai parenti. Il giovane si sente in colpa per aver ereditato i soldi della nonna ed è convinto di non poter godere di tale ricchezza senza far qualcosa di gentile per gli altri. È sempre afflitto da mille paure, goffo nei movimenti. A causa della sua inesperienza, il ragazzo investirà incautamente parte del denaro ereditato e ne spenderà molto in regali costosi per la sua famiglia. Anche lontano da casa, Finch vivrà momenti dolorosi che lo porteranno a chiudersi in se stesso per poi aprirsi al mondo trovando la forza necessaria per vincere le sue paure.
La saga dei Whiteoak è avvincente, mai noiosa, grazie ai tanti personaggi che la animano. Lo scontro tra generazioni, il confronto tra il mondo femminile e quello maschile, la tensione tra i membri della famiglia, sono i punti cardini dei romanzi. Per tutti Jalna rimane un rifugio sicuro in cui le preoccupazioni per l’agricoltura e il mantenimento dei cavalli, si fronteggia con una vita più artistica e intellettuale.
Nel terzo romanzo, “La fortuna di Finch”, la narrazione diventa più descrittiva e la scrittrice traghetta i personaggi verso il successivo volume. Immutati ritroviamo l’ottima scrittura, le ambientazioni ben curate e i personaggi intriganti. Una volta immersi in questa storia, ricca di emozioni, potrete osservare da vicino le sfide, i drammi, le novità che i Whiteoak affronteranno sempre con determinazione. Toccherete con mano le mille sfaccettature dell’amore per le persone care, per la propria terra, per il lavoro, per gli animali. Le tumultuose vicende private della famiglia Whiteoak non potranno che conquistarvi e in voi nascerà la curiosità di sapere cosa succederà a Jalna. Tranquilli, molti altri volumi ci aspettano. Finch e la sua famiglia, sotto l’ala protettrice di Jalna, ci danno appuntamento alla prossima pubblicazione. E la saga continua…
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