lunedì 27 maggio 2019

RECENSIONE | "Hanover House" di Brenda Novak

Dopo l’incredibile successo di “Alaska”, torna Evelyn Talbot, la psichiatra dei serial killer. Con “Hanover House” di Brenda Novak, Giunti Editori, abbiamo la possibilità di entrare nella clinica psichiatrica di massima sicurezza dove vengono internati i serial killer più efferati. Ad accoglierci ci saranno Evelyn e il tenace commissario Amarok. Conosceremo subito il nuovo crudele ospite giunto nella spettrale clinica. Si tratta di Lyman Bishop, il “Fabbricante di Zombi”. Niente sarà più come prima.

STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7
Hanover House
(Serie di Evelyn Talbot #2)
Brenda Novak (traduzione di S. Bortolussi)

Editore: Giunti
Pagine: 428
Prezzo: € 19,00 
Sinossi
È trascorso ormai un anno da quando Evelyn Talbot si è trasferita in Alaska, ad Hanover House, la clinica psichiatrica di massima sicurezza dove vengono internati i serial killer più efferati. Solo pochi di loro hanno una mente così brillante da riuscire a spiegare il complesso modus operandi che si cela dietro ai propri crimini, e uno di questi è appena arrivato. Si tratta di Lyman Bishop, il "Fabbricante di Zombi", un genetista accusato di lobotomizzare le sue vittime con un rompighiaccio. L' unico il cui raffinato intelletto regge il confronto con il famigerato Hannibal Lecter. Appena Evelyn lo incontra sente il sangue gelarsi nelle vene, e non è certo per la tempesta di ghiaccio che sta per abbattersi sulla zona... Ha la netta sensazione che qualcosa nella sua vita stia per cambiare, irreparabilmente. Quando viene ritrovato il corpo di una nuova vittima uccisa con un rompighiaccio, il dubbio che Bishop sia l'uomo sbagliato emerge con violenza. Ma le sfide non sono finite per Evelyn, perché la minaccia di Jasper, il ragazzo che a sedici anni l'ha segregata e seviziata, sembra più vicina che mai. Esiste un legame tra questi eventi? È solo un caso che la donna massacrata assomigli terribilmente alla bella psichiatra? Per Evelyn e l'uomo che ama, il tenace commissario Amarok, la caccia è di nuovo aperta. Perché nessuno è al sicuro nel grande freddo.




Siamo tutti malvagi, in un modo o nell’altro.
La dottoressa Evelyn Talbot continua a studiare la mente dei serial killer più efferati. Solo pochi di loro hanno una mente così brillante da riuscire a spiegare il complesso modus operandi che si cela dietro ai propri crimini. L’ultimo arrivato è uno di questi. Si tratta di Lyman Bishop, un genetista accusato di lobotomizzare le sue vittime con un rompighiaccio. L’unico il cui raffinato intelletto regge il confronto con il famigerato Hannibal Lecter. Tuttavia, mentre Bishop è rinchiuso nella clinica psichiatrica, viene ritrovato il corpo di una nuova vittima uccisa con un punteruolo da ghiaccio. Il “Fabbricante di Zombi” è davvero Bishop? Per Evelyn le sfide si fanno sempre più ardue anche perché Jasper, il ragazzo che a sedici anni l’ha segregata e seviziata, sembra voler pareggiare i conti con lei.

In questo secondo volume della serie ho ritrovato, con vero piacere, Evelyn e Amarok, l’uomo che la dottoressa ama. È stato facile schierarmi con loro per partecipare a una nuova caccia. Perché nessuno è al sicuro nel grande freddo.

La storia coinvolge fin dalle prime pagine grazie alla presenza del “Fabbricante di Zombi” dalla personalità complessa e inquietante. Con la lobotomia il killer riesce a sottomettere al suo volere le povere vittime, le usa per i suoi scopi e poi le uccide. Brividi assicurati.

Mi piace il personaggio di Evelyn perché è una donna coraggiosa che trasforma la paura in forza lottando contro la consapevolezza di essere una preda. Vive giorno per giorno, si sente in colpa per mettere in pericolo le persone che ama, soprattutto Amarok che è riuscito a conquistare il cuore della bella psichiatra. L’esperienza sconvolgente vissuta in giovane età l’ha segnata togliendole la fiducia negli uomini e impedendole di vivere relazioni normali. Per questo il loro non è un rapporto facile anzi le insicurezze di lei minano la storia d’amore ma lui è determinato a non lasciarla andare. È disposto a tutto pur di proteggerla. Mi piace quest’oasi d’amore nel deserto ghiacciato del male.

“Hanover House” è un romanzo inquietante e cupo, dal ritmo incalzante che scandisce il susseguirsi degli avvenimenti. L’incubo di Evelyn diventa realtà e Jasper le si avvicina sempre di più. Accadranno fatti macabri, i fantasmi del passato incontreranno i mostri del presente e ne leggeremo delle belle. La trama è ricca di colpi di scena che rendono ipnotica la lettura. Morte, follia e solitudine s’intrecciano in questo thriller solido e avvincente. Vi consiglio di leggere questo romanzo e di recuperare il primo libro della serie.

4 commenti:

  1. Mi piacciono le storie che hanno a che fare con la follia, seguo Michele e recupero anch'io :-D

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  2. Bravi, dovete assolutamente recuperare questa serie :)

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  3. Credo che mi aggregherò ai due fanciulli qui sopra :-)

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