Carissimi lettori, inizio una nuova settimana proponendovi
la lettura di un giallo caratterizzato da una narrazione appassionante tra
intrighi di paese, abitanti votati al silenzio e personaggi bizzarri. Si tratta
dell’ennesima indagine dell’ispettore Marzio Santoni nato dalla fantasiosa
penna di Franco Matteucci. Il nuovo romanzo “ Il mistero del cadavere sul
treno” è nelle librerie dal 2 maggio 2019, Newton Compton Editore.
STILE: 8 | STORIA: 7 | COVER: 6
|
Franco Matteucci
Editore: Newton Compton
Editore: Newton Compton
Pagine: 252
Prezzo: € 9,90
Prezzo: € 9,90
Sinossi
La neve fiocca su Valdiluce e sui tanti segreti che non danno pace all'ispettore Marzio Santoni e al suo fedele assistente Kristal Beretta. La morte della diciassettenne Franca Berti, sensitiva capace di parlare con gli alberi, è stata davvero provocata dalla malattia? L'eccentrico marito, Alain Bonnet, insegnante di Forest Therapy, ovvero l'arte di connettersi con la natura attraverso i cinque sensi, è un santone, un ciarlatano o un assassino? Da giorni, poi, le anziane spione del paese spettegolano di quell'uomo strano, un ingegnere venuto da fuori, che non dà confidenza a nessuno ma che sembra avere un solo scopo: seguire come un'ombra la povera e ignara Olimpia Carlini, impiegata delle poste... Intanto, in occasione della coppa del mondo di sci, la vecchia locomotiva a vapore è stata rimessa in funzione e, dopo cinquant'anni, tornerà a percorrere la ferrovia panoramica per un viaggio mozzafiato. Ma la festa per la corsa inaugurale sarà funestata da un orribile delitto. Le indagini non saranno facili, per Lupo Bianco, perché ogni indizio mostra solo una piccola porzione della verità e il quadro d'insieme appare sfuggente come lo sbuffo del treno che si disperde in lontananza tra i monti innevati.
Nascoste dalle tendine di pizzo delle finestre, le anziane spione del paese si erano subito concentrate su quell’uomo stravagante che aveva trascorso più di un’ora immobile di fronte all’ufficio postale. Ciò che più le aveva insospettite era il fatto che lo sconosciuto avesse atteso e poi pedinato Olimpia Carlini, una delle donne meno appariscenti di Valdiluce, dalla vita scialba e appartata.
L’ispettore Marzio Santoni, detto Lupo Bianco, e il suo
fedele assistente Kristal Beretta, cioccolatino dipendente, dovranno indagare
su crimini orribili che sconvolgono la quiete gelida di Valdiluce. La morte
della giovanissima Franca Berti, sensitiva capace di parlare con gli alberi, è
stata davvero provocata dalla malattia? L’eccentrico marito, Alan Bonnet,
insegnante di Forest Therapy, ovvero l’arte di connettersi con la natura
attraverso i cinque sensi, è un santone, un ciarlatano o un assassino? Chi è
quell’uomo strano, venuto da fuori, che non dà confidenza a nessuno ma che
segue come un’ombra la povera e ignara Olimpia Carlini? Intanto, in occasione
della coppa del mondo di sci, la vecchia locomotiva tornerà a percorrere la
ferrovia panoramica per un viaggio mozzafiato. Purtroppo un orribile delitto sconvolgerà
la quiete del paesino di montagna e Lupo Bianco
dovrà ricomporre il puzzle della verità frantumato in tanti piccoli
tasselli.
“Il mistero del cadavere sul treno” è una storia densa,
increspata da brividi, non solo per le basse temperature dei luoghi
palcoscenico della vicenda ma anche per la violenza che porta all’omicidio.
Valdiluce non è più un luogo dove splende il sole, ma un luogo buio e cupo che
la Morte rende ancora più intrigante.
L’ispettore Santoni è affascinante ma riservato. Ama la
natura e preferisce passare il tempo in mezzo ai boschi piuttosto che al caldo
dei rifugi. La sua casa è un focolare spartano, bandite le comodità, convertito
a zoo casalingo visto che con l’ispettore vivono il dispettoso pipistrello
Puppy, il diffidente topo Mignolino, il gattino Lampo, il riccio Arturo, il
cane Romeo e una colonia di formiche metereologiche. Sarebbe una vita
idilliaca, sempre a contatto con la natura se a Valdiluce non si verificassero
misteriosi e violenti decessi. Tutto il paese è in allerta a iniziare dalle
simpaticissime ma omertose “vedette clandestine”, sono le pettegole di
Valdiluce, le anziane spione del paese con lo sguardo sempre vigile.
Ventiquattr’ore su ventiquattro. A loro nulla sfugge ma non vogliono avere
alcun contatto con l’autorità giudiziaria anche se alcune lettere anonime
giungono sempre al momento opportuno per indicare una nuova pista da seguire.
Santoni non ha vita facile e un misterioso personaggio, nascosto nell’ombra,
confonde ancor di più le carte.
Due uomini su una locomotiva ferma in mezzo a una tempesta di neve, in piena notte. Un presunto assassino rifugiato sotto una panca di un vecchio treno storico. Un fuoco che riscalda un bel gruzzolo di denaro. Sembra quasi un incontro organizzato dal destino, un gioco buffo della vita per intrecciare tre persone sull’unico binario di una ferrovia che va a morire nella fosca e inospitale Val di Pozze.
L’ispettore, per giungere alla verità, dovrà muoversi tra
segreti e bugie. Intorno a lui, sulla giostra degli eventi, ruotano molti
personaggi ben caratterizzati. Il gelido clima di montagna con bufere di neve e
temperature rigide, crea impedimenti che ostacolano le indagini. La selvaggia e
potente natura dei luoghi diventa protagonista di un giallo dai mille volti che
contrappone la neve soffice e puro al cuore duro di alcuni uomini. Ci sono più
demoni che angeli in questo romanzo dove aleggia l’ombra inquietante “del
grande fratello”. L’era della sorveglianza arriva anche in montagna e lo
scrittore introduce un tema importante come il controllo di massa effettuato
anche con metodi illeciti. A Valdiluce progresso tecnologico e morte percorrono
lo stesso sentiero, si confondono, si fronteggiano, si ritrovano davanti al
fuoco che accende e brucia i sogni.
“Il mistero del cadavere sul treno” è un romanzo intrigante,
misterioso e sorprendente fino
all’ultima pagina. Alla prossima ispettore Marzio Santoni!
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