Trovato dentro un sacco a pelo il corpo di un barbone con gli occhi ancora sbarrati dall’orrore di una morte crudele. A fargli compagnia, almeno una dozzina di scorpioni che avevano danzato sul suo corpo prima della festa finale.
Con questa macabra notizia lo scrittore, Marco Tempestini,
ci accoglie nel suo romanzo “Le chiavi di Platone”, edito dalla casa editrice
Bookabook. È l’inizio di un viaggio misterioso e avvincente, in cui realtà e
immaginazione si fondono. Il viaggio è per l’uomo un “andare” simbolico, alla
ricerca della propria anima, alla ricerca di un perdono nascosto nella polvere
della strada, nelle piaghe purulente di un passato, nella solitudine di un
tempo senza fine. Quanto durerà questo viaggio è difficile a dirsi. Frammenti
di vita si sciolgono all’alba di ogni giorno. Le scelte fatte nel passato sono
i pesi che ci trascinano all’inferno. Allora non ci resta che entrare nel
romanzo di Tempestini, inoltrarci per i sentieri narrativi e giungere a vedere
la verità per quella che è realmente. Prestate, però, molta attenzione a non
rimanere incatenati nella caverna in compagnia delle ombre e dell’eco delle
voci. Platone insegna: l’amore per la conoscenza porterà l’uomo a liberarsi
delle gabbie dell’esperienza comune per giungere a una comprensione reale del mondo. Infondo
siamo tutti prigionieri della caverna (il mondo) e non possiamo nemmeno
immaginare cosa succede alle nostre spalle. Noi tutti crediamo che le ombre
siano l’unica realtà, rimaniamo nel nostro mondo rassicurante e preferiamo
ignorare tante cose per non doverle affrontare. Barattiamo la nostra
tranquillità con “il non vedere” ciò che nella società succede. La politica,
l’economia, i grandi poteri sono le nostre catene. A noi scegliere!
STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 8
|
Marco Tempestini
Editore: bookabook
Pagine: 192
Prezzo: € 14,00
Prezzo: € 14,00
Sinossi
1963, Roma, Lungotevere. Un barbone, chiamato Platone, viene trovato ucciso. L'amico di avventure, Edoardo detto Sigaro, decide di indagare sull'omicidio. Platone gli ha lasciato in eredità due chiavi e una specie di indovinello che dovrebbe svelare segreti indicibili e il perché della sua morte. Durante le ricerche, l'uomo si troverà dinnanzi a misteri e personaggi bizzarri, avrà l'occasione di vivere la freschezza di un nuovo amore e conoscerà strani compagni di avventura, in un viaggio esistenziale che è insieme ricerca della verità e bisogno di redenzione.
La porta dell’inferno non sta nelle viscere ma sopra il paradiso. Se la trovi in un antro non fare buon viso. Per aprirla, questa chiave, all’apparenza d’oro, ha bisogno di una compagna, accecata dal grigio del Purgatorio.
1963. A Roma, sul Lungotevere, viene trovato il corpo senza
vita di un barbone chiamato Platone. L’amico di
avventure, Edoardo detto Sigaro, decide di indagare sul delitto. Platone
gli ha lasciato due chiavi e un indovinello che dovrebbero svelare segreti
indicibili e il perché della sua morte. Edoardo, durante le ricerche, avrà a
che fare con personaggi bizzarri e vivrà l’emozione di un nuovo amore. Con
loro percorrerà un viaggio esistenziale
che è insieme ricerca della verità e bisogno di redenzione.
“Le chiavi di Platone” è un romanzo che affascina già dal
titolo. Con grande piacere ho letto una storia in cui la realtà e la filosofia
vanno a braccetto, caratterizzando le tappe di un viaggio esistenziale
scaturito da un profondo senso di colpa. A costruire un muro tra sé e il mondo
reale è Edoardo diventato clochard per scelta e non per necessità. Nel suo
passato l’uomo si rivede militare, costretto a vivere in caserma con uomini
pieni di frustrazioni, egocentrismi e perversioni. Un tragico evento lo induce
a lasciare la vita militare. Rinuncia a ogni suo avere e inizia un cammino di
espiazione diventando invisibile tra gli invisibili. Sceglie la vita di strada
per autopunirsi. Per aver tradito un’amicizia importante, Edoardo si allontana
dalla vita agiata, ed è sempre per amicizia che ritorna alla vita mondana.
Edoardo vuole scoprire chi ha ucciso Platone. Per lui, investigatore allo
sbaraglio, le cose si complicano subito e solo grazie a nuove conoscenze
riuscirà nell’impresa. Tuttavia il suo cammino non sarà facile. Edoardo ha
difficoltà nei rapporti con gli altri, c’è sempre un’inquietudine in lui che lo
rende quasi impalpabile. Un’eterna fuga dal piacere di un abbraccio, dal
sorriso per una carezza. Lui non merita di essere felice, deve soffrire e mai
gioire. Il senso di colpa devasta la sua anima e non ci sono spiragli di
speranza.
La vicenda narrata dallo scrittore si svolge nel 1963, un
anno lontano nel tempo ma vivo nel ricordo degli eventi che lo hanno
caratterizzato. Nel 1963 muoiono papa Giovanni XXIII, autore dell’enciclica
“Pace in terris”, e John Fitzgerald Kennedy. In Italia assistiamo impotenti al
disastro del Vajont. Il mondo è sull’orlo di una nuova guerra con la crisi
Cubana. Questi eventi faranno da sfondo alla ricerca di verità di Edoardo.
“Le chiavi di Platone” è un romanzo che ti guarda dritto
negli occhi e ti pone davanti a scelte difficili. È una lettura dal cuore
morbido in cui il pensiero si arricchisce d’immagini che scaturiscono dai
capitoli ricchi di descrizioni degli ambienti e di un mix di mistero, amicizia,
amore e poesia. Sì, cari lettori, avrete la possibilità di leggere poesie
intense che vi emozioneranno rendendo questo romanzo ancor più prezioso. C’è un
lato camaleontico in questo intreccio di storie. In alcuni momenti vi sentirete
agenti segreti in missione, per poi indossare le vesti di mercenari del potere
e concludere con una buona dose di filosofia intesa come interpretazione
personale soprattutto dei momenti dai quali scaturisce il malessere.
Edoardo, dopo aver dato un volto e un nome all’omicida di
Platone, farà una scelta difficile per purificare, almeno un po’, la sua anima.
Mi sento a un bivio, non so se posso ricominciare a vivere o se devo continuare a combattere per la verità. Riparare agli errori commessi, sfidando con coraggio le forze del male e le ingiustizie.
Guardando la cover il mio pensiero è volato a Diogene che,
con la lanterna, cercava l’uomo che fosse davvero capace di vivere secondo la
propria autentica natura per essere felice. Forse anche Edoardo cerca qualcosa,
cerca il perdono per se stesso e una briciola di felicità.
Altro Bookabook da segnarsi. Altra recensione bellissima!
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