lunedì 4 febbraio 2019

RECENSIONE | "Grotesquerie" di Emanuela Valentini

Carissimi lettori, oggi vorrei parlarvi di un romanzo di indiscutibile fascino e toccante malinconia: “Grotesquerie” di Emanuela Valentini, Dana Editore. Il libro si presenta con una cover davvero accattivante e il titolo incuriosisce molto. Fin dalle prime pagine è evidente la natura poliedrica del romanzo che ammalia con una narrazione dinamica e coinvolge con la presentazione di un mondo terribile. Un mondo in cui gli uomini mostrano liberamente i loro pregi, rari ma presenti, e danno libero sfogo al loro lato oscuro. “Grotesquerie” è un romanzo grottesco, una storia macabra dei primi del ‘900, un’avventura steampunk distopica.

STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 8
Grotesquerie
Emanuela Valentini

Editore: Dana
Pagine: 335
Prezzo: € 19,95
Sinossi
Questo è un libro pieno di cose che non dovrebbero accadere. Un'adolescente muta non dovrebbe essere costretta a lavorare in un circo; una ragazza intrepida e generosa non dovrebbe essere ridotta in schiavitù nelle viscere di una prigione orrenda; un ragazzo che si affida alla poesia non dovrebbe essere ostaggio di sudici poteri. In Europa la pace è effimera, il 1900 è percorso da segnali di guerra e da un sentimento di ribellione che attraversa la Francia: dai cunicoli di una prigione sotterranea alle mura dei palazzi del potere; la rivoluzione cresce tra la polvere e la cipria di un circo, dentro le pagine dei libri, intorno a grandi macchine, alla guida di sciami di insetti. Emanuela Valentini torna al romanzo con un'avventura steampunk distopica, che contrappone ricchi e poveri, belli e ribelli. Al centro di tutto il circo di Madame Grotesque e la sua nuova attrazione, Priscilla: una ragazza in grado di muovere intorno a sé piccoli animali e grandi sentimenti.



Io vengo da un luogo dove ci si augura di morire ogni minuto! Non esiste sulle mappe. Un sito segreto dove migliaia di persone che hanno l’unica colpa di volere essere libere scontano il loro inferno personale fino a che non crepano di stenti o divorate dagli insetti o da malattie; moltitudini costrette a lavorare a qualcosa che sterminerà tanta di quella gente che voi che parlate di follia non potete immaginare!
Il romanzo è ambientato in Francia, agli inizi del Novecento. A Rouen, ricca cittadina vicina al fiume Senna, vige il culto della perfezione estetica. Ogni difetto fisico viene immediatamentre trasformato, grazie a una chirurgia plastica che adopera protesi in metalli preziosi, in pura bellezza. Alle persone deformi che non possono permettersi il costo degli interventi è riservato un crudele destino: il circo di Madame Grotesque. Qui le donne e gli uomini deformi diventano attrazioni negli spettacoli serali quando la bellezza e la deformità si specchiano l’una nell’altra. Il pubblico elegante dai lineamenti perfetti, esorcizza, con lo scherno e la derisione, le deformità fisiche inaccettabili al di fuori del tendone. La crudeltà trasforma la diversità in attrazione, la circonda di luci e musica, si burla di lei e applaude alla Morte che conclude ogni spettacolo in un tripudio di sorrisi e grida entusiaste.

Al di fuori del circo, la città di Rouen è in mano a uomini folli che riescono a ingannare la cittadinanza con una politica falsamente pacifista. Infatti, nel sottosuolo della città, c’è una prigione, un’immensa officina dove migliaia di prigionieri sono trattati come schiavi. Uomini, donne e bambini lavorano nella prigione sepolta di Ensevelie per costruire enormi macchine da guerra. Così tra i cunicoli dell’orrenda prigione e tra le mura dei palazzi del potere, cresce la rivolta.

“Grotesquerie” è un romanzo dall’andamento sinuoso. In ogni capitolo i personaggi si animano di una vitalità inquieta attraverso la forza degli eventi, l’intensità delle loro emozioni e le deformazioni del corpo e dell’animo. La tragedia dell’esistenza si riflette sui volti dei protagonisti decisi a iniziare un cammino verso un avvenire di riscatto. Ognuno di loro ha una battaglia da combattere in un mondo pieno di cose che non dovrebbero accadere.

Margot è una ragazza coraggiosa ridotta in schiavitù a Ensevelie. Riesce a fuggire ma non dimenticherà i suoi compagni, soprattutto sua madre, ancora prigionieri nelle viscere della terra.

Priscilla è una dolce ragazza di 16 anni. In seguito a una febbre alta ha perso la voce ed è stata abbandonata dalla sua famiglia. Viene venduta al Circo di Madame Grotesque e ne diventa l’attrazione perché ha il dono di muovere intorno a sé piccoli animali.

Madame Grotesque, un personaggio forte che nasconde un orribile segreto, è la proprietaria del circo. È una donna senza cuore, un mostro che riesce a trasformare anche la morte in spettacolo. Lei considera tutti come degli schiavi, merce da vendere o da comprare. Madame decide chi vive e chi muore.

Accanto a queste figure femminili si muovono i personaggi maschili come Baptiste e Alaster che ricopriranno un ruolo di primo piano nel romanzo. Ciascuno di loro dovrà scoprire il suo compito nel mondo sfoderando coraggio, senso di giustizia e bontà.

Naturalmente ci sono molti altri personaggi avidi e cattivi, pronti a tutto per ottenere il potere in nome dell’Aube du Feu, l’alba di fuoco che cambierà per sempre il volto dell’Europa e condurrà Rouen nell’olimpo delle potenze mondiali.

Della bravissima Emanuela Valentini ho letto “La bambina senza cuore” (una favola nera, recensione) e “Ophelia e le Officine del Tempo” (un romanzo steampunk). Mi piace il modo in cui la scrittrice trasforma “in parole” le sue osservazioni sul mondo e sui comportamenti umani. Riesce a dar voce al lato oscuro presente in tutti noi e lo trasforma, con un pizzico di magia, in storie affascinanti.

“Grotesquerie”  è un romanzo intriso di sogni, crudeltà, follia, coraggio, amore, rivolta e liberazione. La scrittrice sceglie con cura le parole da usare, la sua scrittura è incisiva e potente. Lei riesce a fondere realtà e fantasia ponendole sullo stesso piano narrativo creando una storia che ci permette di entrare in un mondo surreale. Le parole si fanno immagini e ci regalano suggestioni fantastiche che appaiono come fotogrammi di un film in bianco e nero. Il bianco esprime la speranza per il futuro, la fiducia nel prossimo. Il nero è il colore della morte, del buio e del male. Si contrappongono il bianco e il nero, come l’alfa e l’omega, l’inizio e la fine. Si contrappongono come la luce della bellezza e il buio della deformità, i ricchi e i poveri, i cattivi e i ribelli. Il sublime e il grottesco si fronteggiano in una macabra danza. Oltrepassare il confine di questo mondo surreale, stando comodamente seduta sul mio divano, è un vero piacere. Nulla può spaventare in questo viaggio infernale perché avremo una guida davvero eccezionale. Lascio a voi il gusto di scoprire il suo nome e ringrazio di cuore Emanuela Valentini per queste sue bellissime acrobazie nel mondo steampunk capace di generare stupore e meraviglia lasciando nel cuore di noi lettori un filo di speranza.

2 commenti:

  1. Nella pila dei romanzi da leggere, e ti ringrazio per avermi chiarito le idee. Nel momento giusto, gli darò priorità altissima!
    Un abbraccio.
    M.

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    1. Mi fa piacere di esserti stata utile. Un caro saluto :)

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