lunedì 11 febbraio 2019

RECENSIONE | "Quelli cattivi" di Massimo Lugli e Antonio Del Greco [Review Party]

Non sentì il botto. Solo un pugno tremendo al centro del torace, poi qualcosa che gli schiantava la testa con una forza e una velocità terrificanti, da giudizio universale, portandosi dietro solo ossa spezzate, sangue, cervello frantumato, connessioni neurologiche strappate, pensieri maciullati, sensazioni interrotte.
“Quelli cattivi. Roma non vuole padroni.” scritto a quattro mani da Massimo Lugli e Antonio Del Greco, edito Newton Compton, è un romanzo duro, forte, a tratti agghiacciante. La violenza dal fascino perverso regna sovrana e confeziona una lettura accattivante ricca di sparatorie, intrighi e vendette. Le 520 pagine del libro volano via senza mai un cedimento di ritmo e tensione. Lasciatevi guidare dagli autori e conoscerete un mondo sicuramente pericoloso in cui si aggirano Killer, spacciatori, malavitosi, poliziotti di assoluta integrità morale e poliziotti corrotti e giornalisti pronti a tutto pur di ottenere uno scoop. Mettete insieme questi elementi e avrete un affresco della criminalità che affligge la capitale d’Italia prolungando i suoi tentacoli di morte su tutto il territorio nazionale.

STILE: 8 | STORIA: 9 | COVER: 7
Quelli cattivi
Massimo Lugli e Antonio Del Greco

Editore: Newton Compton
Pagine: 520
Prezzo: € 9,90
Sinossi
Omar Gentile, "colonnello" di una formazione di estrema destra e Pietro Salis, conosciuto come "er Cattivo", boss indiscusso della criminalità del litorale romano: non hanno nulla in comune, né ideali, né obiettivi, né stile di vita. È un furto in banca da quaranta miliardi, realizzato a metà degli anni Ottanta, a segnare l'inizio di un sodalizio criminale tra i terroristi neri e i criminali di Ostia. E a dare il via a una catena di omicidi, attentati e ricatti che andrà avanti per più di un decennio, attraversando una delle fasi più drammatiche e sanguinose della storia italiana e della Capitale, funestata da una malavita spietata e aggressiva e dalla tragedia degli anni di piombo. Partendo da un reale fatto di cronaca, Antonio Del Greco e Massimo Lugli mettono in scena l'affascinante e violenta storia della "grande mala": la sua nascita, l'ascesa e il cambiamento di un gruppo criminale che ancora oggi domina incontrastato sulla scena di Ostia e di Roma.

Ci sono categorie di persone che possono vivere un’amicizia e un’empatia assoluta, quel tipo di fratellanza che nasce quando condividi una vita assurda fatta di rischio, pericolo e stress senza limiti: i militari, i malavitosi e gli sbirri.
Omar Gentile, terrorista nero, e Pietro Salis, boss della criminalità romana, non hanno nulla in comune.

Omar è colonnello della Rivoluzione Nazionale, una formazione di estrema destra. È un killer spietato, terrorista dai nervi d’acciaio famoso per la sua imperturbabilità.

Pietro, conosciuto come “er Cattivo”, è il boss indiscusso della criminalità del litorale romano. Ostia è il suo regno. Quando er Cattivo parla, tutti tremano e obbediscono.

A unirli sarà il progetto di una rapina in banca che frutterà un bottino favoloso, circa 40 miliardi. Inizia così un lungo periodo di omicidi, ricatti, attentati che daranno vita a pagine sanguinose e drammatiche della storia italiana e della Capitale.

Partendo da un reale fatto di cronaca, gli autori raccontano l’affascinante e violenta storia della “grande mala”: la sua nascita, l’ascesa e il cambiamento di un gruppo criminale che ancor oggi domina incontrastato sulla scena di Ostia e Roma.

“Quelli cattivi” è un romanzo travolgente reso ancor più coinvolgente dalla costante presenza di una vena di ironia. Alcuni personaggi, come er Cattivo, sono reali anche se il nome è stato cambiato. La storia attinge dalla cronaca nera più terrificante e ci mostra un boss spietato, capace di scherzare ed essere terribilmente serio, in grado di “amare” a modo suo una donna che lo renderà padre di una bambina che lui conoscerà solo quando uscirà dal carcere dopo aver scontato una lunga pena. Omar è invece un personaggio di fantasia, inizialmente ossessionato dall’idea di porre fine alla democrazia con truci attentati. Poi in lui si insinuano i primi dubbi: credere, obbedire e combattere perdono, per Omar, il potere ipnotico. In lui si fa strada la passione amorosa per una donna “molto pericolosa”.

Oltre a er Cattivo e al “colonnello”, troviamo molti personaggi le cui vite si sbriciolano sotto il peso del male. Tra i molti cattivi ci sono anche le persone oneste anche se è evidente il rapporto di odio- amore tra mala e cittadinanza. È infatti pericoloso il concepire lo Stato solo come “tasse, multe e balzelli.” Quando manca lo Stato, la malavita avanza. Così tra i bliz che scattano all’ora canonica, le quattro del mattino, e giornalisti pronti a tutto pur di fare uno scoop ed essere l’eroe del giorno, mi sono sentita proiettata nella storia con cui gli autori spalancano abissi nerissimi. Con naturalezza, Lugli e Del Greco, mescolano vero e fantastico realizzando un romanzo duro che però cela sofferenze ed empatia. Un romanzo di forte impatto con dialoghi veloci e mai banali scritti “in dialetto romano” per rendere ancora più veritiera la storia. Ogni capitolo è impastato di parole e sangue. Il finale, del tutto inaspettato, mi ha mostrato l’umanità “dei cattivi” che pur avendo il cuore blindato si piegano davanti ai grandi dolori della vita.


“Quelli cattivi” è un romanzo in cui manca il classico contrasto bene-male. Sono tutti cattivi e tra coloro che dovrebbero rappresentare il bene, regna la corruzzione. Sicuramente non tutti, tra poliziotti e giornalisti, sono collusi ma la storia ci mostra soprattutto il male nelle sue svariate declinazioni. Infatti il ritmo serrato delle azioni, il susseguirsi degli omicidi, l’intrecciarsi dei tradimenti e delle vendette, danno voce al lato oscuro dei criminali. Nessuno si preoccupa di mostrarsi buono, nessuno mostra le proprie debolezze, nessuno ha scrupoli o ripensamenti. Tanti i morti, tutti dritti dritti all’inferno. Anche se il vero inferno i cattivi lo vivevano già in vita ma non se ne accorgevano.

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