Torna in libreria, edito da Fazi nella collana Darkside, uno
dei libri più letti e apprezzati di Léo Malet: “120, Rue De La Gare”. Questo
giallo, pubblicato per la prima volta nel 1943, vede la nascita di un
personaggio affascinante, l’investigatore privato Nestor Burma, protagonista di
una trentina di romanzi, inclusa una “serie nella serie” intitolata “I nuovi
misteri di Parigi” e che comprende quindici racconti, ognuno dedicato a un
diverso arrondissement di Parigi. Sarà proprio il personaggio di Burma a far
riscuotere a Malet i primi consensi di pubblico. In Francia, dal 1991 al 2003,
è andata in onda una serie televisiva con protagonista Burma. L’investigatore
ha avuto anche una trasposizione a fumetti per opera del disegnatore Jacques
Tardì.
Léo Malet (traduzione di F. Angelini)
Editore: Fazi
Pagine: 216
Prezzo: € 15,00
Prezzo: € 15,00
Sinossi
Primi anni Quaranta. C'è la guerra. Nestor Burma è appena tornato dal campo di prigionia e vede per caso Colomer, suo socio all'agenzia investigativa Fiat Lux prima che venisse chiusa, davanti alla stazione di Perrache. Proprio quando i due si riconoscono e stanno per incontrarsi dopo tanto tempo, Colomer cade a terra, freddato da un colpo di pistola. Prima di morire, però, riesce a sussurrare all'amico un indirizzo: 120, rue de la Gare. Lo stesso che Burma aveva sentito ripetere all'ospedale militare da un prigioniero colpito da amnesia. Sulla scena del delitto c'è una ragazza armata. E lei l'assassina? Partendo dal rebus del misterioso indirizzo, iniziano le indagini. Ad aiutare l'investigatore ci saranno il poliziotto Florimond Faroux e la bella Hélène Chatelain, ex segretaria della Fiat Lux che, sospettata di nascondere qualcosa, verrà addirittura pedinata dalla polizia.
L'investigatore Nestor Burma.
Dica a Hélène…120, rue de la Gare
Primi anni Quaranta. La guerra è in atto. Nestor Burma è
appena tornato dal campo di prigionia e casualmente, in stazione, incontra
Colomer, suo socio all’agenzia investigativa Fiat Lux prima che venisse chiusa.
Improvvisamente Colomer si accascia al suolo freddato da un colpo di pistola.
Prima di morire l’uomo riesce a sussurrare all’amico un indirizzo: 120, Rue de
la Gare. Burma aveva già sentito questo indirizzo: all’ospedale militare, un
prigioniero colpito da amnesia, lo aveva detto in fin di vita. Che rapporto c’è
tra i due uomini? Cosa nasconde il rebus del misterioso indirizzo? Burma
indaga.
Io ho avuto il piacere di leggere questo giallo facendo,
così, la conoscenza di un investigatore privato poco convenzionale. Nestor
Burma, per tutti Dinamite Burma, è un tipo deciso, autoritario quando serve,
ironico e poco ligio alle regole.
Sono Nestor Burma, l’uomo che ha messo KO il mistero.
L’investigatore, almeno in questa sua prima avventura, non è
ben descritto fisicamente. Invece appare ben chiaro che non ama condividere ciò
che scopre con gli altri. È un tipo sempre pronto al rischio e all’avventura,
subisce il fascino delle donne, si mostra cinico, furbo e curioso. Ha un
personale concetto di giustizia, mostra attenzione per i dettagli e si
relaziona con uno spiccato sense of humour.
Nestor Burma è un antieroe: irrequieto, fuma la
pipa, beve, parla spesso con voce concitata, ma non sbaglia mai. Ama indossare
completi principe di Galles, questo prima della guerra, e non teme la violenza.
Queste caratteristiche segnano una parte del suo carattere e dei suoi
comportamenti. È un uomo che incuriosisce, è un personaggio che attira per i
suoi modi poco consueti.
Naturalmente risolverà il caso in maniera brillante,
ogni tessera del mosaico troverà il suo posto e il colpevole verrà assicurato
alla giustizia. La figura di Nestor Burma sarà più complessa e
ricca di sfaccettature, si evolverà nei tanti gialli di cui sarà protagonista.
Lui, la sua inseparabile pipa e l’amore profondo per Parigi. Sarà sicuramente
una conoscenza proficua e duratura nel tempo.
Vi invito a leggere il romanzo e a seguire il blogtour ad esso dedicato :)
Ecco il calendario:
Buona lettura.
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