Enrico Galiano è un nome famoso tra i giovani, i suoi post
su Facebook sono letti da tantissimi ragazzi. Galiano, nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori
insegnanti d’Italia, racconta, nel suo romanzo “Eppure cadiamo felici”, il
momento in cui tutto il mondo appare come un nemico, quando il buio ti circonda
e non sai più cosa fare. Racconta come, nel buio, si può intravedere la luce
che prende le fattezze di un’altra persona. Una persona in grado di comprendere
il tuo disagio. Così basta appoggiare la testa su quella spalla pronta a
sorreggerti perché le emozioni non facciano più paura.
STILE: 7 | STORIA: 8 | COVER: 6
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Enrico Galiano
Editore: Garzanti
Pagine: 381
Prezzo: € 16,90
Prezzo: € 16,90
Sinossi
Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un'estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l'appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtch, che in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire. Fino a quando una notte, in fuga dall'ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. E quando i loro incontri diventano più attesi e intensi, l'amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova. Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una parola che racchiude mille e mille significati diversi. Un romanzo su quel momento in cui il mondo ti sembra un nemico, ma basta appoggiare la testa su una spalla pronta a sorreggere, perché le emozioni non facciano più paura.
“Wenn ein Gluckliches fallt”, è l’ultimo verso di una poesia di Rainer Maria Rilke, che tradotta recita più o meno così:
“E noi che pensiamo la felicità come un’ascesa
Ne sentiremmo il tocco,
che quasi ci sgomenta,
quando una cosa felice cade.”
Per Gioia, la protagonista del romanzo, questo verso parla della bellezza delle cose
che cadono, della bellezza delle cose che tutti rifiutano e che se ne sta
nascosta tra le cose inutili che tutti buttano via.
Sai perché mi scrivo sul braccio tutti i giorni quelle parole, “la felicità è una cosa che cade”?
Per ricordarmi sempre che la maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì, nascosta lì: nelle cose che cadono, nelle cose che nessuno nota, nelle cose che tutti buttano via.
Gioia, chiamata confidenzialmente Maiunagioia dai suoi
compagni, è una diciassettenne timida che non riesce a socializzare con i suoi
compagni. Non condivide con loro l’interesse per la moda, per le feste e i
pettegolezzi. Lei ha due grandi passioni: colleziona parole intraducibili di
tutte le lingue del mondo e ama fotografare le persone prese di spalle. Nessuno
condivide con lei queste passioni, nessuno potrebbe capirla. Poco male, Giulia
risolve dando vita a un’amica immaginaria, Tonia, sempre pronta a dire le cose
in faccia, senza alcun problema.
La famiglia di Giulia si può paragonare a un iceberg di
problemi. I genitori, fedeli compagni di grandi bevute, litigano spesso fra
loro creando, in casa, un clima insostenibile da cui la ragazza scappa appena
può. Così una sera Giulia incontra, in un bar, un misterioso ragazzo, Lo.
Chiacchierata dopo chiacchierata, Giulia inizia a fidarsi di Lo, lui la
comprende e non la vede come una marziana sulla Terra. Sera dopo sera, tra
confidenze e risate e scherzi, Lo diventa sempre più importante per Giulia.
Ogni cosa assume un colore diverso, il buio inizia a cedere il posto alla luce,il
cuore mette a tacere la ragione e le regala intense emozioni. La felicità è a
portata di mano? Forse. Anzi, no!
Quando Lo scompare, svaniscono con lui le emozioni appena
provate. Ma il cuore è tenacemente convinto che ci sia ancora una possibilità.
Una possibilità per ritrovare Lo, per sciogliere il nodo che lega il passato
del ragazzo, per ritrovare la felicità perduta, per coniugare il verbo amare
nei suoi mille significati diversi.
“Eppure cadiamo felici” è un romanzo che parla proprio delle
mille sfumature della parola amore che non si possono guardare con gli occhi
della ragione. Tra i personaggi del libro ho amato il professore Bova,
insegnante di filosofia, pronto a rispondere a tutte le domande dei suoi
allievi e di Gioia in particolare. Ho apprezzato i riferimenti alla favola
scritta da Apuleio, Psiche e Amore, per spiegare un aspetto della vita. In ogni
persona, il poroso confine tra luce e buio, crea problemi. A volte, qualsiasi
scelta si faccia, inevitabilmente qualcuno soffrirà. È una lotta continua tra razionalità e
istinto, ma,alla fine dall’unione dell’anima e dell’amore nascerà il piacere.
Ed è questo il lungo viaggio che Gioia dovrà affrontare alla ricerca di Lo, per dare un nome alla
strana sensazione che prova, per ritrovare quell’attimo di felicità in cui il
mondo cambia. Quando “io” diventa “noi”, quando due anime si incontrano e
scoprono i primi tumulti del cuore, quando non si ha paura di ascoltare il
rumore della felicità, allora la vita cambia per sempre. L’adolescenza, tema portante
del romanzo, è vissuta come un periodo in cui ci si sente soli contro tutti. Ai
ragazzi bisogna dare fiducia e responsabilità, lasciare che compiano scelte ed
errori. Così diventeranno più forti e le loro fragilità diminuiranno.
“Eppure cadiamo felici” è un romanzo intenso, si legge
piacevolmente lasciandosi trasportare dalle emozioni che prima in sordina, poi
sempre più plateali, rendono la storia ricca di domande a cui non viene data
una risposta. La lettura scorre fluida, capitoli di varia lunghezza si
susseguono regalando ritmo alla storia arricchita con citazioni di scrittori,
poeti, musicisti. Sicuramente è un romanzo che volge lo sguardo verso il mondo
dei giovani ma in ognuno di noi sopravvive la nostra gioventù. Si è fragili
oggi come ieri, si è fragili da giovani e da adulti, da figli e da genitori.
Ma, anche nella fragilità, si può trovare l’attimo di felicità che illuminerà
la nostra vita lasciando che l’amore nutra i nostri cuori.
Non mi ha convinto il finale, nello specifico la storia di Lo, però davvero piacevole e tenero. Bravo Galiano, che non conoscevo. :)
RispondiEliminaSto leggendo pareri abbastanza entusiasti...,forse nn lo leggerò a breve ma intanto lo segno nella to be read ;-)
RispondiEliminaCiao!! Ho finito di leggerlo proprio ieri! :)
RispondiEliminaAnch'io ho adorato il professor Bove: i suoi insegnamenti sono unici! Averlo avuto un prof così!! :)
Ho questo romanzo su kindle e probabilmente sarà il prossimo che leggerò. sono incuriosita dalla storia ne ho sentito parlare molto bene e non vedo l'ora di farmi una mia idea!
RispondiEliminaBellissimo! Io l'ho letto appena uscito! L'ho amato!!
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