sabato 27 maggio 2017

RECENSIONE | "Malefica - Trasformare la rabbia femminile." di Maura Gancitano

Carissimi lettori, oggi vorrei presentarvi la Casa Editrice Tlon che nasce nel 2016 da un’idea di Andrea Colamedici, Maura Gancitano e Nicola Bonimelli. Le Edizioni Tlon nascono dall’esigenza di mettere al mondo libri come gradini su cui salire, maniglie da afferrare, vele da spiegare e briciole da spargere. Con queste bellissime premesse ho letto “Malefica. Trasformare la rabbia al femminile” di Maura Gancitano.

Malefica
Trasformare la rabbia femminile.

Autrice: Maura Gancitano
Editore: Edizioni Tlon
Pagine: 120
Prezzo: € 10,00
Sinossi
Il personaggio di Malefica, la strega della fiaba tradizionale La bella addormentata nel bosco, nasconde tutto il dolore delle donne, il dominio della società patriarcale, la sconfitta del femminino sacro.

Forse, infatti, la cattiveria e la crudeltà di questa donna nascondono qualcosa che abbiamo rimosso: il tradimento dell’Animus nei confronti dell’Anima, della nostra parte materiale nei confronti della parte spirituale.

Malefica è l’archetipo della donna tradita, a cui l’uomo ha sottratto le ali per soddisfare la propria sete di potere. Ogni donna ha portato dentro di sé la sua stessa rabbia nei confronti degli uomini. Oggi, però, questo dolore può essere sciolto, e Malefica può perdonare Stefano, trasformando finalmente la propria rabbia.
Maura Gancitano

“Prima che il sole tramonti sul suo sedicesimo compleanno ella si pungerà un dito con la punta del fuso di un arcolaio e cadrà in un sonno simile alla morte. Un sonno dal quale ella mai si desterà”.

“Malefica, ti prego, non lo fare. Ti supplico”, urla Stefano.

“Tu che supplichi? Fallo ancora”.

“Ti supplico”.

“Va bene. La principessa sarà destata dal sonno di morte solo dal bacio del vero amore. Il maleficio durerà fino alla fine dei tempi. Nessun potere terreno riuscirà a toglierlo”.
Malefica è l’antagonista principale del film Disney del 1954 “La bella addormentata nel bosco”. È una strega potente e crudele che brama vendetta nei confronti di Re Stefano e della sua sposa, la regina Leah. Il motivo apparente è il mancato invito al battesimo della principessa Aurora.

Il motivo da cui scaturisce la rabbia della malvagia Malefica, appare subito futile e poco credibile. Per capirne di più bisogna aspettare il 2014 quando al cinema arriva “Maleficent” diretto da Robert Stromberg. Un mondo di intrighi, tradimenti e vendette verrà svelato e anche ai cattivi verrà data la possibilità di riabilitarsi.

Malefica è una fata dal cuore puro. È la protettrice del mondo incantato di Brughiera. Vive nella pace della foresta del regno, fino a quando, un giorno, un esercito di invasori minaccia l’armonia di quei luoghi. Malefica difende strenuamente le sue terre, ma sarà vittima di uno spietato tradimento che trasformerà il suo cuore in dura pietra. Decisa a vendicarsi, Malefica lancia una maledizione contro la piccola Aurora, figlia del re invasore. Quando la bambina cresce, Malefica comprende che Aurora rappresenta la possibilità per riportare la pace tra i due regni e, forse, per sciogliere il suo cuore di pietra.

Nel film l’attenzione è tutta per Malefica, affascinante nella sua malvagità, che rappresenta un femminile dalle mille faccettature, complesso e profondo. Il finale sorprendente, chi ha visto la pellicola sa di cosa parlo,  è motivo di riflessione. “Il bacio del vero amore” è un concetto che va oltre il comune senso dell’amore. Il vero amore esiste e non è rappresentato solo dal “bacio del principe azzurro”.  L’uomo che dona un bacio a una donna non è l’unica verità possibile. L’amore è un sentimento capace di superare tradimenti, sconfitte e dolori. In ogni donna convivono bene e male, luci e ombre. Ogni donna ferita può e deve essere libera di esprimere la propria rabbia per i torti subiti. Non deve chiudersi in se stessa.
Dentro a ogni donna c’è una parte sacra che lotta per emergere.
Ne parla Maura Gancitano nel suo libro “Malefica. Trasformare la rabbia femminile”. L’autrice ci guida nella rilettura del film “che molti hanno amato e che altrettanti non hanno apprezzato”. Attraverso le immagini riscopriamo il tema del rapporto tra il femminile e il maschile interiori. Malefica diventa la paladina di ogni donna. La rabbia e la vendetta della strega cattiva sono la conseguenza di un gesto disumano compiuto, verso di lei, da Re Stefano per soddisfare la sua sete di potere.

Nella nostra reale società il cambiamento nella mente di uomini e donne, appare evidente anche se la strada è ancora lunga. Le donne, nei secoli, sono state intrappolate in rapporti famigliari trasformati in gabbie. Ancor oggi le cronache sono piene di violenze sulle donne.

Maura Gancitano ci propone, con “Malefica”, un viaggio straordinario nel mondo femminile. Un viaggio compiuto con sensibilità che culmina nella speranza. Nella fiaba tradizionale, così come nella vita reale, incontreremo uomini prepotenti e donne ferite per i torti subiti. Maschile e femminile riusciranno a vivere in pace nel rispetto reciproco?

L’uomo assetato di potere spesso antepone i suoi desideri di grandezza all’amore. Non ci pensa due volte “a tarpar le ali a una donna”, fata o umana che sia, seduce e poi tradisce. Nella favola Re Stefano incarna gli uomini avidi e senza cuore.
Principessa Aurora: “Tutte le altre fate volano, perché tu no?”

Malefica: “Avevo le ali. Mi sono state rubate. Non mi fa piacere parlarne”.

Principessa Aurora: “Di che colore erano? Erano molto grandi?”
Malefica: “Talmente grandi da farmi da strascico. Ed erano forti, riuscivano a portarmi sopra le nuvole, nel vento. Non hanno mai ceduto. Neanche una volta. Io mi fidavo”.
Malefica può fare una nuova scelta anche se dovrà pagare le conseguenze della sua vendetta. Agire in modo disinteressato, reagire pensando al bene altrui è un primo passo per cancellare l’isolamento a cui un tradimento ci condanna. Ci isoliamo per difenderci, costruiamo “barriere di spine” per proteggerci dal mondo e così, pian piano, perdiamo la gioia di vivere. Ma possiamo riconquistare la nostra pace rinnegando odio e vendetta. Come? Lasciandoci abbracciare dal potere del cambiamento e del perdono. L’amore vero è la nostra salvezza, nonostante tutto. Pensate alla potenza dell’amore tra madre e figlia, un amore più vero che permette alle donne di non rimare prigioniere del conflitto “uomo/donna, maschile/femminile, materiale/spirituale”.

Non tutti sono in grado di accettare il cambiamento: un nuovo mondo senza lotta tra maschile e femminile.

Chi non vede la possibilità di una nuova esistenza, in cui le due parti si integrano, è destinato a non sopravvivere.
Malefica ha abbattuto la sua barriera di spine, ha deposto la sua corona…

Il desiderio di potere, l’ossessione di gestire la vita altrui, non porterà mai nulla di buono. Nelle fiabe come nella realtà.

2 commenti:

  1. sembra davvero affascinante. sul serio, mi piace la visione he ne scaturisce dalle tue parole!

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    1. Le interpretazioni possono essere molte, mi piacerebbe confrontarmi con la tua visione della fiaba e di Malefica :)

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