giovedì 4 dicembre 2014

RECENSIONE “Salvanima” di Simone Lega

Buongiorno lettori :)
Oggi parliamo di un racconto che affronta un tema che mi interessa molto perché racchiude in sé una problematica antichissima: dopo la morte del corpo materiale, l’anima, di cui si presuppone l’esistenza, rinasce a nuova vita, libera dai condizionamenti?
Bella domanda! Io non ho sicuramente una risposta tuttavia ho letto con vero interesse un racconto che pone l’uomo e l’anima al centro di una narrazione coinvolgente e inquietante.
Oggi parliamo di Salvanima” di Simone Lega, collana Innesti per Nero Press Edizioni.


Salvanima


Autore: Simone Lega

Editore:  Nero Press Edizioni collana Innesti
Pagine: 57
Prezzo: € 0,99 


Sinossi: 
Sei amici, un progetto incredibile per salvare uno di loro dalla morte. Ma imprigionare la sua anima dentro un computer si rivelerà una mossa azzardata che sprofonderà tutti loro in una spirale d’orrore. Amicizia, passione, lealtà saranno messi alla prova e ognuno dei sei protagonisti si troverà suo malgrado coinvolto in una discesa all’inferno senza via d’uscita.






STILE: 7
STORIA: 8
COPERTINA: 7


“Ciò che stiamo facendo è disgustoso. La cosa peggiore che sia mai stata fatta. Abbiamo imprigionato un’anima.”
Cosa succede se un gruppo di giovani “geni della tecnologia” riesce a visualizzare l’anima e a darle un luogo in cui vivere dopo la morte del corpo?

Cosa succede se sei amici riescono a dar vita a un progetto incredibile per salvare uno di loro dall’oblio della morte?

Cosa succede se si riesce a imprigionare l’anima dentro un computer?

Con una narrazione accattivante, uno stile lineare senza orpelli, un’accurata caratterizzazione dei personaggi, Simone Lega ci mostra sei personaggi in cerca dell’immortalità. L’uomo vorrebbe sentirsi un creatore, vorrebbe non avere alcun limite. La tecnologia, nelle vesti di un computer, diventa il mezzo per creare dal nulla un Eden dove l’anima potrebbe “vivere” senza alcun problema. E’ chiaramente un’utopia, ma è affascinante anche il solo pensiero di poter realizzare un luogo dove vivere in eterno. E’ la paura della morte a spingere l’uomo verso ambite mete anche se la voglia di sfidare sempre e comunque se stesso nasce dal desiderio di provare la propria potenza quasi a essere un dio. Ma l’uomo un dio non è!

“Salvanima” è una storia che infrange i limiti dell’uomo. I protagonisti sono moderni “Ulisse” alla ricerca di nuove sfide e conoscenze, per piegare la Morte per creare la Vita.

Ideare. Realizzare. Sprofondare nell’inferno. Sono queste le tappe del racconto che parte dal presupposto che il corpo contenga un’anima a cui si vuol dare una seconda casa dopo il fragile, polvere eri e polvere ritornerai, involucro umano. E’ lecito tutto ciò? Interessante lo è sicuramente. Questo racconto è un horror “bianco”, non ci sono scene violente, nessun bagno di sangue ma tanti comportamenti sbagliati. Tuttavia la paura corre sulla tastiera di un pc per incanalarsi in un mondo virtuale che diventa la nuova pseudo realtà delle anime salvandole dall’oblio. Il finale mefistofelico mi ha lasciato senza fiato e anche, un po’, dispiaciuta. La nuova realtà, inaspettata e onirica, ha un suo fascino. Mi piace poter pensare che dopo la morte sopravviva qualcosa di noi.

Nel salutarvi vorrei proporvi una citazione di Albert Einstein:


“I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi.
Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti.
Insieme sono una potenza che supera l’immaginazione.”

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