lunedì 22 dicembre 2014

RECENSIONE "L'amore conta" di Carmen Laterza

Buongiorno carissimi lettori. 
L’aria natalizia vi ha conquistati? Siete alle prese con regali, menù e inviti? 
Fermatevi un momento, mi piacerebbe riflettere con voi su una citazione di Seneca:
Ignoranti quem portum petat nullus suus ventus est.
Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa dove andare.
A volte, pur sapendo esattamente cosa vogliamo dalla nostra esistenza, capita di smarrire la retta via e di percorrere strade secondarie. Ci si lascia travolgere dalle tempeste della vita, si fanno errori, si subiscono sconfitte, si vede tutto nero. Bisogna sbagliare per ritrovare la retta via.
La citazione di Seneca ben descrive i sentimenti e le riflessioni della protagonista del romanzo “L’Amore Conta” che segna il debutto letterario di Carmen Laterza.


L’amore conta

Autrice: Carmen Laterza
Carmen Laterza, è nata nel 1974 a Pordenone, dove vive e lavora come Dirigente Scolastico. Laureata in Lettere e Diplomata in Pianoforte, ha recentemente autopubblicato il saggio musicologico I duetti d’amore nelle opere di Giuseppe Verdi.   L’Amore conta è il suo primo romanzo.

Sito dell'autrice:

Editore: Carmen Laterza
Pagine: 270
Prezzo: € 2,99 ebook   -   € 10,90  cartaceo

Sinossi: 
Irene ha 38 anni, è sposata da due anni e vive nell’operoso Nordest di Pordenone. Lei e Luca non hanno figli e la loro vita agiata sembra scivolare via, giorno dopo giorno, senza lasciare traccia. Inquieta e alla ricerca di una scossa emotiva Irene una notte decide di iscriversi a Meetic, un sito di incontri. Inizierà così una lunga serie di appuntamenti con gli uomini più disparati, lasciandosi conquistare dalle loro storie e dai loro corpi. Ma Irene ha un passato che capitolo dopo capitolo si intreccia alla sua storia presente. Il primo incontro con Luca, l’inizio della loro storia, la scoperta dell’esistenza di una figlia avuta da Luca da un precedente matrimonio e per anni rifiutata, fino al loro matrimonio e al viaggio di nozze. Un passato che si alterna a un presente fatto di incontri con uomini superficiali, e perverse avventure. Un percorso, quello di Irene, che parte dall’inquietudine esistenziale, scivola nel cinismo e finisce nel tradimento. Sarà l’amore a salvarla, quello che si prova per gli altri e per se stessi, perché nella vita “l’amore conta, e sa contare”.


http://i.imgur.com/ye3Q8bo.png

STILE: 7
STORIA: 7
COPERTINA: 6



 “CITAZIONE  Se c’è un momento nella vita in cui senti che non hai più tempo da perdere, che devi fare qualcosa, ora, adesso o mai più, che la parte migliore se n’è già andata senza che tu nemmeno te ne accorgessi, cosicché l’unica cosa che ti rimane da fare è raccogliere quello che resta e dargli un senso…bene, quel momento per me è arrivato stanotte.
L’Amore Conta” è un romanzo che ruota attorno alle inquietudini di Irene, giovane donna insoddisfatta della propria vita. Giunta alla soglia dei 40 anni, la protagonista fa un bilancio della sua esistenza e si scopre insofferente alla monotonia di una quotidianità caratterizzata dal conformismo di coloro che fanno parte della sua vita. 
Conosciamo, subito, Luca: marito d’Irene. Egli è un uomo innamorato della moglie ma è spesso lontano da casa per lavoro. La routine sta logorando il loro rapporto, le “parole non dette” segnano il loro allontanamento.

In un’altalena temporale l’autrice riflette la memoria del passato nelle vicende del presente dando vita a un puzzle che mostra la protagonista chiusa “in una gabbia”, prigioniera del conformismo e circondata da persone che indossano “una maschera” interpretando il ruolo del buon marito, dell’amica premurosa, dei parenti con comportamenti ripetitivi e noiosi.  
 “CITAZIONE  Ci hanno cresciuto con il mito dell’appartenenza. Di che famiglia sei? Di che corrente sei? Di che stile sei? E via così, a omologare ogni persona, ogni comportamento, ogni azione, perché tutto abbia un modello di riferimento che lo renda riconoscibile, spiegabile, e quindi accettabile. Non serve capire, non serve farsi domande. Basta collegarsi e adeguarsi. Scegli un posto e conformati, scegli un ruolo e recitalo: il resto verrà da sé…Io invece non mi riconosco più nei ruoli di figlia, di amica, di moglie che ho ricoperto finora. Forse sono abiti che ho indossato troppo a lungo che, se pure in principio mi piacevano tanto e li ho scelti io stessa, adesso non mi fanno più sentire a mio agio.
In tutta questa “mediocrità” Irene si sente soffocare, vuol rompere la monotonia che la paralizza, vuol trovare nuovi stimoli a un’esistenza che le sta sfuggendo come sabbia tra le dita. 
Non si può più far finta che tutto proceda per il meglio, deve scrollarsi di dosso quel comportamento mimetico che sta uccidendo il suo essere. 
Così Irene decide, in una notte insonne, di iscriversi a Meetic: sito di incontri on line. 
Tra volti sconosciuti e falsi profili inizia la disobbedienza sociale della giovane donna. 
A dir la verità, forse, neanche lei sa ciò che sta cercando. 
Irene accetta appuntamenti al buio, diventa soggetto e oggetto delle altrui fantasie erotiche. Tuttavia queste sue scelte la porteranno, ancora una volta, a indossare una maschera che le darà la sensazione di essere una donna libera. 

A volte, nella vita, succede di giungere sull’orlo di un precipizio: si può rimanere in equilibrio precario e vivere accettando la routine o decidere di saltare nel vuoto alla ricerca di se stessi. 
Irene non sopporta più Luca, tra loro non c’è dialogo e la soddisfazione di lui è pari all’insoddisfazione di lei. L’unico punto di riferimento, per la nostra protagonista, è Anna: l’amica del cuore con cui poter liberamente parlare, confidarsi. L’amica che non giudica, che sa ascoltare. Ma quando Anna si sposa le due ragazze iniziano ad allontanarsi. 
Forse è più esatto dire che Irene comincia a tracciare un solco tra lei e Anna, un solco in cui finiranno i loro discorsi, le confidenze, i dubbi sulla nuova direzione che ha preso la vita di Irene.
Irene che tramite Meetic conosce uomini che si nascondono nel mondo virtuale. 
Uomini con cui deciderà di uscire e con cui avrà delle esperienze erotiche che la porteranno a distruggere la propria dignità di donna. 
Non si può risalire se prima non si tocca il fondo e Irene, in questa sua personale discesa all’inferno, il fondo lo tocca. 
Sulle pareti dell’abisso la protagonista ritrova il suo odio per il padre, il dolore di un’infanzia senza l’amor materno. Ritrova la sua anima ferita.

Se leggerete questo romanzo vi accorgerete delle molteplici interpretazioni che si possono dare a questa storia. Io non condivido le scelte di Irene, comprendo le sue difficoltà e la sua insoddisfazione che la portano a non accorgersi che la felicità è a portata di mano. Ogni donna è alla ricerca di se stessa, il tempo che passa fa paura, abbiamo il timore di non trovare l’amore, la felicità. 
Si può reagire all’insoddisfazione in tanti modi diversi così come sono tante  le tipologie di donna.
Irene trova “dannatamente noiose e inutili” tutte le cose che prima erano belle, è stanca di recitare un interesse che non prova nei confronti di tutti.
Irene è un personaggio complesso a volte simpatico, spesso antipatico. 
Irene dalle tante contraddizioni, fagocitata dalle sabbie mobili del conformismo.
Irene che non vuol sentire la cruda verità.
Irene che non ascolta, testarda e vendicativa.

L’Amore Conta” è un romanzo che induce alla discussione: tanti i temi proposti, tante le interpreazioni. 
Anche la copertina è emblematica: l’occhio rappresenta “lo specchio dell’anima, l’interiorità di una persona che guarda verso l’orizzonte, verso il futuro.
Questo romanzo è il viaggio della vita, con i suoi problemi, con errori e ripensamenti. 
La scrittrice ci propone una riflessione che va ben oltre le pagine di un libro. Anche il finale  non è un momento conclusivo ma segna l’inizio di una nuova vita in cui “l’amore conta, e sa contare.” L’amore è importante nella nostra vita ma bisogna essere pronti a riceverlo.

Carmen Laterza indaga l’animo femminile e ci offre un romanzo ben scritto, fluido nella lettura. Accurato l’ approfondimento psicologico dei personaggi. Ben descritti i luoghi in cui le vicende si svolgono. Ho molto apprezzato i continui flashback che ci mostrano il cambiamento di Irene, i semi che hanno racchiuso la sua inquietudine. Tuttavia non condivido le sue scelte, a volte appare vendicativa e crudele, non riesce a perdonare. I suoi tradimenti la portano a vivere un erotismo che offende la dignità della persona. 
Tra luci e ombre questo romanzo è stato una piacevole lettura.


3 commenti:

  1. ciao!!! ;)

    anche a me è piaciuto, per certi verso forte,ma di certo scritto bene e interessante, per quanto sia discutibile la protagonista per le sue scelte

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    1. Condivido. Le problematiche sono attualissime, le scelte della protagonista mi lasciano un po' perplessa. L'autrice ha esordito con uno scritto di grande sensibilità. Leggerò con piacere altre sue pubblicazioni:)

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  2. Ho fatto sempre la scelta sbagliata. Ma posso dolermi solo con me stessa, perchè sono scelte che ho fatto con convinzione, o meglio nella convinzione che fosse giusto così. Ascoltare sempre gli altri, compiacerli. E se tutto ciò fosse avvenuto solo perchè non avevo una reale scelta personale da prendere? Come invidio questa Irene che sa buttare tutto all'aria, senza perdonarsi nulla.

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