martedì 30 aprile 2019

RECENSIONE | "La gabbia dorata" di Camilla Läckberg

La regina del giallo nordico torna con una nuova serie in cui parla di temi che le stanno a cuore e interessano tutta la società. Con “La gabbia dorata”, collana Farfalle per Marsilio Editori, Camilla Läckberg consegna al suo pubblico di lettori una storia  audace, forte, dai risvolti inquietanti. È la storia di una donna tradita e usata dal proprio marito. È la storia di una sofferta decisione: riprendere in mano la propria vita ed essere l’artefice del proprio destino. È la storia di un inganno, di un riscatto, di una vendetta.

STILE: 8 | STORIA: 7 | COVER: 8
La gabbia dorata
Camilla Läckberg (traduzione di L. Cangemi)

Editore: Marsilio
Pagine: 410
Prezzo: € 19,90 
Sinossi
Howland, Massachusetts. Mark Firth è un imprenditore edile con grandi ambizioni ma scarsa competenza negli affari, tanto da aver affidato tutti i suoi risparmi a un truffatore; lo sa bene sua moglie Karen, preoccupata per l’istruzione della figlia: sarebbe davvero oltraggioso per lei se la piccola dovesse ritrovarsi nei pericolosi bassifondi della scuola pubblica. Il fratello di Mark, nonché suo eterno rivale, è un agente immobiliare che ha mollato la precedente fidanzata sull’altare e ha una relazione con la telefonista della sua agenzia. C’è poi Candace, la sorella, che è insegnante alla scuola pubblica locale e coltiva una storia clandestina con il padre di una delle sue allieve… Gli abitanti della cittadina sono tutti accomunati dalla diffidenza nei confronti dei turisti della domenica, abitanti della grande metropoli che possono permettersi una seconda casa in provincia: gente disposta a spendere cinque dollari per un pomodoro, perché ignora il valore di un pomodoro quanto quello di cinque dollari. Sarà proprio uno di loro a far precipitare il fragile equilibrio della comunità. In seguito all’Undici Settembre, infatti, il broker newyorkese Philip Hadi, sapendo grazie a “fonti riservate” che New York non è più un posto sicuro, decide di traslocare a Howland insieme a moglie e figlia. Arriverà a tentare la carriera nella politica locale, suscitando idolatria in alcuni e odio feroce in altri…



“Siamo uguali. Ambiziosi. Solo che tu hai uno svantaggio nella tua corsa verso l’alto: sei una donna. E questo è un mondo di uomini.”
Faye ha tutto: un marito di successo, una splendida figlia, un lussuoso appartamento a Stoccolma. La sua vita apparentemente perfetta, nasconde crepe profonde. Faye è una donna fragile segnata da un passato terribile che sperava di aver seppellito a Fjallbacka, l’isola natale che ha lasciato da ragazza. Suo marito Jack è adorabile in pubblico ma pronto a umiliarla e sminuirla in privato. Faye cerca in tutti i modi di compiacerlo. Un giorno, tornando a casa prima del previsto, lo scopre a letto con una collega. Il mondo le crolla addosso e quando tutto sembra spingerla verso il baratro della depressione, Faye trova la forza di reagire e trasforma la sua rabbia in forza per attuare un piano ben preciso. Un piano di vendetta.

“La gabbia dorata” segna un nuovo capitolo nella produzione letteraria della Läckberg e presenta per la prima volta ai lettori una protagonista indimenticabile, portavoce di un forte messaggio femminista.

Faye è una donna che spontaneamente si è chiusa in una gabbia dorata. Un tempo era forte e ambiziosa. Studiava economia. Era bravissima e aveva dei sogni da realizzare. Poi è arrivato Jack, il suo principe azzurro diventato suo marito, e lei ha rinunciato a tutto per lui. A lui dedica la propria esistenza, lo aiuta a far carriera e si trasforma in ciò che Jack vuole: una casalinga sempre pronta per lui quando ne aveva bisogno. Invidiata dalle altre donne, sempre in lotta con la bilancia, sempre pronta a chinare il capo per mostrare a tutti la superiorità di Jack. Poi il tradimento di lui e Faye, salita da sola su un piedistallo, vede il suo mondo dorato andare in frantumi. Caduta dall’Olimpo, Faye si risveglia ed è pronta a combattere.
Sapeva di avere nel suo arsenale la più efficace delle armi: il fatto di essere donna, che portava gli uomini a sottovalutarla, a trasformarla in un oggetto e a catalogarla come una stupida. Jack non avrebbe vinto quella partita, perché quanto a intelligenza lei lo batteva da sempre. Aveva solo permesso a lui e a se stessa di dimenticarlo.
La vendetta arriverà in modo raffinato e crudele. Faye smetterà di fare “la brava bambina” e userà la sua rabbia per passare al contrattacco.

“La gabbia dorata” è un noir che ho letto con vivo piacere provando tante emozioni. Ho letto di uomini che trasformano le donne e di donne che si lasciano trasformare. La realtà non è molto lontana, nella vita reale ciò accade molto spesso e tutte noi lo sappiamo. Quante volte abbiamo scelto con il cuore, quanti passi indietro abbiamo fatto, quante volte siamo rimaste in silenzio invece di urlare. La donna è la debolezza, l’uomo è la forza.
L’esperienza di dover restare in secondo piano, di essere giudicate in base al proprio aspetto fisico, l’aspirazione a adeguarsi alle aspettative e a compiacere il proprio marito, era questo ad accomunare le donne di ogni età, paese ed epoca.
Il tradimento è il bacio che la desta da anni di sonno incantato, è una favola al contrario un “non vissero più felici e contenti”.

Sicuramente la protagonista di questo romanzo non è certo la prima donna al mondo ad essere stata umiliata dal marito, trattata come una stupida e costretta a lasciare il posto a una più giovane e piacente. Quasi tutte le donne, per quanto ricche e arrivate, sono state tradite da un uomo che ha spezzato il loro cuore e l’ha calpestato. Non solo in amore. Riflettete un attimo e sicuramente ricorderete quel capo che ha dato la promozione al collega maschio con qualifiche inferiori e meno capacità. Ricorderete le disparità salariali, le battute, le mani moleste.
 Quasi tutte le donne sono ferite di guerra, in un modo o nell’altro.
Eppure abbiamo sempre taciuto, stretto i denti, ci siamo mostrate comprensive, abbiamo consolato i nostri figli per le mancanze del padre. “Le brave bambine” non alzano mai la voce, ingoiano l’orgoglio e si sminuiscono fino a sparire. I tradimenti sono “come cicatrici di guerra, solo che si trovano nel cuore invece che sulla pelle.”

Faye vede frantumarsi il suo paradiso dorato, l’amore svanisce e forse non è mai esistito. La gabbia dorata si dissolve. Ora lei è libera e sola. Jack vuole il divorzio lasciandola senza l’ombra di un quattrino. La famosa poetessa Alda Merini scriveva: “La miglior vendetta? La felicità. Non c’è niente che faccia più impazzire la gente che vederti felice.”

Faye seguirà un percorso tortuoso e pericoloso che la porterà a vendicarsi e a trovare la felicità. Ma quale sarà il prezzo da pagare?

“La gabbia dorata” è un thriller psicologico che ha molto in comune con “Donne che non perdonano” sempre della Läckberg (recensione). Entrambi i romanzi affrontano tematiche difficili e parlano di donne maltrattate pronte a tutto per vendicarsi. È senza dubbio giusto non lasciarsi calpestare dagli uomini, lottare per i propri diritti e non perdere mai la propria dignità. Tuttavia anche le donne sanno essere crudeli e Faye ha molti lati oscuri. L’importante non è come reagisce, la vendetta non è mai giusta, ma rialzare il capo e riprendere possesso della propria vita. I personaggi, lo noterete subito, non sono particolarmente simpatici e la trama è spesso dura mostrando cosa subisce la protagonista negli anni del suo matrimonio. Il personaggio che mi è piaciuto di più è quello di Chris, una donna indipendente, una forza della natura. Sicuramente continuerò a seguire questa serie.
Aveva giocato a fare il sesso debole per troppo tempo. Era ora di prendere il comando.

1 commento:

  1. Autrice che devo provare!

    PS. Ma Le sette morti di Evelyn Hardcastle, recensito ieri, lo hai letto? Dubbio amletico, vado a cercare sul blog!

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