mercoledì 10 maggio 2017

RECENSIONE | "Il bambino bugiardo" di S. K. Tremayne

Carissimi lettori, se avete amato “La gemella silenziosa” (recensione), non potete perdervi il nuovo romanzo di S.K. Tremayne: “Il bambino bugiardo”, edito Garzanti.

Si tratta di un thriller psicologico che vi sorprenderà per la bellissima ambientazione, la Cornovaglia è maestosa e inquietante, specchio di una storia capace di trascinarvi in un vortice di tensione. Scoprire la verità diventerà, per il lettore, una necessità che verrà soddisfatta dopo una lettura che tiene con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Non fatevi ingannare, non traete soluzioni avventate, non cercate indizi rivelatori ma lasciatevi trasportare nella certezza che la verità non ha mai una sola faccia. Forse avrete dei sospetti, io mi sono persa nel groviglio di emozioni e mi sono goduta una lettura intrigante fino alla rivelazione finale.

STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7
Il bambino bugiardo
S. K. Tremayne (traduzione di C. Marseguerra)

Editore: Garzanti
Pagine: 317
Prezzo: € 16,90
Sinossi
La vetrata del grande salone si affaccia sul mare della Cornovaglia. Mentre osserva le onde infrangersi sulla scogliera, Rachel si guarda intorno. Stenta ancora a credere che quella sala e l'intera tenuta di Carnhallow siano sue. Si è finalmente gettata alle spalle la sua vita tormentata grazie al matrimonio con David, un ricco avvocato, e al rapporto speciale che ha con il figlio di lui, Jamie, un bambino timido e silenzioso, segnato dalla tragedia della morte della madre, due anni prima. La donna è rimasta vittima di un terribile incidente nelle miniere sotterranee su cui si erge Carnhallow e il suo corpo non è mai stato ritrovato. Rachel si affeziona al piccolo come se fosse suo. Ma improvvisamente il comportamento del bambino diventa molto strano. Comincia a fare sogni premonitori e dice di sentire la voce della madre che lo chiama dal labirinto di cunicoli sotterranei. Finché un freddo pomeriggio d'autunno, mentre lui e Rachel sono soli sulle scogliere, le rivela: «Tu morirai il giorno di Natale». Un tarlo comincia a scavare nella mente di Rachel. Cosa è successo due anni prima? La madre di Jamie è davvero morta? Perché David si rifiuta di parlarne con lei? È possibile che il marito di cui è tanto innamorata le nasconda qualcosa? Dicembre si avvicina e Rachel sa che deve scoprire la verità, e in fretta, perché ogni angolo della sua nuova casa nasconde un pericolo mortale.


178 giorni prima di Natale.

I tunnel scendono profondi sotto il mare. È un pensiero che non riesco a togliermi dalla testa. I tunnel scendono profondi sotto il mare. Un miglio e forse più.
Rachel ha coronato il suo sogno d’amore sposando David Kerthen, un ricco avvocato. Dopo il matrimonio i novelli sposi si trasferiscono in Cornovaglia nella tenuta di Carnhallow. David, discendente di una facoltosa dinastia di proprietari terrieri arricchitasi con lo sfruttamento delle miniere di stagno, ha un figlio, Jamie, avuto da Nina, la prima signora Kerthen. Nella maestosa tenuta di Carnhallow, Rachel dovrà affrontare un’inquietante realtà. Jamie, timido e silenzioso, è un bambino segnato dalla tragica morte della madre avvenuta due anni prima. Nina, a causa di un terribile incidente, è caduta nel pozzo di Jerusalem, nei pressi delle miniere sotterranee su cui si erge  Carnhallow. Il suo corpo non è mai stato trovato, la sua tomba contiene una bara vuota. Pian piano Rachel riesce a far breccia nel cuore del piccolo Jamie che continua ad avere strani comportamenti: sogni premonitori, la voce della madre che lo chiama dalle profonde acque del labirinto di cunicoli sotterranei. Un giorno Jamie fa a Rachel una rivelazione sconcertante:
Tu morirai il giorno di Natale
A Rachel non resta che scoprire la verità cercando di non perdersi nel labirinto di bugie dette da  coloro che avrebbero dovuto amarla e invece nascondono torbidi segreti.


“Il bambino bugiardo” è un romanzo dalla trama avvincente anche se non risplende per originalità. La storia, ben scritta e narrata con numerosi colpi di scena, cattura e affascina soprattutto per l’ambientazione e le cupe atmosfere. Mi ha fatto pensare ad una favola gotica con molti elementi che ho apprezzato. I personaggi sono ambigui, misteriosi, preda di passioni violente. Lei, Kerthen, è una donna modesta, insicura, dal passato doloroso, innamorata di un uomo quasi perfetto. Lui, David, è un uomo complesso e misterioso, elegante, autoritario che si rifiuta di parlare della sua prima moglie. Il tempo tiranno, il romanzo è un conto alla rovescia verso il Natale ormai imminente, scandisce un susseguirsi di rivelazioni che fanno precipitare gli eventi. La natura selvaggia, le scogliere a picco sul mare, e il senso di vastità ben si sposano le emozioni dei protagonisti. L’immensa tenuta di Carnhallow, significa “le rocce sulla brughiera”, e le miniere di stagno rappresentano ambienti cupi e tenebrosi in cui è facile perdere il lume della ragione. Un po’ di horror, voci e abbracci non propriamente umani, completano un quadro in cui l’amore viene, ben presto sostituito da altri sentimenti.

“Quel che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male”, scriveva Nietzsche. In questo romanzo andremo ben oltre il bene e il male, anzi confonderemo il bene e il male in un gioco crudele che vede il destino divertirsi con i protagonisti. Un divertimento macabro ma avvincente, confezionato ad arte come un bel regalo di Natale.

Post Scriptum: Non lasciatevi ingannare dal titolo, i bugiardi sono tanti forse, chi mente di meno, è proprio il bambino.

8 commenti:

  1. Ciao! Avevo adorato la gemella silenziosa e intendo leggere questo libro al più presto. Il tuo parere positivo mi porta ad esserne ancora più convinta!

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    1. Ancora uno volta lo scrittore pone dei bambini al centro delle sue storie creando situazioni che coinvolgono il lettore :)

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  2. Eh io ho amato la gemella e questo ce l'ho e mi sta chiamando *_*

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    1. Rispondi subito, cara Angela, vedrai che non te ne pentirai :)

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  3. lo trovo un pò pesante...
    Buona giornata, Luisa

    PS mi sono aggiunta ai tuoi lettori fissi

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    1. Le cupe atmosfere ben rispecchiano i tumulti che sconvolgono l'animo dei personaggi. Sicuramente i toni pesanti rendono più lenta la lettura ma, per me, ne aumentano il coinvolgimento. Mi fa piacere che tu ti sia aggiunta ai miei lettori fissi :)

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  4. Ciao Aquila!
    Ieri sera sono arrivata a metà del libro, e per oggi spero di riuscire a finirlo!
    Mi sta piacendo molto, e questo lato oscuro della Cornovaglia proprio non lo conoscevo! :)

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  5. io ce l'ho in lista, ma non credo di riuscire a leggerlo a breve. mi sembra più cupo del precedente dello stesso autore. sbaglio?

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