lunedì 27 febbraio 2017

RECENSIONE | "Qualcosa" di Chiara Gamberale

Buongiorno, cari lettori :) Se avete amato “Il Piccolo Principe” di Saint- Exupéry, non potete non leggere l’ultimo lavoro di Chiara Gamberale. La scrittrice affronta un tema complesso e attuale: il voler riempire ossessivamente le nostre vite, anziché fare i conti con chi siamo e che cosa vogliamo.

STILE: 9 | STORIA: 9 | COVER: 10
Qualcosa
Chiara Gamberale

Illustratore: Tuono Pettinato
Editore: Longanesi
Pagine: 176 | Prezzo: € 16,90
Sinossi
La Principessa Qualcosa di Troppo, fin dalla nascita, rivela di possedere una meravigliosa, ma pericolosa caratteristica: non ha limiti, è esagerata in tutto quello che fa. Si muove troppo, piange troppo, ride troppo e, soprattutto, vuole troppo. Ma, quando sua madre muore, la Principessa si ritrova "un buco al posto del cuore". Smarrita, prende a vagare per il regno e incontra così il Cavalier Niente che vive da solo in cima a una collina e passa tutto il giorno a "non-fare qualcosa di importante". Grazie a lui, anche la Principessa scopre il valore del "non-fare". E del silenzio, dell'immaginazione, della noia: tutto quello da cui era sempre fuggita. Tanto che, dopo avere fatto amicizia con il Cavalier Niente, Qualcosa di Troppo gli si ribella e pur di non fermarsi e di non sentire l'insopportabile "nostalgia di Niente" che la perseguita vive tante, troppe avventure... Fino ad arrivare in un misterioso tempio color pistacchio e capire che "è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura". Chiara Gamberale si concentra sul rischio che corriamo a volere riempire ossessivamente le nostre vite, anziché fare i conti con chi siamo e che cosa vogliamo. Grazie a un tono sognante e divertito, e al tocco surreale delle illustrazioni di Tuono Pettinato, "Qualcosa" ci aiuta così a difenderci dal Troppo. Ma, soprattutto, ci invita a fare pace col Niente.



La Principessa Qualcosa di Troppo mostra, fin dalla nascita, di non essere una bambina come tutte le altre. È esagerata in tutto ciò che fa. Piange troppo, si muove troppo, grida troppo, vuole troppo. Qualcosa di Importante, il padre, e Una di Noi, la madre, erano affascinati da questa piccolina che fin dal primo vagito voleva TUTTO, TROPPO. I Ragazzini Abbastanza non riescono a legare con lei. La Principessa è sempre più sola. Quando, per la prima volta, un vero dolore la colpisce, la Principessa si ritrova “un buco al posto del cuore”. Come reagire al TROPPO al dolore? Come colmare il buco nel cuore?
Un giorno la Principessa incontra il Cavaliere Niente che trascorre il tempo a “non fare qualcosa di importante”. Grazie a lui Qualcosa scopre il valore del silenzio, del non-fare, della noia. Ma tutto ciò non fa per la nostra protagonista che ben presto si ribella, non ama rimanere con i piedi per terra. Lei vuole vivere avventure, trovare qualcuno con cui percorrere i sentieri della vita. Qualcosa andrà in cerca dell’amore. Incontrerà un Principe sempre Allegro, un Conte sempre Triste, un Duca sempre Indignato. Crederà di amare ognuno di loro pur sentendo forte la nostalgia del Cavalier Niente.

“Qualcosa” è una meravigliosa favola che incanta e fa riflettere. In un mondo immaginario, ma non troppo, la scrittrice affronta temi quali l’amore, l’amicizia, la morte, la conoscenza di sé. Il nome dei personaggi sottolineano le loro caratteristiche psicologiche e si è subito creata una forte empatia con loro. La Principessa pone molte domande, mi rifletto in lei, chiedendosi soprattutto qual è la differenza tra bisogno e desiderio in amore.
Gli altri desideri volevano qualcosa che non c’era. L’amore, invece, voleva qualcosa che c’è.
Nel mondo di Qualcosa troverete molti riferimenti alla nostra società. Tutti, prima o poi, dobbiamo fare i conti con un vuoto interiore che può nascere dal sentirsi inadeguati, dalla solitudine, dalla perdita di una persona cara. Per riempire quel buco siamo disposti a fare di tutto, la nostra vita è una corsa a ostacoli, sempre indaffarati senza mai fermarci a riflettere su ciò che siamo e che cosa realmente desideriamo. I nostri amici virtuali non riempiono il nostro vuoto. Smorfialibro,nel romanzo, Facebook nella realtà, ci circondano di falsi amici, “Mi Piace” è il loro nome che svanisce nel vento della realtà. Trovarsi di fronte a eventi drammatici è doloroso per tutti, spesso non sappiamo come reagire. Il nostro cuore è trivellato di buchi, non riusciamo ad affrontare questo dolore, ci nascondiamo dietro il FARE mentre dovremmo fermarci per far pace con il silenzio diventato un nostro nemico. Guardarsi dentro fa paura, non far nulla crea spazi di riflessione. Inutile stare fermi e piangersi addosso, il buco non svanirà da solo. Bisogna studiarlo, osservarlo, andarci vicino per vedere cosa c’è. Nulla mi direte. Ecco una verità che bisogna accettare, il TROPPO non è una difesa. Qualcosa ci invita a fermarci,a rallentare i nostri ritmi, a capire che non possiamo cercare negli altri ciò che già risiede in noi. La vera avventura è il puro fatto di stare al mondo.

La Principessa Qualcosa di Troppo vi aspetta nel suo mondo per regalare a tutti noi una fiaba moderna adatta a tutte le età. Vivere è la più grande avventura che un uomo possa affrontare. Buona lettura.

2 commenti:

  1. Non ho mai letto niente della Gamberale ma dopo la tua recensione penso sia arrivato il momento di provare ;) il piccolo principe è uno dei miei libri preferiti!

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  2. Se hai amato Il Piccolo Principe, proverai subito tanta simpatia per la principessa Qualcosa che ti porterà a riflettere sul Troppo e sul Niente. Buona lettura :)

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