Carissimi lettori, se avete voglia di una carezza sul cuore
non potete perdervi “Le nostre anime di notte” di Kent Haruf, NN Editore.
Avrete tra le mani un breve romanzo delicato e struggente, ultimo dono dello
scrittore ai suoi lettori.
STILE: 8 | STORIA: 9 | COVER: 7
|
Kent Haruf
(traduzione di F. Cremonesi)
Editore: NN Editore
(traduzione di F. Cremonesi)
Editore: NN Editore
Pagine: 200
Prezzo: € 17,00
Prezzo: € 17,00
Sinossi
La storia dolce e coraggiosa di un uomo e una donna che, in età avanzata, si innamorano e riescono a condividere vita, sogni e speranze. Nella cornice familiare di Holt, Colorado, dove sono ambientati tutti i romanzi di Haruf, Addie Moore rende una visita inaspettata a un vicino di casa, Louis Waters. Suo marito è morto anni prima, come la moglie di Louis, e i due si conoscono a vicenda da decenni. La sua proposta è scandalosa ma diretta: vuoi passare le notti da me? I due vivono ormai soli, spesso senza parlare con nessuno. I figli sono lontani e gli amici molto distanti. Inizia così questa storia di amore, coraggio e orgoglio.
Io non conoscevo Kent Haruf nella sua veste di scrittore
anche se ho sentito parlare della Trilogia della Pianura. Se avete letto Canto
della pianura, Crepuscolo e Benedizione fatemi sapere il vostro parere. Sono
curiosa.
Ritornando a “Le nostre anime di notte”, uscito postumo, sappiate
che la storia è ambientata nella fittizia cittadina di Holt, Colorado. Da
questo libro sarà presto tratto un film che avrà come protagonisti Robert Redford
e Jane Fonda.
Nella perfetta traduzione di Fabio Cremonesi, “Our Souls at Night”,
parla direttamente al cuore dei lettori e adoro essere accolta con piacere in
luoghi che non ho mai conosciuto. Holt è il centro dell’immaginario di Haruf,i
suoi fan la conoscono già io l’ho conosciuta ora e già occupa un posto speciale
nel mio cuore.
Amo questo mondo fisico. Amo questa vita insieme a te. E il vento e la campagna. Il cortile. La ghiaia sul vialetto. L’erba. Le notti fresche. Stare a letto al buio a parlare con te.
Un giorno Addie Moore si reca dal suo vicino di casa, Louis
Waters, per proporli di trascorrere le notti con lei.
Probabilmente ti stai chiedendo cosa ci faccio qui, disse lei.
Be’, non penso tu sia venuta per dirmi che casa mia è graziosa.
No. Volevo suggerirti una cosa.
Eh?
Si. Una specie di proposta.
Okay.
Non di matrimonio, disse lei. […]
Mi chiedevo se ti andrebbe qualche volta di venire a dormire da me. […]
Siamo tutti e due soli. Ce ne stiamo per conto nostro da troppo tempo. Da anni. Io mi sento sola. Penso che anche tu lo sia. Mi chiedevo se ti andrebbe di venire a dormire da me, la notte. E parlare.
Inizia tutto così, con la semplicità delle cose vere. Inizia
una storia in cui amicizia, intimità, amore si intrecciano alla luce delle
stelle. Ma la comunità di Holt non approva questa relazione considerandola
inspiegabile. Anche il figlio di Addie, Gene, si oppone. Ai due protagonisti
non resterà che scegliere tra la libertà e il rimpianto.
“Le nostre anime di notte” è un romanzo scritto in modo
semplice e perfetto. I due protagonisti sono figure tranquille, pacate che
decidono di percorrere insieme un tratto di vita. Affrontano un viaggio sulla
linea di confine tra presente e passato, si raccontano frammenti delle loro
vite ripescando, dalla scatola della memoria, momenti preziosi. Ho seguito le loro
confidenze sentendomi quasi in colpa per ascoltare il fiume di parole che
quieto scorre nella notte. Le parole aprono e chiudono i loro mondi colmi di
affetti, di scelte, di sbagli e di ambizioni. I dialoghi tra i due protagonisti
sono essenziali, privi di abbellimenti letterari. La semplicità regna per tutto
il romanzo suddiviso in brevi capitoli.
Ho letto questo breve libro provando malinconia e uno
struggente senso di compiutezza. Nella notte, come sul finire dell’esistenza,
stesi uno accanto all’altra, Louis e Addie, si tengono per mano.
Addie spense la luce. Dov’è la tua mano?
Proprio qui accanto a te, dove sta sempre.
Gliela prese. Adesso possiamo di nuovo parlare, disse.
Di che cosa vuoi parlare?
Voglio sapere cosa pensi.
Che bella questa intimità di cuori e menti. È una specie di
mistero in cui non c’è posto per la solitudine. I pensieri più intimi prendono
vita con le parole, i desideri mai svelati prendono forma, il buio della notte
protegge i due protagonisti. C’è in loro una specie di paura nel pensare di non
avere tutto il tempo che vorrebbero. Dietro ogni loro gesto si nasconde questo
timore. Il tempo vola via, ma non importa se ogni cosa è stata detta se,
nell’ultima notte della vita, una mano stringe la nostra. Ma alla notte segue
il giorno e la comunità di Holt mormora, è nervosa, non approva, non condivide.
Tutto si complica.
“Le nostre anime di notte” è una lettura che consiglio
vivamente per i temi delle relazioni, delle solitudini e delle scelte morali.
Leggetelo con il cuore e vi conquisterà.
Devo leggerlo, assolutamente. Io di Haruf ho letto Il canto della pianura e una parte di Benedizione (che ho dovuto lasciare non perchè non mi piacesse, ma perchè la storia, in quel momento particolare, era fonte di troppa tristezza e dolore). Un autore che sa colpire al cuore con il suo stile essenziale. Bellissima la tua recensione.
RispondiEliminaIo ho scoperto Haruf con questo romanzo, ora devo assolutamente recuperare la Trilogia della Pianura :)
Eliminaio invece non ho letto nulla di Haruf ma se sto sentendo parlare benissimo e ormai l'ho inserito nella wl. so che la mia biblioteca ha deciso di acquistare alcuni suoi libri così sono in attesa. voglio scoprire anche io questo autore.
RispondiEliminae comunque tessa ha ragione bellissima (come sempre) la tua recensione
Io ho letto "Le nostre anime di notte" seguendo il consiglio di una mia amica :)
Eliminaquesto autore mi gironzola intorno da troppo tempo... E tutti ne parlano benissimo! Spero di farlo rientrar presto tra le mie letture
RispondiEliminaDevi assolutamente trovare un po' di tempo da dedicare a questo scrittore :)
Elimina