lunedì 3 ottobre 2016

RECENSIONE | "Il Turista" di Massimo Carlotto

Carissimi lettori, iniziamo una nuova settimana con una frase di Honoré de Balzac:

“Il caso è il solo legittimo sovrano dell’universo.”

Questa citazione, posta a introduzione del romanzo “Il Turista”, ci ricorda come agire sempre con la massima attenzione non è sinonimo di successo assicurato. Spesso l’imprevisto è dietro l’angolo ed è artefice di fallimenti e complicazioni. È ciò che il Turista proverà sulla propria pelle.

Ora non fate gli occhi a cuoricino pensando a magnifiche mete turistiche, abbandonate l’idea di perdervi in romantici tramonti in riva al mare. Sappiate che il Turista è un efferato e imprendibile serial killer che ama le città d’arte ma solo per scegliere le sue vittime. 

Il Turista
Massimo Carlotto

Editore: Rizzoli
Pagine: 301
Prezzo:  € 18.00

Sinossi: Il Turista è un serial killer perfetto, diverso da ogni altro. Tanto per cominciare, non “firma” i suoi omicidi e non lancia sfide ai detective, perché farsi catturare è l’ultimo dei suoi desideri. È un mago del camuffamento, non uccide secondo uno schema fisso e mai due volte nella stessa città o nello stesso Paese: per questo lo chiamano il Turista. In più, non prova empatia né rimorso o paura,esercita un controllo totale sulla propria psicopatia. In altre parole, è imprendibile, l’incubo delle polizie di tutta Europa. Anche il più glaciale degli assassini, però, prima o poi commette un passo falso che lo fa finire in gabbia. Succede a Venezia – il territorio di caccia ideale per qualunque assassino – e la gabbia non è un carcere: è una trappola ben più pericolosa, tesa da qualcuno che in lui ha scorto la più letale delle opportunità. Anche Pietro Sambo ha fatto un errore, uno solo ma pagato carissimo. Adesso, ex capo della Omicidi, vive ai margini, con il cuore a pezzi. Poi arriva l’occasione giusta, quella per riconquistare onore e dignità. Ma per prendere il Turista dovrà violare di nuovo le regole, tutte, rischiando molto più della propria reputazione.

STILE: 7 | STORIA: 8 | COPERTINA: 7

Tutti fingono, la menzogna è l’unica moneta di scambio che abbia valore. Solo che noi dobbiamo essere più bravi.
Il Turista è un serial killer che non ama firmare i suoi omicidi, non sfida la polizia e non ha alcun desiderio inconscio di farsi arrestare. Ama travestirsi e uccidere, per lui, è sempre un piacere da reinventare ogni volta. È un uomo che non prova alcuna empatia con le vittime. Rimorso e paura gli sono sconosciuti. Nelle sue vittime ama vedere un atteggiamento di sottomissione dettato dal terrore. Non uccide mai due volte nella stessa città: per questo lo chiamano il Turista. Quando giunge a Venezia non sa che il destino ha in serbo per lui un nuovo inizio. Tutto prende il via da un passo falso commesso dal killer che lo incastrerà in un gioco pericoloso trasformandolo da cacciatore in preda.

A Venezia anche Pietro Sambo, ex commissario della squadra omicidi, è intrappolato nell’unico errore della sua vita: è stata espulso con disonore dal corpo per aver accettato la prima e ultima mazzetta della sua vita. Risalire la china è dura ma potrà riabilitarsi agli occhi di tutti compiendo un’impresa ardua, quasi impossibile ed estremamente rischiosa. Dovrà mettere le manette ai polsi del Turista. Per riconquistare onore e dignità nella vita sociale, Sambo si troverà a rischiare molto per compiere la sua missione. La caccia sarà spietata, ogni regola infranta, non ci sono buoni e cattivi, la legalità piega il capo davanti alla giustizia privata. La linea di demarcazione tra bene e male si sposta continuamente e scendere a compromessi, a volte, è l’unica soluzione possibile per non cadere in trappola.

Il Turista sceglie impulsivamente le sue vittime pregustando il rischio e il pericolo che sarebbero derivati dall’aggressione, un momento magico a cui non avrebbe mai rinunciato. Il killer uccide belle donne e le sceglie per le borse firmate che indossano. Borse che diventano trofei, considerati preziosi scrigni che celano frammenti di vita privata. Il Turista si sente invincibile e potente, è il re della menzogna e della manipolazione. Poi le cose si complicano quando commette l’errore fatale che lo trasformerà in preda alla mercé di uomini pronti a tutto per la loro causa.

“Il Turista” è un thriller che cattura, un’avvincente partita a scacchi giocata su una scacchiera complessa. Il caso muove i personaggi come pedine di un gioco crudele e violento. Nella magica Venezia, violata dal passaggio nel Canal Grande delle navi da crociera e da un turismo barbaro, si fronteggiano due organizzazioni clandestine che si vogliono eliminare a vicenda. Il Turista si trova invischiato in questa lotta che lo porterà a rivedere tutti i suoi piani. 

Il romanzo si compone di più storie unite da un filo di violenza fisica e psicologica. I molti personaggi, fatta eccezione per il killer e l’ex commissario, sono appena descritti  lasciando al lettore la possibilità di una personale visione. Ho notato che le donne della storia sono fragili ed emotivamente malleabili anche quando assumono ruoli forti e di comando. L’umanità presente nel romanzo è formata da esseri dall’indubbia moralità. Poliziotti corrotti, mercenari, servizi segreti fanno da cornice a un nucleo centrale che sposta la sua attenzione dal killer, alle organizzazioni clandestine, ai compromessi. In questo noir il messaggio sociale si accompagna all’intrigo poliziesco offrendo la possibilità di affrontare temi attuali. Ho apprezzato il modo dell’autore di mescolare luoghi reali con storie di fantasia. La scrittura agile favorisce una lettura veloce che alterna momenti di descrizione psicologica a momenti di pura azione. Le certezze in questo romanzo sono merce rara, abbondano intrighi, omicidi, tradimenti, sospetti. L’evoluzione della trama è ben congegnata e sono curiosa di scoprire se questo romanzo avrà un seguito. Se leggerete questo thriller vedrete che conoscere i pensieri del Turista ha un suo fascino, l’importante è non fidarsi.
Un’ultima raccomandazione, quando uscite lasciate le vostre borse griffate nell’armadio.
Saremo tutte, così, più tranquille :)

5 commenti:

  1. Anche stasera ho scoperto un nuovo libro grazie alle tue recensioni u.u

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  2. ne ho sentito parlare, devo dire che stimola la mia vena thrillerista alla grande

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  3. È un libro terribilmente zeppo di luoghi comuni e cliché. Non avvince e lo ho terminato senza voglia. Una storia assurda con personaggi irreali che l'autore fatica a legare. 18 euro gettati

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  4. È un libro terribilmente zeppo di luoghi comuni e cliché. Non avvince e lo ho terminato senza voglia. Una storia assurda con personaggi irreali che l'autore fatica a legare. 18 euro gettati

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